Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


L’operazione di cartolarizzazione posta in essere dalla banca che ha concesso in capo al dipendente un mutuo a tasso agevolato, non cambia in capo a quest’ultimo la tassazione del fringe benefit. Il benefit continuerà ad essere individuato per un importo pari al 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto (ora Tasso ufficiale di riferimento – Tur) e l’importo degli interessi calcolato al tasso effettivamente applicato sugli stessi. L’Agenzia delle entrate si è espressa in tal senso con la risposta n° 378/2023.

Prima di entrare nello specifico dell’intervento dell’Agenzia delle entrate, è utile chiarire che le operazioni di cartolarizzazione si configurano come una vendita di crediti ad una ”società veicolo” (SPV) che, per pagarne il prezzo di acquisto, si finanzia attraverso l’emissione di titoli obbligazionari.

Prestiti al dipendente: gli interessi agevolati sono un fringe benefit

In base alle disposizioni di cui all’articolo 51, comma 4, lettera b) del DPR 917/86, TUIR, concorrono alla determinazione del reddito del lavoratore dipendente, in ipotesi di concessione di prestiti agevolati ai dipendenti, il 50% della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto (ora Tasso ufficiale di riferimento – Tur) in vigore al termine di ciascun anno e l’importo degli interessi calcolato al tasso effettivamente applicato sugli stessi.

In caso di concessione di prestiti si assume il 50 per cento della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al tasso ufficiale di sconto vigente al termine di ciascun anno e l’importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi (..).

In tal modo viene individuato il fringe benefit in capo al lavoratore dipendente che concorre alla base imponibile previdenziale e fiscale laddove superiore al limite di 258,23 euro (3.000 euro per l’anno 2022; 3.000 per l’anno 2023 solo con figli a carico). Concorrono a tale soglia  tutti gli altri benefits concessi al dipendente nel corso dell’anno.

La suddetta modalità di individuazione del fringe benefit si applica a tutte le forme di finanziamento erogate anche indirettamente dal datore di lavoro, indipendentemente dalla loro durata e dalla valuta utilizzata (circolare ministeriale n. 326 del 1997).

Dunque, la  tassazione in parola riguarda: finanziamenti concessi da terzi con i quali il datore di lavoro abbia stipulato accordi o convenzioni, anche in assenza di oneri specifici da parte di quest’ultimo; prestiti concessi sotto forma di scoperto di conto corrente, di mutuo ipotecario e di cessione dello stipendio.

Restano escluse le dilazioni di pagamento previste per beni ceduti o servizi prestati dal datore di lavoro.

C’è da dire che l’aumento del tasso di interesse applicato ai mutui e ai prestiti in generale, così compre visto dalla BCE,  ha portato molti dipendenti al superamento della soglia di esenzione fiscale e contributiva con attivazione del connesso conguaglio Irpef in busta paga.

Quali effetti in seguito a un’operazione di cartolarizzazione?

La risposta an°378/2023, prende spunto da apposita istanza di interpello legata proprio al trattamento fiscale applicabile agli interessi maturati su un mutuo concesso da una Banca ad un suo dipendente, in caso di operazione di cartolarizzazione.

In particolare, una contribuente ha descritto la seguente situazione:

  • ­ il 18 luglio 2016 ha acceso un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale con la Banca di cui è dipendente;
  • in qualità di dipendente della Banca, al momento della stipula gli è stato riconosciuto un tasso di interesse più basso di quello correntemente applicato dalla stessa alla propria clientela;
  • il 31 marzo 2017 la Banca ha provveduto alla cartolarizzazione del mutuo in essere cedendo lo stesso ad una ”società veicolo” (Special purpose vehicle, di seguito ”SPV”).

Da qui,  ha chiesto all’Agenzia delle entrate a seguito dell’avvenuta cartolarizzazione, agli interessi corrisposti in funzione del predetto mutuo devono continuare ad applicarsi le disposizioni di cui all’articolo 51, comma 4, lettera b) del TUIR, concernente i finanziamenti concessi ai dipendenti.

Ebbene, secondo l’Agenzia delle entrate, riprendendo la circolare n°8 del 2003, la cartolarizzazione, configurandosi come fattispecie di cessione del credito, non comporta per il mutuatario alcuna variazione dei termini e delle condizioni stabilite in sede di accensione del mutuo.

Da qui, non vi sono dubbi che, nonostante l’operazione di cartolarizzazione, continua a ricorre il presupposto di cui alla lettera b) del comma 4 dell’articolo 51 del TUIR.

In sostanza, anche dopo l’operazione di cartolarizzazione, costituirà  reddito di lavoro dipendente il 50 per cento della differenza tra l’importo degli interessi calcolato al Tasso Ufficiale di Riferimento vigente al termine di ciascun anno e l’importo degli interessi calcolato al tasso previsto dal contratto di mutuo.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui