BAGNOLO CREMASCO – Obiettivo, crescita con particolare attenzione alla sostenibilità, da tempo nel Dna della Omnicos, azienda che opera nel settore della cosmesi da oltre 20 anni. Una filosofia produttiva che li ha sempre contraddistinti e che ora ha trovato nuovo impulso.
CON INTESA SAN PAOLO. L’azienda di Bagnolo Cremasco ha infatti finalizzato un’operazione di finanziamento con Intesa Sanpaolo. L’intervento rientra nel piano più ampio dell’istituto di credito di supporto agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e negli obiettivi legati al Pnrr.
Il finanziamento S-Loan di Intesa Sanpaolo ammonta a 5,4 milioni di euro ed è destinato al piano di sviluppo dell’azienda che prevede, fra gli altri, alcuni obiettivi di miglioramento in ambito ESG (Environmental, Social, Governance) tra cui l’introduzione di una politica interna di approvvigionamento che integri considerazioni di carattere ambientale estesa ad acquisti, trasporti e forniture energetiche e l’impegno ad implementare iniziative volte a sostenere il livello occupazionale femminile in azienda, quali l’assunzione di nuove dipendenti donne in corso d’anno.
Marco e Domenico Cicchetti
Questi valori hanno trovato piena condivisione nella nuova soluzione di Intesa Sanpaolo attraverso il finanziamento S-Loan, che prevede il monitoraggio degli obiettivi rilevati nell’ambito della nota integrativa del bilancio della società.
Sono anni che spingiamo in questa direzione e non solo perché lo vogliono i clienti. Perché la sostenibilità non è il solo prodotto che esce dalla nostra azienda. C’è tutta la filiera alle sue spalle
Domenico Cicchetti che con il fratello Marco è a capo dell’azienda che conta 112 dipendenti, è un fautore della sostenibilità. Spiega di aver dato vita a un gruppo di lavoro per creare competenze e approntato un piano di investimento: «Sono anni che spingiamo in questa direzione e non solo perché lo vogliono i clienti. Perché la sostenibilità non è il solo prodotto che esce dalla nostra azienda. C’è tutta la filiera alle sue spalle».
Domenico Cicchetti spiega che la Omnicos si confronta – a livello mondiale – con altre aziende, non necessariamente dello stesso settore. Lo fa sulla piattaforma EcoVadis, che prevede anche il monitoraggio. Tradotto e per portare un esempio pratico: nessuna autocertificazione, che in alcuni casi potrebbe essere una scorciatoia. Quanto viene certificato, in questo caso, è sottoposto a rigidi controlli e monitorato anche da altre aziende.
Il risultato: Omnicos si può fregiare di aver vinto la medaglia di platino. Il massimo.
QUATTRO LE AREE. Risultato importante ma quel che conta, sottolinea sempre Domenico Cicchetti, è il costante confronto che avviene sulla piattaforma. Che in definitiva arricchisce. Quattro le aree che vengono appunto monitorate: l’impatto ambientale dell’azienda, le risorse umane, gli aspetti etici e la sostenibilità della filiera.
Il tutto si traduce a ben guardare anche in un risparmio. Altro esempio: alla Omnicos viene testato anche il momento ottimale in cui mettere in azione i macchinari. O ancora l’aver studiato contenitori (e stiamo parlando del magazzino) riutilizzabili.
La Omnicos, con quest’operazione di finanziamento, non farà altro che consolidarsi.
Marco Franco Nava
INTESA SAN PAOLO: IL DIRETTORE MARCO FRANCO NAVA. «Niente slogan, ma una sostenibilità finalizzata». Marco Franco Nava, direttore regionale Lombardia Sud di Intesa Sanpaolo, la cui direzione presidia i territori delle provincie di Cremona, Mantova, Brescia, Lodi e Pavia, va subito al sodo. E snocciola un dato: 500 milioni di euro in pochi mesi. Sono quelli erogati dall’istituto di credito alle aziende che hanno avviato il processo che le porterà verso la sostenibilità piena, «un percorso lento — aggiunge —, ma il rischio che corrono se non si imboccano questa strada è di rimanere fuori dal mercato. Di qui le operazioni di finanziamento che — il numero iniziale lo dimostra — stanno crescendo in modo costante.
E Intesa San Paolo lo fa con la nuova linea di S-Loan Climate Change, finanziamenti unici nel panorama bancario italiano e con garanzia SACE all’80%, grazie alla quale la banca fornirà alle imprese un nuovo strumento per finanziare progetti di investimento green fino ad un importo di 15 milioni di euro e per una durata massima di 20 anni.
«In questo modo — incalza il direttore — consentiamo alle aziende di fare il salto. Si tratta di una grande accelerazione e pure di una grande opportunità. Per quanto riguarda la provincia di Cremona poi, questa ha dato una grande prova. Ci sono tante eccellenze e dai recenti riscontri si può tranquillamente affermare che ha dato il maggior impulso in fatti di rimbalzo. Nello specifico, considerato che parliamo di Omnicos, le aziende della cosmesi hanno dato prova di grande resistenza. In un momento in cui l’export era praticamente fermo, i terzisti hanno tenuto duro. E i risultati si sono visti».
Da qui al 2026, inoltre, Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.
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