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Indennità di disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: a chi spetta e come richiederla? (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: cos’è e come richiederla 

La legge di bilancio 2023 non ha modificato l’Indennità straordinaria Iscro per i lavoratori autonomi.

L’indennità di disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023 spetta a chi è iscritto alla Gestione separata INPS: coloro che sono in possesso di diversi requisiti, possono richiedere un’indennità economica per 6 mesi, anche nel 2023.

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Chi ha Partita Iva ha diritto alla disoccupazione?

Puoi richiedere la NASPI mensile e quella anticipata sia se hai Partita Iva, sia se hai intenzione di aprirne una per iniziare un’attività autonoma

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: le cifre 

Quindi, cos’è l’indennità di disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023?

L’indennità straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa prevista dalla legge di bilancio 2021, prevede l’erogazione di un’indennità economica, da un minimo di 254,75 euro ad un massimo di 815,20 euro, istituita in via sperimentale dal 2021 al 2023.

I destinatari dell’intervento sono i liberi professionisti, compresi i lavoratori autonomi partecipanti in studi associati o società semplici, iscritti alla gestione separata INPS, che esercitano abitualmente e non in maniera occasionale, l’attività di lavoro autonomo di arti e professioni.

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: i requisiti 

Chi ha diritto alla disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023? L’indennità straordinaria Iscro Inps è riconosciuta ai lavoratori indicati precedentemente (Circolare Inps n. 94 del 30 Giugno 2021), in possesso dei seguenti requisiti:

  • iscritti alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995, che esercitano per professione abituale, un’attività di lavoro autonomo,
  • non essere titolari di pensione diretta, salvo l’assegno ordinario Inps di invalidità;
  • non essere iscritti ad altre forme previdenziali,
  • non beneficiari del reddito di cittadinanza,
  • essere titolari di partita iva da almeno 4 anni, alla data di presentazione della domanda,
  • essere in regola con il pagamento della contribuzione obbligatoria,
  • aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50%, della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, un reddito non superiore a 8.299,76 euro (attendiamo la rivalutazione ufficiale), annualmente rivalutato sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente. Tale valore è indicato nel quadro “RE”, nel caso di attività professionale individuale, quadro “RH” nel caso di partecipazione a studi associati, o nel quadro “LM”, per i soggetti in regime forfettario – e non anche ad altre tipologie di reddito quale il reddito da lavoro dipendente o parasubordinato o di partecipazione ad impresa.

I requisiti sono richiesti al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del pagamento del beneficio economico (ossia per massimo di sei mesi).

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: ecco come richiederla 

L’indennità di disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023 è pari al 25%, considerando il semestre, dell’ultimo reddito di lavoro autonomo, inviato all’Agenzia delle entrata e certificato dall’INPS.

Quindi se l’ultimo reddito dichiarato è di 7000 euro, dobbiamo dividere lo stesso per 2 (7000/2 = 3500) e moltiplicarlo per il 25%, l’importo è 875 euro. In questo caso l’Inps erogherà 800 euro, in quanto l’importo minimo è 250 euro e l’importo massimo spettante è 800 euro.

Il contributo Iscro può essere richiesto una sola vola, sino al 31 Ottobre di ogni anno (per il 2023 sino al 31 Ottobre 2023), tramite il servizio online Inps: Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (Iscro).

Il lavoratore autonomo può compilare la domanda autonomamente con le credenziali INPS: Spid, carta di identità elettronica e carta nazionale dei servizi o con l’aiuto di un patronato di zona.

L’indennità straordinaria Iscro viene erogata per 6 mesi, dal primo giorno del mese successivo alla data di presentazione di domanda. Questo contributo non è imponibile irpef e l’INPS non accredita nessun contributo figurativo.

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: le novità

Anche per il 2023 è disponibile il bonus lavoratori autonomi Iscro, operativo in via sperimentale nel triennio 2021 2023.

Come già avanzato, il bonus lavoratori autonomi INPS è rivolto a liberi professionisti, anche partecipanti in società semplici o studi associati, che esercitano il lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e di professioni. Si tratta di coloro che esercitano la professione autonoma in vari settori, così come da Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (articolo 53, comma 1).

