Stava cercando di introdursi nel liceo scientifico Avogadro il ladro che la notte tra lunedì 7 e martedì 8 ottobre ha saccheggiato diverse auto in corso Palestro. Ma l’ultimo colpo non gli è riuscito grazie a una segnalazione e all’intervento tempestivo dei carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Vercelli.
I fatti.
All’una di martedì 8 ottobre, nel pieno della notte, durante il servizio di controllo del territorio, i carabinieri ricevono, via radio, una comunicazione che li avverte della presenza di un uomo, con il volto coperto, che sta armeggiando intorno alla porta d’ingresso del liceo “Amedeo Avogadro” di Vercelli con l’intenzione di introdursi nell’edificio.
L’individuo viene immediatamente individuato e bloccato. Si tratta di un giovane, già noto alle forze dell’ordine, che si mostra nervoso, irrequieto e dà giustificazioni poco credibili sulla sua presenza davanti al liceo, sostenendo di voler entrare nello stabile a causa del maltempo. Peccato che a poca distanza da lui, a terra, ci sia un martelletto frangivetro. Così, i carabinieri procedono alla sua perquisizione personale, con esito positivo; dentro allo zainetto del giovane ci sono infatti oggetti di sicura provenienza furtiva: documenti di persone terze, banconote straniere, un iPad, una tessera carburante aziendale, mazzi di chiavi, occhiali da sole, argenteria e una torcia a led.
Successivi sopralluoghi e accertamenti svolti la stessa notte, permettono poi di individuare ben 12 veicoli, parcheggiati nelle vicinanze, per lo più in corso Palestro, con i vetri infranti.
A conclusione dell’attività, i carabinieri sequestrano il martelletto idoneo allo scasso e la torcia tascabile. La refurtiva viene invece acquisita e repertata per la successiva restituzione ai legittimi proprietari.
Il giovane viene denunciato per furto e danneggiamento aggravati e continuati, porto di strumenti di effrazione e violazione delle misure già applicate nei suoi confronti.
«L’azione efficace e tempestiva delle gazzelle del Pronto intervento dei carabinieri di Vercelli – spiegano dal Comando provinciale – ha in qualche misura mitigato l’amarezza delle vittime della scorribanda notturna che, la mattina seguente, ignare di quanto accaduto durante la nottata, sono state portate a conoscenza del fatto e sono potute rientrare in possesso degli effetti personali sottratti».
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