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  • L’Agenzia delle Entrate ha registrato lo scorso anno un record di recupero dell’evasione fiscale: sono stati incassati 24,7 miliardi di euro, la somma più alta di sempre.
  • Nel 2023 è stato anche registrato un aumento delle somme versate spontaneamente dai cittadini per i principali tributi gestiti dall’AdE.
  • Alcune zone d’Italia sono più critiche per evasione fiscale: si tratta di provincie situate in Molise, Basilicata e Calabria.

Grazie alle misure straordinarie adottate dall’Agenzia delle Entrate negli ultimi anni, a fianco delle tradizionali azioni di controllo sui contribuenti e all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale, sono stati recuperati crediti fiscali per una cifra record nel 2023: lo ha comunicato l’AdE stessa, precisando che si tratta del gettito più alto mai registrato sino ad oggi.

Nel dettaglio, come spiega il Fisco, sono stati recuperati 19,6 miliardi grazie ai controlli ordinari e 5,1 miliardi dalle misure straordinarie, compresa la rottamazione delle cartelle. A questi numeri si devono aggiungere anche i versamenti volontari effettuati dai contribuenti per regolarizzare le proprie posizioni.

Questi sono solo alcuni dei dati che sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa1 tenutasi quest’anno dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle Entrate-Riscossione, Ernesto Maria Ruffini, a cui ha partecipato anche il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per sottolineare lo sforzo delle Entrate nella lotta all’evasione fiscale.

Secondo recenti analisi, l’evasione fiscale è più diffusa soprattutto in alcune zone d’Italia, in regioni come il Molise, la Calabria e la Basilicata. Vediamo tutti i dati.

Evasione fiscale: record di recupero per l’Agenzia delle Entrate

Si è registrato un record di recupero dei crediti nel 2023: l’Agenzia delle Entrate ha annunciato i risultati degli sforzi per combattere il fenomeno dell’evasione fiscale.

Recupero complessivo dell'evasione fiscale in italia 2014-2024

Dopo alcuni anni di stop a causa della pandemia (in particolare tra l’8 marzo del 2020 e il 31 agosto del 2021, quando la Riscossione è rimasta completamente sospesa), i numeri sono tornati a crescere non tanto per le entrate, quanto per il recupero dei crediti.

Nel 2023, infatti, sono stati recuperati 24,7 miliardi di euro rispetto ai 20,2 miliardi del 2022 (+22%) grazie alle misure straordinarie di rottamazione delle cartelle esattoriali, ai numerosi controlli fiscali eseguiti sui contribuenti e anche grazie alle somme versate spontaneamente dai cittadini.

La lotta all’evasione fiscale dà i suoi frutti

La lotta all’evasione fiscale messa in atto dall’Agenzia delle Entrate negli ultimi anni sta dando i sui frutti, nonostante il fenomeno sia ormai radicato in Italia: i controlli preventivi, le misure ordinarie e quelle straordinarie hanno permesso al Fisco di rendere più efficiente a riscossione registrando numeri record.

Nella tabella seguente sono riportati gli incassi annuali dell’Agenzia delle Entrate per quanto riguarda il recupero dei crediti (seconda colonna), mentre nell’ultima colonna è stato calcolato il delta, cioè la variazione percentuale, di anno in anno.

Anno Valore (in miliardi) Variazione
anno precedente (%)
2014 14.2
2015 14.9 +4%
2016 19.0 +27%
2017 20.1 +5%
2018 19.2 -4%
2019 19.9 +3%
2020 12.7 -36%
2021 13.8 +8%
2022 20.2 +46%
2023 24.7 +22%

L’evasione recuperata nel 2023 risulta superiore a qualsiasi altro dato registrato nel corso degli ultimi anni ed è il frutto di una serie di misure e controlli che sono stati messi in atto per contrastare il fenomeno.

