Garanzia statale estesa al 100% per i finanziamenti di importo inferiore a 800mila euro. L’importo concedibile sarà il 25% del fatturato 2019.
Il Consiglio dei ministri in corso sta varando il nuovo decreto Liquidità che – tra i provvedimenti finalizzati alla ripresa economica dall’emergenza Coronavirus – stabilisce le regole per i prestiti alle imprese.
Secondo le anticipazioni che la nostra agenzia Adnkronos ci fornisce in redazione, il Governo avrebbe trovato la quadra e si accinge a dare via libera al provvedimento definitivo. Le nuove misure di accesso al credito in approvazione oggi sono le seguenti:
- fino a 25mila euro le banche erogheranno il finanziamento con garanzia dello Stato al 100% “senza alcuna valutazione del merito del credito”;
- prestito del 25% sul fatturato 2019 garantito al 100% (90% dallo Stato e 10% da Confidi), fino a un massimo di 800mila euro e “senza valutazione dell’andamento dell’azienda”;
- oltre 800mila di importo del finanziamento la garanzia scende al 90%, con un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro.
Il pacchetto di liquidità riguarda anche i
professionisti e le imprese fino a 499 dipendenti. Riesce a mobilitare risorse per 750 miliardi di euro, 400 in più rispetto ai 350 miliardi già previsti nel decreto legge Cura Italia. Il fondo per le piccole e medie imprese viene potenziato di ulteriori 7 miliardi.
Viene rafforzato il ruolo di Sace (società controllata dalla Cassa depositi e prestiti) anche nel campo dell’export e del sostegno alla internazionalizzazione delle imprese. In particolare, si mobilitano 200 miliardi di prestiti con garanzie fino al 90% per tutte le imprese, senza limiti di fatturato, e altri 200 miliardi di crediti destinati al sostegno dell’export. La Sace per queste erogazioni risponderà direttamente al ministero dell’Economia anziché alla Cassa depositi e prestiti.
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