Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Con la separazione legale l’IMU sulla casa coniugale spetta interamente al coniuge assegnatario. Questo in quanto l’assegnatario è il titolare del diritto di abitazione. L’assegnazione della ex casa coniugale comporta l’applicazione del diritto di abitazione sulla percentuale di diritto reale di godimento spettante ad uno dei due coniugi.


L’IMU è l’imposta municipale sugli immobili, un’imposta patrimoniale dovuta dai soggetti titolari di un diritto reale sull’immobile. È esclusa dal pagamento dell’IMU l’abitazione principale, ovvero l’immobile che è destinato dimora di fatto e dove è stata assegnata la residenza anagrafica. Tuttavia, nella pratica possono esserci fattispecie ove non è così semplice individuare chi sia il soggetto chiamato ad effettuare il versamento dell’IMU. Questo è il caso, ad esempio, della ex casa coniugale a seguito di separazione legale dei coniugi. In questi casi, quello che avviene, solitamente è che uno dei coniugi si allontana dalla casa coniugale, spostando la propria residenza anagrafica altrove, pur rimanendo comproprietario dell’immobile. Inoltre, deve essere evidenziato che, in caso di presenza di figli minori, questi continueranno ad abitare con il genitore affidatario spesso nella ex casa coniugale. Tutto questo può portare ad avere dei dubbi sulla corretta applicazione dell’IMU in questa casistica.

Chi deve pagare l’IMU sulla ex casa coniugale a seguito di separazione legale? Si tratta di una domanda che ogni soggetto separato si è posto, e se stai leggendo questo articolo probabilmente ti sei posto anche tu. L’assegnazione della ex casa coniugale ad uno dei coniugi da parte del giudice determina il diritto di abitazione sulla stessa. Da qui, si capisce chi è il soggetto che dovrà versare l’IMU su quell’abitazione.

In questo contributo intendo andare a fornire una risposta al quesito iniziale tenendo presente che l’IMU sull’abitazione principale di un soggetto non è dovuta. Questo a meno che l’immobile non rientri tra quelli considerati di lusso (categorie catastali A1, A8, A9). Tutte le info sull’assegnazione della casa coniugale, in caso di separazione, con pagamento delle imposte sugli immobili.

Separazione dei coniugi ed assegnazione della ex casa coniugale

La disciplina legata al trattamento IMU dell’abitazione coniugale assegnata ad uno dei coniugi risale all’art. 4, co. 12-quinquies del D.L. n. 16/12. Secondo questa disposizione, l’assegnazione della casa coniugale ad un coniuge, a seguito del provvedimento di separazione legale, da parte di un giudice, configura l’insorgere di un diritto di abitazione.

Questa è la regola generale che devi ricordare. Nel caso in il giudice assegni la ex casa coniugale ad uso di uno dei coniugi, questi acquisisce il diritto di abitazione sull’immobile. Tale diritto spetta indipendentemente dalla proprietà effettiva detenuta nello stesso sull’immobile. Proviamo a fare un esempio per capire meglio. Ipotizza che la casa coniugale sia posseduta al 100% dall’ex marito. Il giudice a seguito di separazione assegna l’abitazione alla ex moglie. A quel punto lei diventa titolare al 100% del diritto di abitazione sull’immobile. In pratica l’ex moglie può vantare un diritto reale sull’immobile (diritto di abitazione) anche se non ne è proprietaria.

Il diritto di abitazione fa sorgere l’obbligo del versamento IMU in capo al coniuge assegnatario. Ovviamente, poiché non è dovuta l’IMU sull’abitazione principale, il coniuge assegnatario nulla dovrà pagare per la suddetta imposta. Questo a meno che l’abitazione non sia classificata come immobile di lusso (categorie catastali A1, A8, A9). In questo caso, invece, l’IMU è dovuta. Se, invece, vi sono altre persone titolari di diritti su quell’abitazione, le stesse dovranno pagare l’IMU pro quota. Ad esempio, se l’immobile assegnato vede il diritto di abitazione di altra persona, la stessa sarà tenuta al pagamento dell’IMU per la propria quota. Su questo aspetto è di fondamentale importanza prestare la dovuta attenzione, commettere errori è assai semplice.