Recentemente, grazie anche ai numerosi software di intelligenza artificiale che vengono utilizzati dal Fisco, individuare e contrastare l’evasione è diventato più semplice ed efficiente, pur sempre nel rispetto della privacy dei cittadini.

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Evasione fiscale in Italia: le variazioni regionali

Dai dati più recenti del Dipartimento delle Finanze sull’affidabilità fiscale si rileva una differenza sostanziale tra il nord e il sud del paese: l’evasione fiscale sarebbe più diffusa infatti in regioni come Molise, Basilicata, Calabria, Puglia e Sardegna.

Sulla base degli ISA, gli indici di affidabilità fiscale, i dati di maggiore inaffidabilità sono riscontrati al sud del paese, con una percentuale del 62,9% a Isernia nel Molise. Il nord invece detiene un’affidabilità fiscale maggiore, con un record registrato a Trento nel Trentino-Alto Adige del 50,1%.

Il Dipartimento delle Finanze2 rileva comunque che nel 2022 il numero di soggetti coinvolti dagli ISA è salito rispetto all’anno precedente del +13%, arrivando a 2.732.989. Più della metà sono persone fisiche, mentre il 18% è composto da società di persone e il 29% da società di capitali e enti non commerciali.

Ricordiamo che secondo le attuali normative, chi ha un punteggio ISA elevato, di almeno 8, può accedere ad un regime premiale e ad agevolazioni specifiche.

Evasione fiscale e recupero: dati 2022

Azione di recupero Somme recuperate
Attività di controllo ordinarie: versamenti con F24 10,9 miliardi di euro
Lettere di compliance 3,2 miliardi di euro
Cartelle di pagamento dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione 4,9 miliardi di euro
Azioni straordinarie, come la pace fiscale e la rottamazione 1,2 miliardi di euro

Anche nel 2022 le operazioni di recupero sono andate in positivo. Sono stati ricavati con precisione 20,2 miliardi di euro dalle azioni di riscossione, dai controlli e dalle adesioni spontanee.

In aggiunta a questi recuperi, l’Agenzia delle Entrate ha bloccato potenziali frodi, soprattutto derivate dai bonus per l’edilizia, per almeno 9,5 miliardi di euro, con l’utilizzo di misure di prevenzione del rischio apposite.

Tra questi importi recuperati spiccano anche quelli che riguardano i sostegni, le agevolazioni e i crediti erogati ai cittadini, per 84 miliardi di euro.

Nel 2022 inoltre con l’arrivo della dichiarazione precompilata 730, sono stati almeno 23 milioni i documenti facilmente accessibili online disposti dal fisco, che comportano per il contribuente una velocizzazione delle procedure notevole.

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Fattori che incidono sull’evasione fiscale

Secondo l’Agenzia delle Entrate, diversi fattori incidono sull’evasione fiscale, aumentandone i rischi. Tuttavia ci sono anche alcune iniziative e misure che disincentivano l’evasione e premiano chi agisce con trasparenza verso il fisco.

Tra i fattori di rischio intorno all’evasione, negli ultimi anni sono stati riscontrati:

  • l’introduzione del regime forfettario e la conseguente mancata dichiarazione dei redditi per rientrare nei limiti per l’agevolazione;
  • bonus per l’edilizia: intorno a queste agevolazioni si sono moltiplicati episodi di frodi e richieste illecite, per cui il governo è intervenuto con diverse misure anti-frode;
  • Irpef, Ires e Irap a carico delle aziende sono risultate essere le imposte maggiormente evase;
  • economia sommersa e lavoro in nero, diffusi in tutta Italia.

