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  • Sono state definite le modalità di accesso al credito d’imposta per gli investimenti nelle zone logistiche semplificate (ZLS): le domande possono partire dal 12 dicembre 2024.
  • Il contributo è riferito agli investimenti in beni strumentali effettuati dalle imprese, già esistenti e nuove, che si insediano presso le Zone logistiche semplificate.
  • Per accedere al contributo, gli interessati devono comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese ammissibili sostenute dall’8 maggio 2024 al 15 novembre 2024.

Con la pubblicazione dell’apposito decreto nella Gazzetta Ufficiale n. 226 del 26 settembre 20241, sono state definite le modalità di accesso al credito di imposta per le ZLS. Il contributo consiste in un credito a cui possono accedere le imprese insediate o che intendono insediarsi presso le Zone logistiche semplificate e che hanno sostenuto nel periodo considerato degli investimenti in beni strumentali.

Per il 2024 il contributo massimo erogabile è pari a 80 milioni di euro: con un provvedimento successivo, l’Agenzia delle Entrate andrà a definire la percentuale che determina il credito di imposta spettante a ciascun beneficiario. Le imprese devono mantenere l’attività nella Zona logistica semplificata per almeno 5 anni, pena la decadenza dal beneficio.

Scopriamo come funziona il credito di imposta, quali imprese possono ottenerlo e per quali tipologie di investimenti viene concesso.

Chi sono i beneficiari del credito di imposta per ZLS

Possono accedere al credito di imposta tutte le imprese che si trovano in attività, che operano o che si devono stabilire, nelle Zone logistiche semplificate, indipendentemente dalla loro forma giuridica o dal regime fiscale prescelto, purché abbiano sostenuto degli investimenti in beni strumentali.

Le spese ammissibili devono essere state effettuate tra l’8 maggio e il 15 novembre 2024, e opportunamente comunicate tramite l’apposito modello all’Agenzia delle Entrate.

Sono esclusi dall’agevolazione, invece, i seguenti soggetti:

  • coloro che operano nell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite e dei trasporti;
  • i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti;
  • i settori di produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche;
  • i settori della banda larga;
  • ambito creditizio, finanziario e assicurativo. 

Non sono ammesse nemmeno le imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento, nonché le imprese che sono in difficoltà secondo i criteri individuati nell’articolo 2 punto 18 del Regolamento Ue n. 651/2014.

Cosa sono le Zone logistiche semplificate (ZLS)

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Le Zone logistiche semplificate sono delle realtà situate in territori che godono di particolare agevolazioni economiche, finanziare e amministrative. Con la loro istituzione, avvenuta il 17 aprile 2024, si è voluto incentivare lo sviluppo delle imprese già operanti in quelle aree e agevolare l’avvio di nuove attività.

Per riconoscere una ZLS occorre valutare alcuni criteri: per esempio, possono trovarvi vicino ad aree retroportuali (anche di carattere produttivo e aeroportuale), piattaforme logistiche e interporti (escluse le zone residenziali). Ogni Regione, però, può istituire una sola ZLS a meno che, sul territorio regionale, non siano presenti più di una Autorità portuale e una di queste abbia scali in regioni differenti.

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Spese ammissibili e investimenti agevolabili

Per poter ottenere il credito di imposta è necessario anzitutto aver effettuato un piano di “investimento iniziale” ai sensi del Regolamento Ue 651/2014, ovvero relativo:

  • all’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie (anche tramite leasing) destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella Zona logistica semplificata;
  • all’acquisto di terreni e fabbricati, alla realizzazione o ampliamento di immobili strumentali effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva.

Il valore dei terreni e dei fabbricati non può essere superiore al 50% dell’investimento complessivo agevolato, pena l’impossibilità di accedere al credito.

Ogni progetto di investimento è ammissibile entro un limite massimo di spesa pari a 100 milioni di euro, mentre sono esclusi gli investimenti al di sotto dei 200 mila euro.

Credito di imposta ZLS: domande dal 12 dicembre 2024

L’Agenzia delle Entrate ha comunicato le modalità di fruizione e richiesta del credito di imposta per le ZLS: gli interessati devono comunicare l’ammontare degli investimenti agevolabili, effettuati tra l’8 maggio e il 15 novembre 2024, tramite un’apposita istanza a partire dal 12 dicembre 2024 e fino al 30 gennaio 2025.

Durante questo orizzonte temporale è possibile presentare una seconda istanza, che sostituisce la precedente o effettua la rinuncia al credito.

Il credito di imposta di cui possono fruire le aziende è pari al credito richiesto moltiplicato per una percentuale fissata da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Qualora il totale dei crediti richiesti non sia superiore alle risorse a disposizione, la percentuale potrebbe salire fino al 100%.

Ricordiamo che tale credito è fruibile esclusivamente in compensazione presentando il Modello F24 telematico, pena il rifiuto dell’operazione di versamento. Il credito va inserito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nel quale è stato riconosciuto e in quelle successive sino a quando il credito non viene esaurito.

Il credito ZLS, infine,  è cumulabile con altre misure agevolative (nei limiti delle spese effettivamente sostenute), che non siano qualificabili come aiuti di Stato.

 

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