Due misure di sorveglianza speciale sono scattate a Latina a carico di altrettanti pregiudicati, volti e nomi molto noti negli ambienti criminali cittadini, considerati soggetti pericolosi perché vivono abitualmente con proventi di reati.
Uno dei due è Matteo Ciaravino, 35enne del capoluogo. I carabinieri del reparto operativo – Nucleo investigativo gli hanno notificato un provvedimento di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emesso dal tribunale di Roma- sezione III penale, che lo obbligherà per i prossimi due anni a non uscire dalla sua abitazione nell’arco compreso tra le 22 e le 6,30 e a non frequentare persone che abbiano subito condanne o che siano sottoposte a misure di prevenzione.. L’attività di indagine, coordinata dal tenente colonnello Antonio De Lise, ha ripercorso il curriculum criminale di Ciaravino dimostrando come il 35enne sia stato una persona dedita a reati contro la persona, contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. Solo tre giorni fa è stato condannato in primo grado a 5 anni di reclusione nell’ambito del processo “Purosangue”, in cui erano coinvolti anche noti esponenti del clan Ciarelli. Ma Ciaravino nel 2011, all’epoca 22enne, fu anche coinvolto nell’omicidio di Matteo Vaccaro, il giovane freddato al parco Europa. Per il concorso nell’omicidio fu condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
L’altra sorveglianza è invece a carico di Ferdinando Di Silvio detto Prosciutto, classe ’97, attualmente detenuto in carcere. Una misura richiesta dal questore di Latina e accordata dal tribunale in ragione della caratura e del suo spessore criminale. Come accertato nel corso dell’attività di indagine, Ferdinando “Prosciutto” era stato condannato nel 2023 per tentata estorsione in concorso e per estorsione e rapina continuata aggravata dal metodo mafioso, condanne ormai defitive inflitte nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Movida. Figlio del noto boss Giuseppe Romolo Di Silvio, ha alle spalle anche una condanna di appello a otto anni di reclusione nell’ambito di un processo legato a un’altra importante operazione di polizia, Scarface. Anche lui è considerato dunque un soggetto pericoloso e alla luce del quadro indiziario delineato e del contesto criminali associativo di cui fa parte e in cui i reati sono maturati, il tribunale di Roma ha emesso una sorveglianza speciale della durata di tre anni, misura che entrerà in vigore al termine dell’espiazione delle pene restrittive.
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