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Quando arriva il rimborso IRPEF ai pensionati nel 2024? Ecco come cambiano le tempistiche e quali sono i motivi.

Quando arriva il rimborso IRPEF ai pensionati nel 2024? Ecco le date e quanti soldi (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quando arriva il rimborso IRPEF ai pensionati nel 2024?

Quando l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) versata è superiore al reddito percepito, allora è possibile ottenere il rimborso. Ma quando?

Il pagamento del rimborso IRPEF cambia a seconda di quando il pensionato presenta la dichiarazione dei redditi e in base a quando il sostituto d’imposta riceve il prospetto di liquidazione dall’Agenzia delle Entrate.

Ricordiamo che i pensionati sono penalizzati rispetto ai lavoratori dipendenti che, generalmente, ricevono il rimborso (o subiscono una trattenuta in busta paga se risulta un debito IRPEF) il mese successivo a quello in cui il datore di lavoro ha ricevuto il prospetto di liquidazione.

Anche per il 2024, le tempistiche rimarranno invariate, come spiegato dalla guida dell’Agenzia delle Entrate in relazione alle dichiarazioni dei redditi con modello 730 per l’anno in corso.

Significa che ai pensionati, il rimborso o la trattenuta IRPEF scatta almeno 2 mesi dopo da quando l’INPS riceve il prospetto di liquidazione. La prima data utile per ricevere il rimborso è agosto 2024, mentre i pagamenti si concluderanno a novembre 2024.

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Quando arriva il rimborso IRPEF ai pensionati nel 2024: ecco le date

Come spiegato in precedenza, le tempistiche per la ricezione del rimborso IRPEF per i pensionati varia a seconda di quando è stata effettuata la dichiarazione dei redditi.

Per ricevere il prima possibile, quando va presentata la dichiarazione dei redditi? Dipende da quando il sostituto d’imposta riceve il prospetto di liquidazione relativo al modello 730.

Se la dichiarazione viene presentata entro il 31 maggio, il sostituto d’imposta riceverà il prospetto entro il 15 giugno e due mesi dopo, quindi ad agosto, il pensionato avrà il rimborso IRPEF spettante.

Se la dichiarazione dei redditi viene presentata tra il 1° e il 20 giugno, il sostituto d’imposta riceverà il prospetto entro il 29 giugno e due mesi dopo, probabilmente entro fine agosto, il pensionato avrà il rimborso IRPEF spettante.

Con una dichiarazione dei redditi inviata tra il 21 giugno e il 15 luglio, il sostituto d’imposta riceverà il prospetto entro il 23 luglio, mentre il pensionato avrà il rimborso IRPEF soltanto a ottobre.

E ancora: se la dichiarazione dei redditi viene inviata tra il 16 luglio e il 31 agosto, il sostituto di imposta riceverà il prospetto entro il 15 settembre, mentre il pensionato avrà il suo rimborso IRPEF a novembre.

Infine, se la dichiarazione dei redditi viene presentata tra il 1° e il 30 settembre, il sostituto di imposta riceverà la documentazione entro il 30 settembre e il pensionato avrà il suo rimborso IRPEF a novembre.

Ricordiamo che il modello precompilato è disponibile a partire dal 30 aprile e può essere inviato dall’11 maggio.

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Rimborso IRPEF ai pensionati nel 2024: controlli dell’Agenzia delle Entrate, quando?

L’Agenzia delle Entrate potrebbe effettuare dei controlli preventivi sul modello 730/2024 generando lo slittamento del pagamento del rimborso fino al mese di marzo dell’anno successivo all’anno in cui è stata effettuata la dichiarazione dei redditi.

Il controllo può avvenire entro 4 mesi dal termine previsto per l’invio della dichiarazione dei redditi; l’eventuale rimborso viene effettuato entro i 6 mesi successivi e verrà accreditato direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

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Ma perché possono verificarsi i controlli?

Il primo motivo è legato alla presenza di elementi di incoerenza nella dichiarazione dei redditi: l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere un’ulteriore documentazione per effettuare il controllo, informando direttamente il contribuente o il Caf che ha fatto da intermediario.

Un altro motivo per cui l’Agenzia delle Entrate può dare luogo a controlli avviene quando il rimborso IRPEF è di importo superiore a 4.000 euro.

Quando arriva il rimborso IRPEF ai pensionati nel 2024
Quando arriva il rimborso IRPEF ai pensionati nel 2024: in foto un anziano alle prese con dei calcoli.

Faq sull’IRPEF

Quali sono le aliquote IRPEF in vigore nel 2024?

A partire dal 1° gennaio 2024, con l’abolizione dello scaglione al 25%, sui redditi compresi tra 15.001 euro e 28.000 euro si applica l’aliquota al 23%.

Di seguito le tre aliquote di IRPEF in vigore nel 2024:

  • al 23% per redditi fino a 28.000 euro;
  • al 35% per redditi compresi tra 28.001 euro e 50.000 euro;
  • al 43% per redditi oltre 50.000 euro.

Come si fa a calcolare il netto della pensione?

Il calcolo del netto della pensione dipende da diversi fattori, tra cui l’importo lordo della pensione, le detrazioni fiscali e le trattenute previdenziali. Per ottenere un’approssimazione del netto mensile, puoi seguire questi passaggi:

  • determina l’importo lordo della tua pensione mensile;
  • verifica le detrazioni fiscali a cui hai diritto;
  • sottrai le detrazioni fiscali dall’importo lordo della pensione;
  • considera eventuali trattenute previdenziali, come l’INPS, che vengono applicate alla pensione;
  • sottrai le trattenute previdenziali dal totale ottenuto al passaggio precedente;
  • il risultato ottenuto rappresenta l’importo netto approssimativo della tua pensione mensile.

Come si calcolano le detrazioni IRPEF nel 2024?

Le detrazioni mirano ad alleggerire il carico fiscale del contribuente, intervenendo direttamente sull’imponibile su cui si applica l’aliquota di IRPEF da versare.

A seconda del reddito prodotto, cambia il “peso” delle detrazioni, come evidenziato in questo schema:

  • 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 8.500 euro (la no tax area). L’ammontare della detrazione spettante non potrà essere inferiore a 713 euro.
  • di 700 euro, aumentata del prodotto fra 1.255 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro, se l’ammontare del reddito è superiore a 8.500 euro, ma inferiore a 28.000 euro. Ad esempio: con un reddito di 15.000 euro spettano 836 euro di detrazioni; con un reddito di 20.000 euro spettano 515 euro di detrazioni; con un reddito di 25.000 euro spettano 193 euro di detrazioni.;
  • di 700 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro, e inferiore a 50.000 euro. La detrazione, in questo caso, spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro. Ad esempio: con un reddito di 30.000 euro spettano 636 euro; con un reddito di 35.000 euro spettano 477 euro; con un reddito di 45.000 euro spettano 159 euro.
  • 0 euro, se il reddito è superiore a 50.000 euro.

Quali sono le detrazioni riservate ai pensionati?

Le detrazioni IRPEF possono riguardare diverse categorie, come

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