Diritto di Usufrutto dell’abitazione del tipo edilizio unifamiliare a schiera sita in zona residenziale periferica a sud dell’ambito urbano con accesso principale dalla Via Antonio Amico n.7 ed accesso secondario dalla sottostante Via Vito Vitale n. 8. L’immobile si sviluppa su tre livelli di piano (seminterrato, terra e primo) con annessa area esterna di pertinenza, in parte ubicata al piano terra accessibile dalla Via A. Amico ed in parte al piano seminterrato, ma a livello di piano terra rispetto alla sottostante Via V. Vitale.
In particolare il piano terra ed il piano primo, entrambi ad uso abitativo, sono destinati rispettivamente a zona giorno ed a zona notte. Il piano terra della superficie lorda di 72,18 mq e superficie utile di 53,77 mq, oltre ad un balcone della superficie utile di 3,09 mq; il piano primo della superficie lorda di 72,93 mq e superficie utile di 53,50 mq, oltre ad un piccolo balcone della superficie utile di 2,23 mq. Il piano seminterrato destinato a garage di fatto è adibito a tavernetta con annessa lavanderia e locale igienico; esso presenta superficie lorda di 77,78 mq e superficie utile di 56,67 mq. La scala interna del tipo a chiocciola, di collegamento verticale dei tre livelli, occupa la superficie complessiva di 4,33 mq. L’area pertinenziale esterna annessa al piano terra ha superficie complessiva di 59,53 mq, mentre l’area pertinenziale esterna annessa alla porzione immobiliare al piano seminterrato (comprensiva dell’ingombro della scala di collegamento verticale) ha superficie complessiva di 53,30 mq.
Il tutto per una superficie commerciale dello stesso immobile pari a 229,06 mq, ottenuta attraverso l’applicazione dei parametri di omogeneizzazione delle superfici accessorie alla superficie principale dell’abitazione ex DPR 138/98.
L’abitazione di cui al presente LOTTO 3 è in possesso e nella piena disponibilità della curatela del fallimento.
Identificazione catastale:
L’abitazione risulta censita in NCEU del Comune di Ceglie Messapica (BR) come di seguito:
– foglio 87, particella 1297, sub. 14 del catasto fabbricati, categoria A/2, classe 4, consistenza 10,5 vani, superficie catastale totale 244 mq, rendita 976,10 Euro, indirizzo catastale via Antonio Amico n.7; piano seminterrato, piano terra e piano primo, dati derivanti da Variazione del 28/05/2013 – Superfici art. 14 DL 201/2011.
L’unità immobiliare di cui al presente LOTTO 3 confina a sud-ovest con la pubblica Via Antonio Amico, da cui avviene l’accesso principale all’abitazione, a nord ovest con le p.lle 1233 e 1475, a nord-est con la pubblica Via Vito Vitale, da cui avviene l’accesso al piano seminterrato ed all’annessa area pertinenziale esterna, a sud-est con altra abitazione a schiera del medesimo fabbricato, censita in NCEU al foglio 87, p.lla 1297, subb.3, 4 e 11, salvo altri.
L’unità abitativa costituente il presente LOTTO 3 allo stato attuale risulta parzialmente difforme rispetto al progetto approvato di cui all’ultimo titolo edilizio rilasciato dal Comune di Ceglie Messapica, ovvero la C.E. in variante, pratica n.5547/A, prot. n.20430 del 27/12/2001. Al riguardo, dal confronto tra lo stato attuale dei luoghi, come rilevato dallo scrivente in sede di sopralluogo, e l’elaborato grafico di cui al suddetto titolo abilitativo emergono le medesime difformità riportate nella sopracitata ordinanza di sospensione dei lavori n.51 Reg. Ord., prot. n.7449 del 12/04/2005. In particolare le opere in difformità riscontrate al piano seminterrato risultano allo stato finito.
L’immobile risulta non conforme, ma regolarizzabile.
Per regolarizzare sotto il profilo urbanistico la situazione immobiliare ad oggi presente necessita ripristinare lo stato dei luoghi in conformità al progetto approvato con la C.E. in variante n.5547/A del 27/12/2001.
Al riguardo, considerato che il LOTTO 3 oggetto di vendita giudiziaria nel presente fallimento è rappresentato dal diritto di usufrutto dell’abitazione di che trattasi, l’onere amministrativo e finanziario della suddetta regolarizzazione urbanistico – edilizia spetta ai nudi proprietari dell’immobile, i quali dovranno presentare istanza di Permesso di Costruire in sanatoria per il ripristino dello stato dei luoghi, nel termine di 120 giorni dalla notifica del decreto di trasferimento emesso dall’autorità giudiziaria, ex art. 46 del DPR 380/2001 e ssmmi.
L’unità immobiliare risulta conforme a quanto presente agli atti catastali, sebbene, all’esito della regolarizzazione urbanistico – edilizia della stessa si dovrà procedere all’allineamento della planimetria catastale in conformità al progetto approvato con la C.E. in variante n.5547/A del 27/12/2001, ovvero in conformità al nuovo titolo edilizio in sanatoria da richiedere. Anche detto adempimento di variazione catastale e relativi oneri finanziaria sono di spettanza dei nudi proprietari dell’immobile.
L’unità immobiliare appartiene ad un edificio di tipo a schiera conforme al progetto di variante alla zona 167 – 2° PEEP – Lotto D. Tale edificio a schiera risulta conforme al predetto piano urbanistico attuativo. Il tutto come evincibile dallo stralcio della Tav.7 del medesimo piano urbanistico attuativo, di cui alla TAV.UNICA relativa alla C.E. in variante n.5547/A del 27/12/2001.
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