VENEZIA – Dopo la parentesi dello scorso fine settimana, che รจ stato senza applicazione del contributo d’accesso, ieri mattina sono ripresi i controlli ai varchi di piazzale Roma, ferrovia e riva degli Schiavoni. Ogni turista non pernottante a Venezia e non residente in Veneto (questa la regola generale, poi ci sono moltissime eccezioni) deve prenotare e pagare 5 euro per visitare la cittร in questi giorni.
I NUMERI
Ieri, diciottesimo giorno di sperimentazione, sono stati registrati 13.390 paganti, un po’ in calo rispetto agli scorsi week-end, anche perchรฉ da giugno in molti ormai vanno al mare. I codici emessi per gli esenti ospiti in strutture ricettive sono poco piรน di 41mila, che non sono tenuti al pagamento perchรฉ versano giร la tassa di soggiorno. Da considerare che questo dato si sovrappone diverse categorie: arrivi, alloggiati e partenze. Esenti perchรฉ residenti in Veneto o nella Cittร metropolitana: 6.514. Confermati nei numeri complessivi, in quanto spesso sono condizioni permanenti e quindi hanno un voucher fino al 14 luglio, studenti (17.210), lavoratori (23.071), proprietari di immobili che pagano l’Imu oi titolari di contratti di locazione che non hanno spostato la residenza a Venezia (7.691), nonchรฉ per i parenti (2.673).
Richieste di esenzione “per invito conoscenti” a quota 4.070 e altri motivi 1.715. I controlli svolti hanno verificato in totale 12.388 QR-code, senza rilevare particolari criticitร .
LA PROTESTA
A proposito dei controlli, si รจ svolta per la seconda volta ieri la protesta di un gruppo di attivisti che sostengono l’illegittimitร dell’imposizione di una tassa per visitare Venezia. Presenti, tra la trentina di “volantinatori” con la maglietta No Ticket, oltre a Michele Boato, di Ambiente bene comune, Giovanni Andrea Martini, consigliere comunale di Tutta la Cittร insieme, e Giovanni di Vito, dell’Osservatorio sulle Smart Cities. Poi Davide Tutino e Fabio Bucca, del sindacato Fisi, venuti da Roma ed entrati senza voler pagare il ticket, che si sono autodenunciati prima al responsabile del Comune e poi alla caserma dei carabinieri a San Zaccaria segnalando insieme la presunta omissione d’atti d’ ufficio per la mancata multa. ยซIl Comune – osserva Boato – finora non ne ha fatta neppure una perchรฉ teme, giustamente, che ci sarebbe opposizione fino al ricorso alla Corte Costituzione per il mancato rispetto dell’articolo 16 della Costituzione sulla libertร di circolazioneยป.
INTERROGAZIONE
Resta curioso il fatto che le proteste le hanno fatte finora persone per lo piรน residenti, mentre chi paga, anche ieri, mostra spontaneamente ai verificatori il documento. Intanto l’assessore ai Tributi Michele Zuin ha inviato la risposta all’interrogazione di Martini a proposito del contributo d’accesso e, piรน precisamente, in merito alla natura giuridica dei verificatori e al numero di sanzioni finora elevate.
“Alla data del 26 maggio non sono state erogate sanzioni” รจ la risposta di Zuin, peraltro giร nota in quanto l’amministrazione ha giร specificato che non intende creare dei “martiri”. ยซSi dice solo, ed รจ emblematico, che sanzioni non ne sono state mai elevate – รจ il commento di Martini – ร piรน che evidente che nessuno riceverร sanzioni e che, perfino chi le cerca, non potrร vedersi multare, perchรฉ la materia รจ cosรฌ impervia che la difesa sarebbe proprio complessa e onerosa. Questo anche grazie al team di avvocati che si รจ reso disponibile per aiutare dal punto di vista legale i sanzionatiยป.
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