Cristiano Ronaldo, amico personale del rampollo di casa Agnelli, ha rinunciato a incassare 2,8 milioni di euro che gli erano dovuti
Nonostante la chiusura di Italian Independent group, la società quotata con cui aveva lanciato fra l’altro occhiali iconici con il suo nome, Lapo Elkann continua a perdere soldi con le sue società. Nell’ultimo anno, il fratello di John ha perso poco meno di un milione di euro con le due società che sono restate nel suo portafoglio. La perdita della sua Laps to go è stata di 628.988 euro (comunque meglio dell’anno precedente, quando il rosso era stato sopra il milione di euro), ma quella della L. holding è stata di 215.988 euro, assai superiore ai 135.144 euro dell’anno precedente.
La chiusura dell’avventura con gli occhiali e i debiti condonati da banche e Ronaldo
Alla fine del 2023 Lapo aveva deciso di procedere alla liquidazione della Italian independent group, cambiandone anche la denominazione in IGG. Prima fare di quel passo, ratificato dall’assemblea della società alla fine del gennaio scorso, Lapo era riuscito a raggiungere un accordo transattivo con i creditori, ampiamente riferito da Open l’anno scorso. In base a quei patti erano stati cancellati ben 23.980.000 euro di debiti. Condonati dalle principali banche italiane che avevano supportato gli occhiali del rampollo di casa Agnelli, ma anche dall’amico personale Cristiano Ronaldo che aveva rinunciato ad incassare 2,8 milioni di euro che gli erano dovuti. La banca che più ha rimesso soldi in quella avventura imprenditoriale è stata Unicredit, che ha dovuto condonare 8,5 milioni di euro circa il doppio del secondo istituto coinvolto: Banca Ifis con 4,8 milioni di euro.
Gli azionisti suoi tifosi anche nell’assemblea della chiusura della società
Se Lapo davanti alla Consob, che doveva approvare l’accordo transattivo con i creditori, aveva attribuito al Covid il mancato successo nella vendita degli occhiali, i piccoli azionisti della società hanno perfino tentato ipotesi alternative alla chiusura e nell’assemblea che ne ha sancito la liquidazione hanno intonato veri e propri peana al fratello di John Elkann. Come Antonio Biondino, rappresentante dell’azionista Spherix srl che aveva aperto una catena di negozi per vendere quegli occhiali. «Sono stato uno dei primi ad avere seguito Lapo Elkann agli inizi del suo percorso», ha spiegato nel suo intervento in assemblea, «e sono forse ancora l’unico a possedere ancora l’iconico occhiale in carbonio (…) Ma sono certo che il problema dell’occhialeria non è stato Lapo, che ne era invece il valore aggiunto». Biondino però non è stato ascoltato e la società è finita in liquidazione.
Il tentativo di una nuova avventura in Svizzera che promette bene, ma ancora non va
I residui di quella sfortunata avventura sono ben presenti nei bilanci delle società che sono restate a Lapo. La Laps to go ha infatti dovuto svalutare la società degli occhiali in carbonio per poco più di 2 milioni di euro. E alla fine anche il cash si è ridotto notevolmente. Le disponibilità liquide sono scese infatti da 412.495 a 163.623 euro nel giro di un anno. La L.holding invece ha il 23,04% di una società svizzera, la YoungTimers AG di Basilea. In questo caso il valore del titolo è superiore a quello del prezzo pagato da Lapo, quindi potenzialmente l’affare è stato buono. Il valore della partecipazione al 31.12.2023 sulla base dell’ultima quotazione del titolo è superiore al valore di carico. Ma al momento la società svizzera ancora sta perdendo 680 mila franchi e ha dovuto cambiare modello di business, puntando sui servizi di consulenza finanziaria e lasciando perdere la sua specialità che era quella degli investimenti in titoli anche rischiosi che potevano essere redditizi. Però la quotazione ha risentito di questa scelta: in un anno il valore di borsa è sceso da 83,7 a 45,3 milioni di franchi svizzeri. La L. Holding per altro ha girato in pegno a Deutsche bank 10 milioni di azioni della YoungTimers in cambio di una «linea di credito per scoperto in c/c da parte di Deutsche Bank per l’importo di 2 milioni di euro».
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