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A Nvidia non è bastato superare le previsioni degli analisti, con un fatturato più che raddoppiato nel secondo trimestre, per soddisfare gli investitori

L’altalena dell’AI non si ferma. L’umore degli investitori continua a oscillare tra l’incertezza sul futuro dell’intelligenza artificiale e la sua reale redditività e l’entusiasmo per il potenziale di trasformazione che genera aspettative sempre più alte. Gli eventi degli ultimi due giorni confermano questa schizofrenia. A Nvidia, leader nella produzione di microchip per l’AI, non è bastato superare le previsioni degli analisti, con un fatturato più che raddoppiato nel secondo trimestre, per soddisfare gli investitori abituati a risultati molto più ambiziosi. Ieri è arrivata a perdere oltre il 6% a Wall Street.

Nuovo round di raccolta fondi per OpenAI

Nonostante i dubbi del mercato, la domanda per l’intelligenza artificiale continua a correre e la conferma arriva da OpenAI. La startup che ha inventato ChatGpt è in trattative per un nuovo round di raccolta fondi, nel quale è valutata più di 100 miliardi di dollari. Lo scorso anno era valutata 86 miliardi. A rivelare la notizia è il Wall Street Journal, secondo il quale l’investitore principale sarebbe il gigante del venture capital Thrive Capital, pronto a sborsare un miliardo. Secondo Bloomberg al round dovrebbero unirsi anche Microsoft, che ha già investito 13 miliardi di dollari sulla società guidata da Sam Altman, Apple e la stessa Nvidia. Se confermata, la raccolta rappresenterebbe il più grande afflusso di capitale esterno per quella che, ad oggi, è la startup con la valutazione più alta nel settore dell’intelligenza artificiale. 




















































La battaglia sull’AI

Per OpenAI la raccolta di capitali è indispensabile per far fronte ai continui investimenti che richiede la ricerca sull’AI generativa e l’allenamento di modelli all’avanguardia. Necessari per mantenere un primato insidiato dalla concorrenza, sempre più agguerrita, di rivali come Anthropic, Google e xAI di Elon Musk, che di recente ha raccolto 6 miliardi di dollari di finanziamento per portare i suoi primi prodotti sul mercato. Per Gpt-4, il suo modello di intelligenza artificiale più potente, OpenAI ha speso più di 100 milioni di dollari e si prevede che il prossimo modello, a cui sta lavorando, costerà ancora di più.

L’accordo con l’AI Safety Institute

Ieri, l’AI Safety Institute, un organismo creato nel 2023 dal governo Biden, ha fatto sapere di aver stipulato un accordo con la società di ChatGpt e il suo concorrente Anthropic che si sono impegnate a garantire al governo Usa l’accesso ai loro nuovi modelli linguistici, prima del lancio sul mercato, per individuare eventuali rischi.


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29 agosto 2024 ( modifica il 29 agosto 2024 | 23:15)

 

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