Anche se questi sono stati i rischi maggiori di evasione negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate ha segnalato come alcune iniziative e misure specifiche abbiano contribuito a diminuire i suoi effetti, arrivando ad un risultato soddisfacente. Trai fattori e le misure anti evasione troviamo:

  • maggiori controlli e azioni da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • l’introduzione di misure anti-frode per i bonus dell’edilizia;
  • aumento delle richieste di saldo dei debiti spontanee;
  • nuovi servizi online dedicati alle cartelle esattoriali: molti cittadini in autonomia possono procedere a saldare i debiti chiedendo la rateizzazione in modo semplice;
  • introduzione delle dichiarazioni precompilate: modello 730 precompilato, modello Redditi PF precompilato, recentemente modello dichiarazione Iva precompilato;
  • introduzione di misure agevolative per il pagamento dei debiti e delle relative sanzioni;
  • l’utilizzo esteso della fatturazione elettronica.

Misure ordinarie e straordinarie per la lotta all’evasione fiscale

Sono state le misure straordinarie a fare la differenza nel recupero dei crediti dell’ultimo anno: in particolare, la rottamazione delle cartelle esattoriali ha permesso all’Agenzia delle Entrate di riscuotere 4,3 miliardi di euro, mentre la pace fiscale ha permesso di raccogliere 245 milioni di euro.

La definizione delle “liti pendenti”, così come definite dalla Legge di Bilancio 2023, invece, ha permesso di recuperare 586 milioni di euro.

Le attività di controllo ordinario dell’Agenzia delle Entrate hanno portato ad un recupero di 11,6 miliardi di euro da versamenti diretti, 4,2 miliardi da attività di promozione della compliance e 3,8 miliardi da cartelle di pagamento affidate ad Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Un altro dato interessante che ha evidenziato l’Agenzia delle Entrate è stato l’aumento delle somme versate spontaneamente dai cittadini per quanto riguarda il recupero di tributi gestiti dall’AdE: nel 2023 sono stati recuperati più di 536 miliardi di euro, con un incremento di oltre 26 miliardi (+5%) rispetto all’anno precedente.

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Agenzia delle Entrate: attività anti-frode più efficienti

Un salto di qualità è stato fatto anche per quanto riguarda le attività anti-frode, che hanno permesso, per esempio, ai contribuenti che non avevano dichiarato i propri redditi nel 2023 di mettersi in regola con il Fisco. Inoltre le nuove norme di contrasto al fenomeno delle partite Iva “apri e chiudi” hanno consentito la cessazione d’ufficio di circa 2.300 attività.

I numerosi controlli preventivi delle Entrate hanno garantito un risparmio notevole per le casse statali, scoprendo fino a 2,2 miliardi di crediti fittizi legati ai bonus edilizi, compreso il Superbonus 110%.

Inoltre, grazie all’intensificazione dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate si sono ridotte anche le uscite per un totale di 7,6 miliardi di euro per crediti fittizi, indebite compensazioni e rimborsi Iva non spettanti.

Nel 2024 l’attuale governo interviene anche una riforma sostanziale del sistema sanzionatorio, che stabilisce un calo delle multe a carico dei contribuenti a seguito di illeciti fiscali, con l’obiettivo di promuovere una maggiore trasparenza e l’adempimento spontaneo.

Rimborsi fiscali, assistenza e servizi ai cittadini

Oltre ai progressi e al miglioramento nella lotta all’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha riportato anche i risultati conseguiti nel 2023 relativamente ai rimborsi fiscali, all’assistenza e ai servizi offerti ai cittadini. In particolare, nell’ultimo anno i rimborsi fiscali sono aumentati a 22,4 miliardi di euro (+12%), dei quali 2,9 miliardi destinati alle famiglie.

Per quanto riguarda, invece, i servizi offerti ai cittadini, crescono le possibilità di svolgere pratiche online: a partire dalla registrazione dei contratti di affitto, fino alla possibilità di compilare e inviare la dichiarazione dei redditi tramite il sito web del Fisco.

Infine, migliora la comunicazione e la diffusione di informazioni tramite i canali social dell’Agenzia delle Entrate: oltre al sito web e alla pagina Facebook, a partire da settembre 2023 è attivo anche il canale Whatsapp.

 

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