L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente è fondamentale per poter accedere a determinate agevolazioni o indennità, tuttavia sono in moltissimi a chiedersi se l’ISEE è obbligatorio o meno. No, non si tratta di una dichiarazione obbligatoria, ovvero le famiglie possono scegliere se presentare questo indicatore oppure no. Non presentare l’ISEE 2024, però, rappresenta un limite di accesso a numerose prestazioni messe a disposizione dallo Stato.
Cosa succede se non si fa l’ISEE?
L’ISEE 2024 è un indicatore fondamentale per l’accesso a vari bonus e prestazioni sociali agevolate. Tuttavia, ottenere un ISEE in corso di validità non è obbligatorio. Chiunque preferisca può evitarne la richiesta, consapevole delle possibili conseguenze. In mancanza di un ISEE aggiornato, l’accesso a prestazioni che richiedono espressamente l’attestazione diventa impossibile, comportando la rinuncia ad alcune agevolazioni.
A differenza di alcuni adempimenti fiscali, come la dichiarazione dei redditi, non ci sono sanzioni previste per chi non richiede l’ISEE. Tuttavia, chi presenta la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE e omette informazioni può incorrere in sanzioni, che possono essere severe a seconda dei casi.
L’ISEE è un indicatore considerato dallo Stato per valutare il diritto di un nucleo familiare a determinate agevolazioni. Ad esempio, un ISEE basso può garantire una retta universitaria ridotta e la possibilità di richiedere il Reddito di cittadinanza. Senza un’attestazione aggiornata, si rinuncia inizialmente a molte opportunità di beneficiare di diverse prestazioni tra cui:
- Carta acquisti, per cui l’attestazione ISEE non deve superare i 7.640,18 euro;
- Bonus sociale luce e gas, per cui l’attestazione ISEE non deve superare i 15.000 euro;
- Agevolazioni acquisto prima casa per under 36, per i quali l’attestazione ISEE non deve superare i 40.000 euro;
- Assegno di maternità erogato dai Comuni, per il quale l’ISEE non deve superare i 17.747,58 euro.
Quando è obbligatorio fare l’ISEE?
Ci sono misure per le quali è obbligatorio avere un ISEE in corso di validità, con redditi e patrimoni aggiornati al 2022. È essenziale che l’ISEE sia inferiore a una certa soglia per potervi accedere. Alcune di queste prestazioni includono il Reddito di cittadinanza, la Carta acquisti, il Bonus sociale luce e gas, le agevolazioni per l’acquisto della prima casa per under 36 e l’assegno di maternità erogato dai Comuni.
Per altre misure, come l’assegno unico 2024 per figli a carico e il bonus asilo nido, l’importo è legato all’ISEE ma non il diritto in sé. Si può richiedere anche senza l’ISEE, ma avere un ISEE inferiore a determinate soglie garantisce un importo più elevato.
Chi non deve presentare l’ISEE?
Come già detto in precedenza, i cittadini non sono obbligati alla compilazione dell’ISEE. Tuttavia, in mancanza di un ISEE aggiornato si rinuncia ai benefici di numerose prestazioni che richiedono tale indicatore per la richiesta. Formalmente, nessuno è obbligato alla compilazione dell’ISEE che ad ogni modo diventa un indicatore importante in caso di necessità di prestazioni statali e agevolazioni quali:
- Accesso ai benefici universitari: per ottenere borse di studio, alloggi, riduzioni o esenzioni dalle tasse universitarie;
- Assegni familiari e supporto per le famiglie: per accedere agli assegni di inclusione, assegni familiari, bonus bebè, bonus asilo nido e altri sussidi destinati alle famiglie;
- Agevolazioni sulla tariffa dei servizi pubblici: come le tariffe ridotte per i trasporti pubblici, le mense scolastiche, i servizi di asilo nido;
- Accesso alle strutture residenziali per anziani: per determinare il contributo economico per l’accesso a case di riposo o altre strutture assistenziali;
- Benefici per l’edilizia residenziale pubblica (ERP): per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica o per ottenere contributi affitto;
- Benefici sanitari: come l’esenzione dal ticket per prestazioni sanitarie e farmaceutiche;
- Accesso a borse di studio: Per studenti delle scuole medie inferiori, superiori e per l’istruzione e la formazione professionale;
- Contributi per la maternità e il sostegno ai nuclei familiari con persone disabili: in alcune circostanze, l’ISEE è necessario per accedere a sussidi per maternità o per il sostegno a famiglie con membri disabili;
- Servizi sociali e di assistenza: l’ISEE può essere utilizzato per accedere a vari servizi sociali e di assistenza a livello locale;
- Sostegno per l’acquisto di libri scolastici: in alcuni casi, l’ISEE è richiesto per ottenere sussidi per l’acquisto di libri di testo e materiali didattici;
- Accesso a programmi di sostegno in caso di emergenze economiche: in particolari situazioni di emergenza (come la pandemia COVID-19), l’ISEE è stato utilizzato per determinare l’accesso a supporti finanziari speciali.
Quando non si può fare l’ISEE?
Esistono, tuttavia, prestazioni per le quali l’ISEE è consigliato ma non obbligatorio. Ad esempio, l’assegno unico universale o il bonus nido possono essere percepiti anche senza l’attestazione, ma solo per l’importo minimo. Pertanto, la scelta di non richiedere l’ISEE non comporta rischi in sé, ma molto dipende dal tipo di prestazione interessata o che si intende richiedere.
In conclusione, richiedere l’ISEE può essere vantaggioso, specialmente quando si ritiene di avere un ISEE basso.
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