La posizione del coniuge non assegnatario dell’immobile

Il coniuge non assegnatario dell’immobile, non deve considerare come seconda casa, l’immobile (ex casa coniugale), assegnata dal giudice all’altro coniuge, a seguito della separazione. Questo in quanto il coniuge che può vantare il diritto di abitazione, ha un diritto reale di godimento. Indipendentemente da chi sia l’effettivo proprietario dell’immobile. Quindi, un’eventuale IMU è esclusivamente a carico del soggetto titolare del diritto di abitazione. Il coniuge non assegnatario non è più tenuto ad inserire l’abitazione, nella propria dichiarazione dei redditi. Questo in quanto è tenuto a farlo il coniuge assegnatario. Il coniuge non assegnatario, infatti, rimane solo “nudo proprietario” dell’immobile.

La riformulazione della disciplina della Legge n. 160/19

La normativa in commento è stata modificata dalla Legge n. 160/2019 che ha introdotto la nuova disciplina IMU. In particolare, l’art. 1, comma 741 e 743 fanno riferimento al “genitore affidatario dei figli” (al posto della precedente formulazione che faceva riferimento al “coniuge assegnatario“). Sul punto, tuttavia, sono stati forniti importanti chiarimenti attraverso la Circolare n. 1/DF/2020 del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Secondo il Ministero, quindi, la diversa formulazione della norma della Legge n. 160/19 che fa riferimento alla casa familiare ed al genitore è rivolta a chiarire che per quanto riguarda l’assimilazione ad abitazione principale devono ritenersi comprese anche le fattispecie legate al provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare in assenza di un precedente rapporto coniugale. Pertanto, la nuova formulazione della norma, di fatto nulla cambia nella sostanza la disciplina previgente, ma piuttosto aumenta le fattispecie ove si rende possibile l’applicazione del diritto di abitazione per il coniuge assegnatario della ex casa coniugale. Continua, quindi, a restare valida l’esclusione dall’applicazione dell’IMU della casa familiare assegnata, all’ex coniuge, con provvedimento del giudice. Allo stesso modo, pertanto, continua a restare valido il fatto di dover prescindere:

  • Dalla proprietà dell’immobile (che può essere anche di soggetti estranei alla famiglia, come ad esempio i genitori dei due coniugi);
  • Dai requisiti di residenza e dimora nell’abitazione per l’assegnatario dell’immobile.

Sul punto, inoltre, deve essere evidenziato che i singoli Comuni nel corso del tempo hanno maturato proprie ipotesi di esenzione dall’applicazione dell’IMU in caso di separazione, divorzio e assegnazione dell’ex abitazione coniugale. Pertanto, è sempre opportuno, anche, andare ad analizzare quanto previsto dal Comune interessato tra le ipotesi di esenzione dall’applicazione dell’IMU. Sul punto, occorre evidenziare che il MEF nella circolare sopra citata ha indicato che l’individuazione della “casa familiare” effettuata dal giudice con proprio provvedimento non può essere suscettibile di valutazione comunale con proprio provvedimento.

Diritto di abitazione nella ex casa coniugale: cassazione

Il conflitto esistente tra diritto di proprietà e diritto di abitazione della ex casa coniugale in caso di separazione e divorzio interessa anche la Cassazione. Sul punto può essere opportuno segnalare l’Ordinanza n. 9990 del 10 aprile 2019. Nell’occasionale la Corte ha effettuato un punto sul tema dell’assegnazione della casa coniugale. Le conclusioni riportate assumono valore anche per le unioni civili (equiparate al matrimonio) e le convivenze, come stabilito dalla Legge n. 76/16.

La Corte inizia il suo ragionamento ricordando il principio consolidato delle Sezioni Unite n. 13603/2004. Principio secondo il quale il provvedimento del giudice della separazione o del divorzio che attribuisce l’abitazione della casa al coniuge collocatario della prole, non modifica il diritto del soggetto che è proprietario del bene. Il provvedimento giudiziale costituisce “autonomo titolo di detenzione qualificata” della casa coniugale “in dipendenza del negozio di tipo familiare” originatosi per effetto della “convivenza coniugale” o della convivenza “more uxorio“. Ciò al fine di “tutelare esclusivamente l’interesse della prole a permanere nell’ambiente domestico in cui è cresciuta“.

