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Salgono da 1,5 a 5 miliardi le risorse messe a disposizione da Intesa Sanpaolo per le imprese interessate a investire nelle Zes. Ma non solo nelle otto Zone economiche speciali localizzate nel Mezzogiorno che dopo la svolta antiburocrazia (vedi alla voce sportello digitale e autorizzazione unica) stanno finalmente decollando a suon di nuovi investimenti. L’importante plafond annunciato ieri a Napoli, nel corso di un convegno presso la sede di via Toledo delle Gallerie d’Italia aperto dal direttore regionale Giuseppe Nargi, comprenderĆ anche le Zls, le sette Zone logistiche semplificate del Nord ancora in fase di realizzazione che perĆ² da tempo guardano forse anche con un pizzico di invidia a ciĆ² che sta maturando al Sud, con l’avvenuto snellimento delle procedure autorizzative e le risorse del Pnrr. Evidentemente per il piĆ¹ grande gruppo bancario nazionale il piano di valorizzazione delle free zone collegate ai porti (con una linea di finanziamento ad hoc che riconosce un’agevolazione sul tasso d’interesse) si allarga ora ad un’ottica unitaria nazionale, anche se nel recente passato Intesa aveva giĆ sottoscritto accordi di collaborazione con le AutoritĆ di sistema portuale di Trieste e Venezia. Che anche da qui passino le possibili, eventuali sinergie tra Zes e Zls ĆØ per ora prematuro prevederlo.
Di sicuro, la centralitĆ dei porti meridionali resta un valore strategico in chiave euromediterranea: non a caso lo scenario illustrato con la consueta chiarezza e competenza dal Direttore generale di Srm Massimo Deandreis conferma che i porti collegati alle Zes crescono in media di piĆ¹. E il commissario della Zes Campania (e Calabria) Giosy Romano, coordinatore nazionale dei commissari Zes, sottolinea che proprio lo snellimento burocratico ĆØ la vera forza delle Zone economiche speciali, molto piĆ¹ del credito d’imposta riconosciuto a chi investe e per il quale si cercheranno nuove soluzioni visto che a fine anno la misura scadrĆ .Ā
Ā«Il ruolo che Intesa Sanpaolo sta svolgendo, a proposito delle Zone Economiche Speciali e delle Zone Logistiche Semplificate, ĆØ quello di motore dello sviluppo economico, un ruolo che svolgiamo rispetto a tutte le attivitĆ nelle quali si esplicano il saper fare e la capacitĆ innovativa delle imprese italianeĀ», spiega il presidente del Gruppo bancario Gian Maria Gros Pietro, che conclude la kermesse.
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