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Un miliardo sul piatto per rinnovare il parco auto nazionale (che ha una anzianità media di 12 anni) e ridurre l’inquinamento. È operativo da sabato il nuovo pacchetto di ecobonus, mentre sarà in funzione dal prossimo 3 giugno la piattaforma del Mimit per i concessionari per prenotare gli incentivi statali per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Ecco una guida sui nuovi aiuti.
È PREVISTO UN TETTO AI PREZZI DELLE AUTOVETTURE?
Sì, il prezzo di listino, compresi gli optional (Iva esclusa), non deve essere: superiore ai 35 mila euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (elettriche) e 61-135 gr/km (termiche) e ai 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).
QUALE È IL LIMITE DEL SOSTEGNO STATALE?
Il contributo massimo per l’acquisto di un veicolo elettrico nuovo, a fronte della rottamazione di un veicolo vecchio e inquinante (fino a Euro 2), è di 13.750 euro per chi è in possesso di un Isee sotto i 30 mila euro.
CHE COSA SI PROPONE IL PROVVEDIMENTO?
L’obiettivo è, principalmente, incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3) che oggi rappresentano il 25% dell’attuale parco circolante. Ma il governo ha chiarito che intende anche sostenere la produzione nazionale.
QUALI SONO I MODELLI E LE MOTORIZZAZIONI PIÙ PREMIATE?
Il meccanismo dei nuovi incentivi è particolarmente generoso per chi rottama vetture più inquinanti (Euro 0,1 e 2) e sostiene gli automobilisti con redditi più bassi. Infatti si prevede per la fascia 0-20 gr/km un bonus di 6 mila euro senza rottamazione, che salgono a 11 mila con rottamazione di auto Euro 0, 1 e 2.
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