Esempio

Al fine di comprendere il principio enunciato dalla Cassazione nella sentenza citata facciamo un esempio. Ipotizziamo la presenza di due coniugi, che chiameremo Andrea e Maria. Entrambi abitano nella casa di proprietà di Andrea. Questi decide di vendere la casa a Marco. Tuttavia i due coniugi continuano ad abitare la casa. Successivamente Andrea e Maria si separano. Maria viene dichiarata dal giudice collocataria dei figli e le viene attribuito il diritto di abitazione sulla ex casa coniugale. Per l’Ordinanza n. 9990/2019 nel conflitto tra il diritto di abitazione di Maria e il diritto del proprietario Marco a disporre della casa, prevale Maria. In pratica, Marco subisce il fatto che Maria continui ad abitare nella casa con i suoi figli. In concreto, se si dimostra che:

  • Marco ha comprato la casa con un contratto nel quale è inserita una “clausola di rispetto” del fatto che la famiglia dell’ex coniuge venditore avrebbe potuto continuare ad abitarvi; oppure che
  • Marco ha stipulato un comodato con Andrea e/o con Maria,

Possiamo dire, quindi, che prevale la situazione di Maria. Al contrario, Maria deve andarsene ad abitare altrove quando la predetta dimostrazione non ha successo. Non è sufficiente a Maria addurre la mera consapevolezza da parte di Marco, al momento dell’acquisto, della pregressa situazione di fatto di utilizzo del bene immobile da parte della famiglia.

Esenzione IMU per entrambi i coniugi in caso di separazione di fatto

Due coniugi separati di fatto hanno diritto all’esenzione IMU per l’abitazione principale qualora abbiano spostato la residenza in due immobili diversi. In pratica, quindi, entrambi i coniugi, anche se non separati legalmente o divorziati, hanno diritto all’agevolazione fiscale per la prima casa. In presenza di una interruzione del rapporto di convivenza non sussiste più la presunzione di coincidenza tra casa coniugale e abitazione principale, nonché l’unicità del nucleo familiare. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, con l’ordinanza 893 del 13 gennaio 2022. Per avere diritto all’esenzione IMU per l’abitazione principale è sufficiente, al di là della formalizzazione del rapporto, provare la destinazione del singolo immobile a dimora abituale di ciascuno. Di fatto, può essere concessa una doppia esenzione, a prescindere dal fatto che gli immobili siano ubicati nello stesso comune o in comuni diversi. 

Conclusioni

La gestione dell’IMU in caso di separazione legale dei coniugi presenta sfide e considerazioni uniche. È fondamentale che entrambe le parti comprendano pienamente i loro diritti e obblighi per garantire una divisione equa e conforme alla legge delle responsabilità fiscali. Questo implica la necessità di considerare attentamente la titolarità e l’utilizzo dell’immobile, l’eventuale assegnazione della casa familiare e le implicazioni fiscali che ne derivano. È essenziale consultare un professionista qualificato per navigare queste acque complesse, in modo da tutelare i propri interessi e assicurarsi che tutte le parti coinvolte agiscano in conformità con le normative vigenti.

Domande frequenti

Chi paga l’IMU in caso di separazione legale?

In caso di separazione legale, l’IMU è generalmente pagata da chi detiene la titolarità dell’immobile o ne ha l’uso esclusivo. Tuttavia, gli accordi specifici possono variare a seconda delle circostanze del divorzio o della separazione.

Come si gestisce l’IMU se uno dei coniugi è assegnatario della casa familiare?

Se la casa familiare è assegnata a uno dei coniugi, di solito è questa persona a essere responsabile del pagamento dell’IMU, a meno che non siano stati stabiliti diversi accordi nella sentenza di separazione.

È possibile ottenere esenzioni o riduzioni dell’IMU in caso di separazione?

Alcuni comuni possono offrire esenzioni o riduzioni dell’IMU a favore del coniuge assegnatario della casa familiare, specialmente se ci sono figli coinvolti. È importante verificare le normative locali per capire se si applicano tali benefici.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui