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Il Governo sta lavorando ad una nuova struttura degli incentivi per l’acquisto delle auto. Come sappiamo, per il 2024 il Governo ha già stanziato da tempo nuovi fondi per l’acquisto delle elettriche, delle Plug-in e delle endotermiche che rientrano nella fascia di emissioni 61-135 g/km di CO2. A quanto pare, però, si sta lavorando ad una profonda modifica dell’attuale schema.

Questa interessante novità arriva direttamente dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il nuovo piano prevede 3 obiettivi principali. Il primo è quello di svecchiare il parco circolante italiano che è il più vecchio in Europa, andando a rottamare le vetture più inquinanti. Il secondo è quello di supportare le famiglie meno abbienti. Infine, il Governo intende privilegiare i prodotti italiani.

I NUOVI INCENTIVI

Quale sarà la struttura dei nuovi incentivi? Bisognerà attendere ancora alcune settimane per scoprire tutti i dettagli. Tuttavia, il ministro ha anticipato che a disposizione ci sarà un fondo complessivo di quasi un miliardo di euro e cioè 610 milioni già stanziati per il 2024 più 320 milioni avanzati nel 2023.

Secondo il ministro, la nuova struttura premierà in misura crescente l’acquisto di vetture dalla fascia 61-135 grammi di CO2 alle meno inquinanti, elettriche e Plug-in, prevedendo maggiorazioni per chi rottama vetture più vecchie a partire dalle Euro 0 ed Euro 1. Il contributo potrà arrivare fino a 11.000 euro. Nel caso di ISEE sotto i 30.000 euro, ci sarà un ulteriore aumento e l’Ecobonus potrà arrivare fino a 13.750 euro.

Inoltre, pare che i nuovi incentivi saranno riaperti alle persone giuridiche, incluse le società di noleggio. Da capire se ci sarà davvero anche una rimodulazione del tetto massimo di prezzo delle auto incentivabili.

La promessa è per un Dpcm entro gennaio. A quel punto capiremo meglio quale sarà la nuova struttura dell’Ecobonus. Bisognerà anche capire se in attesa della formulazione dei nuovi incentivi, il 2024 partirà con quelli vecchi o se le agevolazioni saranno bloccate fino all’arrivo della nuova struttura.

E SE FOSSERO COS?

La Repubblica ha pubblicato una tabella con un’anticipazione dei nuovi incentivi. Ovviamente il tutto va preso con le dovute cautele visto che ancora non c’è il provvedimento del Governo.

Per quanto riguarda le elettriche, si va da 6.000 euro senza rottamazione, fino a 11.000 euro rottamando una vettura fino ad Euro 2. Per le ISEE sotto i 30.000 euro, si va da 7.500 euro a 13.750 euro. Il limite del prezzo delle auto rimane sempre a 35.000 euro più IVA.

  • No rottamazione: 6.000 euro (7.500 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 4: 9.000 euro (11.250 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 3: 10.000 euro (12.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione fino a Euro 2: 11.000 euro (13.750 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)

Per quanto riguarda, invece, la fascia 21-60 g/km di CO2, le Plug-in, lo schema potrebbe essere il seguente (limite si spesa di 45.000 euro più IVA):

  • No rottamazione: 4.000 euro (5.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 4: 5.500 euro (6.875 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 3: 6.000 euro (7.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione fino a Euro 2: 8.000 euro (10.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)

Infine, per le Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2 (limite di prezzo 35.000 euro più IVA), il nuovo schema potrebbe essere il seguente:

  • No rottamazione: niente incentivo
  • Rottamazione Euro 4: 1.500 euro
  • Rottamazione Euro 3: 2.000 euro
  • Rottamazione fino a Euro 2: 3.000 euro

I nuovi incentivi saranno davvero così? Lo scopriremo nel mese di gennaio 2024.

[Aggiornato ore 11.50 con la tabella di La Repubblica]

 

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