Per richiedere il bonus lavoratori autonomi con Partita Iva occorre, tuttavia, possedere i seguenti requisiti:

  • essere iscritti alla Gestione separata;
  • non essere titolari di pensione diretta o di altre forme di previdenza obbligatorie;
  • non essere beneficiari del Reddito di cittadinanza;
  • avere un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, che sia inferiore almeno del 50% al reddito medio prodotto nei tre anni precedenti;
  • avere dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.299,27 euro così come stabilito dalla circolare INPS n. 26 del 16 febbraio 2022 (quindi per il 2023 si tratterà del reddito 2022). La soglia viene annualmente rivalutata sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati rispetto all’anno precedente (tant’è che nel 2021 era pari a 8.145 euro);
  • essere titolari di Partita Iva attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso;
  • essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori.

La richiesta per ottenere il bonus Iscro non può essere accolta se non risulta comunicata la dichiarazione dei redditi certificata all’Agenzia delle Entrate nei 4 anni precedenti a quello di presentazione della domanda.

L’erogazione del bonus Iscro è accompagnata alla partecipazione dei beneficiari a percorsi di aggiornamento professionale. A stabilire quali devono essere i percorsi di aggiornamento professionale sono stati il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, insieme al Ministero dell’Economia e delle finanze, con il Decreto attuativo firmato il 24 marzo 2022. Il monitoraggio sul rispetto delle regole è affidato all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro – Anpal.

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: guida alla domanda

È possibile presentare domandain una delle seguenti modalità:

  • direttamente online dal cittadino attraverso l’apposito servizio raggiungibile dal portale web dell’Istituto. Qui l’interessato può autenticarsi tramite Carta d’Identità Elettronica (CIE), identità SPID almeno di secondo livello o Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
  • tramite il Contact Center integrato INPS, chiamando gratis il numero verde 803164 da rete fissa, o chiamando il numero 06164164 da rete mobile, a pagamento co tariffa variabile a seconda del proprio operatore;
  • mediante patronati e intermediari autorizzati, con l’aiuto gratuito di un patronato o di un altro intermediario autorizzato.

Lo sportello per il 2022 è stato aperto dal 1° maggio al 31 ottobre 2022 e si attende l’apertura di quello per il 2023, su cui vi aggiorneremo in questo stesso articolo. In ogni caso, per presentare domanda Iscro, il richiedente deve auto certificare i redditi prodotti per ciascuno degli anni interessati, salvo che non siano già a disposizione dell’INPS. Verrà fatta poi una verifica con successiva comunicazione dell’INPS all’Agenzia delle Entrate, in merito ai soggetti che hanno presentato la richiesta.

Di seguito un approfondimento sulla differenza tra Cie e Spid.

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: quando decade

Si può decadere dalla disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023? La risposta è sì. L’erogazione dell’indennità Iscro viene interrotta quando il beneficiario, nel corso del periodo di fruizione, incorre in una delle seguenti situazioni:

  • cessa la Partita Iva;
  • diventa titolare di trattamento pensionistico diretto;
  • si iscrive ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • diventa destinatario del Reddito di cittadinanza.

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: cumulabilità e incompatibilità 

L’indennità di disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023 è cumulabile e compatibile con l’assegno ordinario di invalidità, previsto dalla Legge 12 giugno 1984, n. 222. L’agevolazione è anche compatibile con la titolarità di cariche politiche o elettive, esclusivamente se per prevedono come compenso un gettone di presenza. Invece, se sono previsti altri emolumenti, compensi o indennità di funzione diverse dal gettone di presenza, non si ha diritto al bonus Iscro.

Infine, Iscro è incompatibile con il Reddito di cittadinanza e con le indennità di disoccupazione NaSPI e DIS-COLL.

disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023
Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023. Nella foto: un libero professionista al pc.

Disoccupazione Iscro per lavoratori autonomi nel 2023: come fare ricorso 

In caso di mancata approvazione della domanda Iscro o decadenza, si può presentare ricorso presso il Comitato Amministratore per la Gestione Speciale, così come previsto dalla Legge 335 del 1995. Il ricorso va presentato entro 90 giorni dal ricevimento del provvedimento amministrativo in due modalità diverse:

  • direttamente online tramite il sito web Inps (prestazioni e servizi > servizi > ricorsi on-line);
  • tramite istituti di patronato o altri intermediari autorizzati dell’Istituto attraverso gli specifici servizi telematici offerti.

In caso di richiesta di riesame sarà avviata un’istruttoria mista, automatica e manuale, dalle strutture territoriali con le verifiche messe in campo dall’Inps e dell’Agenzia delle Entrate su ogni specifica decisione contestata. L’INPS, attraverso il messaggio n. 3180 del 22-09-2021, ha dato tutte le indicazioni sulle modalità per chiedere il riesame.

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