Anche i grandi possono sbagliare. E scivolare. La Guida Michelin grande lo è eccome. È il principale riferimento non solo per i ristoratori che puntano all’olimpo, ma anche per gli amanti della cucina di classe. La “bibbia” del settore, però, stavolta è caduta sulla geografia. Nell’edizione 2024 del fascicolo, infatti, la provincia di Pordenone è stata di fatto cancellata. E non c’entra nulla l’abolizione delle province che in Friuli Venezia Giulia è datata 2016 (amministrazione Serracchiani): qui si tratta di una svista bella e buona. I ristoranti degni di menzione che si trovano territorialmente in provincia di Pordenone, infatti, sono stati posizionati dai curatori della famosa guida nell’ambito di Udine.
Un po’ come se il 1 marzo del 1968, data che segnò la nascita della provincia di Pordenone e il distacco formale da quella di Udine, non fosse mai esistito. E nemmeno il capoluogo è stato risparmiato: la stessa Pordenone, infatti, nell’edizione 2024 della Guida Michelin ha perso la sua autonomia: è in provincia di Udine.
COS’È SUCCESSO
Il Friuli Occidentale, che geograficamente corrisponde al territorio amministrato da Pordenone, ha un solo ristorante stellato. È “La Primula” di San Quirino, un locale storico incastonato nel contesto naturalistico dei Magredi, la steppa arida tra i fiumi Cellina e Meduna. Il paese dal 1968 è in provincia di Pordenone, ma sfogliando l’ultima uscita della prestigiosa guida dei migliori ristoranti d’Italia si scopre invece che San Quirino si è spostato in provincia di Udine. È sicuramente il caso più eclatante, perché riguarda un locale che da 150 è gestito da un’unica famiglia – i Canton – e che da quarantuno si fregia di una stella Michelin. Pagine e pagine di storia della ristorazione evidentemente non sono bastate. Il trasferimento “d’ufficio” in provincia di Udine è stato sancito dall’edizione 2024 della guida.
IL CAPOLUOGO
Come detto, non si è salvata nemmeno Pordenone. Il capoluogo di provincia è stato ritenuto degno di due menzioni: uno per la storica trattoria del centro, la “Ferrata” e l’altro per un ristorante moderno e oggi molto in voga, cioè “Sostansa”. Un bel riconoscimento anche per la ristorazione cittadina. Ma purtroppo anche la stessa sorpresa che ha riguardato San Quirino. Pure Pordenone secondo la Guida Michelin, è in provincia di Udine. Un ritorno al passato che a molti ha riportato alla mente la battaglia per il distacco amministrativo del Friuli Occidentale dalla provincia di Udine di fine anni Sessanta.
LE REAZIONI
Sul web c’è chi se l’è presa con la norma regionale che nel 2016 ha sancito l’abolizione delle Province elettive in Friuli Venezia Giulia. Ma in questo caso la manovra politica del centrosinistra che allora governava la Regione non c’entra nulla. Semplicemente, si è trattato di una svista geografica.
E a commentarla è Pier Dal Mas, sommelier de “La Primula” e anima del locale con lo chef Andrea Canton. «Nemmeno noi – spiega – ci eravamo accorti della svista. Ma ora riteniamo corretto inviare una segnalazione, dal momento che ogni anno ci vengono chiesti i dati del locale. Non è un fatto gravissimo, ma sicuramente nemmeno da sottovalutare. È corretto dare una giusta indicazione a chi viene nelle nostre terre». Segnalazione, quella de “La Primula”, che partirà nei prossimi giorni. Nella speranza di mantenere la stella Michelin anche nel 2025 e possibilmente di essere inseriti nella provincia corretta.
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