diIvana Zuliani
Oltre 13 mila famiglie toscane a settembre manderanno al nido i propri figli gratuitamente: il 65% degli iscritti, che sono circa 20 mila
Oltre 13 mila famiglie toscane a settembre manderanno al nido i propri figli gratuitamente: il 65% degli iscritti, che sono circa 20 mila (dati al 31 dicembre 2023).
La Regione Toscana ha approvato il decreto che contiene l’elenco dei beneficiari della misura regionale, che azzera la retta dell’asilo nido per le famiglie con Isee fino a 35 mila euro, e ha assegnato le risorse ai Comuni (la formula di assegnazione prevede che le risorse arrivino dalla Regione direttamente ai nidi aderenti a «Nidi Gratis», tramite le amministrazioni comunali). Ogni famiglia riceverà nei prossimi giorni una comunicazione personalizzata.
Le domande pervenute sono state 13.907, meno dell’anno scorso quando furono 14.393. Aumentano però i beneficiari che passano da 12.114 a 13.025, con un contributo medio assegnato per famiglia di 2.802 euro.
A settembre il bis
«Il progetto Nidi gratis, fortemente voluto dalla Regione Toscana, è divenuto una sorta di bandiera delle nostre politiche educative — spiega il presidente Eugenio Giani — Nell’anno scolastico 2023/24 questo progetto ha dato la possibilità a oltre 12 mila famiglie con Isee inferiore a 35 mila euro di mandare il proprio figlio o figlia al nido gratis. Il nuovo bando, valido per l’anno scolastico 2024/25, ha esteso questa possibilità a mille bambini in più. A settembre il bando sarà nuovamente aperto, dando modo di partecipare anche a chi, per varie ragioni, non ha fatto ancora in tempo a cogliere questa opportunità. Contiamo di portare a circa 15 mila il numero dei beneficiari».
Chi sono i beneficiari
Attualmente potranno contare sul sostegno 1.196 famiglie ad Arezzo, 4.153 a Firenze, 466 a Grosseto, 856 a Livorno, 900 a Lucca, 128 a Massa-Carrara, 1.656 a Pisa, 1.169 a Pistoia, 1.383 a Prato, 1.118 a Siena. A settembre però è prevista la riapertura del bando, a cui potranno partecipare i nidi che non hanno aderito al primo ma anche chi ha commesso errori nella formulazione della domanda o chi non aveva Isee disponibile.
L’auspicio di Giani è che «questo modello si diffonda anche nelle altre Regioni e che un giorno sia lo Stato a poter offrire questa opportunità per completare il proprio sostegno in tutto il ciclo formativo, da 0 anni fino al termine dell’età dell’obbligo scolare». Il contributo della Regione attraverso «Nidi Gratis» integra il bonus nidi erogato dall’Inps per azzerare le rette: il bonus Inps viene concesso a rimborso, dopo che la retta è stata anticipata dalla famiglia, mentre la Regione integra direttamente la quota che eccede il rimborso Inps, praticando così lo «sconto» fino a concorrere all’intero ammontare di una retta mensile massima di 800 euro.
L’altro bando
Le famiglie che hanno un Isee superiore ai 35 mila euro possono avere un sostegno attraverso un altro bando, «Nidi di qualità», che si rivolge ai Comuni e non direttamente ai cittadini: il progetto destina 10 milioni di euro alle amministrazioni comunali per la qualificazione dei servizi per la prima infanzia, e tra le varie misure previste c’è anche l’attivazione di un contributo per aiutare le famiglie con Isee tra i 35.000 ed i 50.000 euro nel pagamento della retta.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui