Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Abbiamo avviato nel 2023 un intervento di superbonus e a
dicembre arriveremo al 70% dei lavori asseverati. Cosa succede al
30% rimanente da finire nel 2024?

L’esperto risponde: superbonus tra il 2023 e il 2024

Con la bocciatura degli emendamenti al Decreto Asset e
Investimenti n. 104/2023, ormai convertito in legge, che
proponevano la proroga dell’applicazione dell’aliquota al 110% per
le spese sostenute sui condomìni, comincia ad essere concreta la
possibilità che molti interventi in corso d’opera non possano
essere conclusi entro il 31 dicembre 2023 e saranno detraibili,
ceduti o scontati con l’aliquota del 70% in vigore dal 1° gennaio
2024.

Occorre, dunque, pianificare con estrema puntigliosità gli
interventi e i relativi pagamenti. A tale proposito l’Agenzia delle
Entrate, in occasione della manifestazione Telefisco di settembre
2023, ha tenuto a precisare che le spese, quando i bonus sono
oggetto di cessione, devono trovare corrispondenza in un SAL
(lavori realizzati) entro il prossimo 31 dicembre 2023. In
sostanza, il rischioso giochetto fatto a fine 2021, pur autorizzato
dall’Agenzia delle Entrate con la nefasta circolare n. 16/2021,
quando c’è stata la corsa al pagamento del 10% delle fatture
scontate al 90% per cristallizzare il bonus facciate all’aliquota
massima, non è esplicitamente ammesso.

È bene sapere, inoltre, che le conseguenze derivanti dalla
modifica dell’aliquota, probabilmente non previste dalle delibere
assembleari più vecchie, comporta la convocazione di una nuova
assemblea che dovrà deliberare sulle modalità di pagamento del 30%
non più detraibile e sulla modifica del contratto d’appalto nella
parte relativa al pagamento, oltre alla costituzione del fondo
speciale ex art. 1135 c.c. incautamente non costituito nella
delibera precedente. A tale proposito, in una recente ordinanza (n.
9388 del 5 aprile 2023) la Cassazione ha affermato che la
costituzione del fondo speciale è un’ulteriore condizione di
validità della delibera di approvazione dei lavori di manutenzione
straordinaria.

Due diverse ipotesi: sconto in fattura e detrazione
diretta

Per rendere chiara la risposta, vista la coincidenza delle
percentuali delle aliquote detraibili e indetraibili con quelle dei
lavori effettuati e da effettuare, si procede ipotizzando una
percentuale di interventi effettuati pari al 69% e da effettuare
del 31%, per poi riportare nella conclusione le aliquote indicate
dal gentile lettore.

Fatta la doverosa premessa, possiamo rispondere alla domanda
dividendola in due ipotesi diverse:

  1. il credito relativo al rimanente 31% dei lavori sarà scontato
    in fattura;
  2. il credito relativo al rimanente 31% dei lavori sarà portato in
    detrazione nella dichiarazione dei redditi dei condòmini.

Superbonus con sconto in fattura

Nel caso A) occorre tenere presente la condizione che al 31
dicembre il 69% dei lavori realizzati e pagati deve corrispondere
allo stato di avanzamento lavori asseverato. I rimanenti pagamenti
effettuati nel 2024 pari al 31% potranno essere scontati in fattura
e solo in presenza di asseverazione che sarà presentata nel 2024.
Questa quota di lavori, però, matura un credito d’imposta pari al
70% delle spese effettuate. La rimanente quota del 30% resterà a
carico dei condòmini che, per i soli lavori trainanti, dovranno
versarla al condominio nel fondo speciale costituito in occasione
dell’approvazione dei lavori di manutenzione straordinaria ai sensi
dell’art. 1135 del cod. civ.. Mentre, per i lavori trainati il
pagamento della quota a loro carico sarà fatto direttamente
all’impresa esecutrice.

Superbonus in dichiarazione dei redditi

Nel caso B) occorre tenere a mente che vale il principio di
cassa e, non senza qualche rischio, il condominio potrebbe decidere
di pagare interamente i lavori entro il 31/12/2023 e portare in
detrazione diretta il 31% non appena saranno conclusi e asseverati.
L’ipotesi risulta rischiosa perché significa anticipare all’impresa
tutte le somme e, quindi, occorre avere certezze sul soggetto che
sta realizzando i lavori.

Se queste certezze non ci sono, anche in questo caso (come nel
precedente) è possibile pagare gli interventi nel 2024 e portali in
detrazione nella dichiarazione dei redditi 2025 ma con l’aliquota
più bassa del 70% oppure optare per lo sconto in fattura a SAL da
parte dell’impresa.

Nella pratica, se i lavori termineranno nel 2024 l’asseverazione
finale dovrà essere fatta obbligatoriamente entro 90 giorni dalla
fine dei lavori e, quindi, alla data di presentazione della
dichiarazione 2025 (modello 730/2025 oppure Redditi PF/2025)
relativa all’anno 2024 l’asseverazione sarà stata già presentata.
Anche in questo caso, occorre costituire il fondo speciale di cui
all’art. 1135 c.c. se non è stato tempestivamente fatto in sede di
prima delibera.

Conclusione

In conclusione, la risposta da dare al gentile lettore è la
seguente: ipotizzando interventi totali pari a 100 mila euro,
70.000 euro saranno asseverati entro il 31 dicembre 2023 e avranno
una detrazione pari al 110% oppure saranno scontati al 100% sulla
fattura emessa dall’impresa, mentre 30.000 euro avranno una
detrazione pari al 70% di cui 21.000 euro saranno portati in
detrazione oppure saranno scontati sulla fattura emessa
dall’impresa e 9.000 euro resteranno a carico del condominio.

A cura di Dott. Luciano
Ficarelli

Dottore Commercialista
Esperto in bonus edilizi
Abilitato al rilascio del Visto di Conformità

© Riproduzione riservata

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui