Settimo: Alessandro Raso, l’assessore del Pnrr #finsubitoagevolazioni

Settimo: Alessandro Raso, l’assessore del Pnrr

Settimo assessore Pnrr

Prosegue  il focus con i nuovi assessori della Giunta guidata dalla sindaca settimese Elena Piastra.

L’intervista

Alessandro Raso, per Lei si apre il secondo mandato tra i banchi della Giunta. In questa legislatura ha deleghe ai Lavori pubblici, Pnrr e La città dei bambini e delle bambine. Partiamo dal Pnrr. Avrà tra le mani la responsabilità di circa 30 milioni di euro. È preoccupato?
«No, sono temi che la Giunta ha trattato in maniera approfondita per tutti. Poi, io ho avuto la possibilità di far parte del gruppo che ha seguito la co-progettazione della scuola nuova e anche gli altri progetti. Sono tranquillo perché è tutto studiato nei minimi dettagli da due anni. La difficoltà era far partire i lavori ma ora la struttura è prontissima. C’è attenzione, ma nessuna paura».
Quale è lo stato di avanzamento dei vari cantieri?
«Il Pnrr ha il traguardo del 2026 e al momento sono partiti tutti i lavori. A creare un po’ più di apprensione è la scuola di Borgo Nuovo, però anche quel cantiere procede. Il restauro della Pieve è molto avanti, come la riqualificazione di piazza degli Alpini. Il comando dei vigili di via Schiapparelli può sembrare stia andando a rilento rispetto ad altri, ma non è così. In quel caso, c’è un tema importante: il comando sarà fatto di un materiale particolare, per cui il cantiere viene realizzato prima in officina e poi assemblato».
Rispetto ai lavori pubblici, ha già in mente come muoversi?
«Nei cinque anni appena trascorsi, con Giancarlo Brino che aveva i Lavori Pubblici ho diviso praticamente tutte le deleghe, ognuno per le proprie competenze. Avendo collaborato tantissimo, mi affaccio a questa materia conoscendo già tante cose. Nulla di nuovo».
Nel programma elettorale, avete proposto di aumentare nel capitolo di bilancio le risorse dedicate alla manutenzione ordinaria. È una promessa che pensate di riuscire a mantenere?
«Sì, attraverso la programmazione. Incrementare di un milione di euro le risorse sulla manutenzione ordinaria non era solo una proposta elettorale ma deriva da un ragionamento preciso. Oltretutto, stiamo andando verso il risanamento del bilancio. Abbiamo già dimostrato che, lavorando e pianificando, i fondi si possono trovare. Magari non si riuscirà quest’anno con l’intera cifra, ma è possibile arrivarci».
Parliamo della delega alla città dei bambini e delle bambine. Di cosa si tratta?
«È una delega che ti consente di immaginare la città che vorremmo tra vent’anni. Per me, rappresenta la possibilità di vederla un po’ prima. È una via di mezzo tra la pianificazione, che non è quella urbanistica, la sostenibilità e la visione di indirizzo della città. Non a caso, nel percorso è prevista la formazione di tutta la Giunta, proprio perché i temi sono trasversali. L’obiettivo è entrare subito nella rete europea della città dei bambini e delle bambine e poi creare una Commissione con i più piccoli per capire il loro punto di vista. Il principio generale è che una città adatta ad ospitare bambini e bambine in maniera indipendente è più vivibile anche per gli adulti. A settembre vogliamo partire e vediamo cosa succede».
Lei arriva dalla lista Settimo Futura. All’interno dell’Esecutivo, quale è il valore aggiunto del civismo?
«La lista ha persone con competenze molto importanti e il contributo è proprio questo. Portare all’interno della Giunta un punto di vista qualificato su mondi non raggiungibili in modo scontato. Soprattutto sulla città delle bambini e dei bambini punto a coinvolgere tutti e a far ritagliare un ruolo alla lista».