Il Pd Roma spaccato sul rimpasto di Gualtieri. La resa dei conti #finsubito finanziamenti e gestione bed & breakfast

Sono giorni caldi nel Pd romano. Il mini-rimpasto di Gualtieri, che ha sostituito Miguel Gotor con Massiliano Smeriglio e Andrea Catarci con Giulio Bugarini, ha colto di sorpresa tutti. Non solo Sinistra Italiana e i Verdi, ma anche lo stesso segretario romano del partito del sindaco, Enzo Foschi. Che come anticipa l’agenzia Dire, giovedì 17 ottobre ha convocato una riunione della segreteria. 

I mal di pancia nel Pd Roma

Sul tavolo ci sarà quanto accaduto. In particolare la scelta di promuovere il capo segreteria Bugarini ad assessore al Personale. Un uomo di fiducia di Gualtieri e del suo amico e primo consigliere Claudio Mancini, leader della corrente Rete Democratica. Perché nessuno ha pensato di avvisare il segretario? Le voci riferiscono di una telefonata da parte di Gualtieri, non andata a buon fine per assenza di campo. Ma altrettante voci commentano sostenendo che una decisione del genere non può essere comunicata la sera stessa a giochi già conclusi. Tant’è: di questo si parlerà. 

I temi caldi 

Non solo. Foschi, con la presidente del Pd Roma Giulia Tempesta e i vari componenti della segreteria (tra loro la consigliera regionale Emanuela Droghei, esponente della corrente di AreaDem), raccoglierà una serie di proposte che verranno presentate a Gualtieri in maniera molto decisa. Politiche del lavoro, politiche sociali, tutela del centro storico, gestione del turismo.

Differenza di vedute

Non è escluso che verrà chiesto al primo cittadino di essere più “di sinistra”, rispetto a quanto fatto finora, su questioni come la gestione dei senza dimora (poco digerito lo sgombero a viale Pretoriano a settembre) e dei migranti,  il proliferare dei “bed & breakfast”. Non ci sarebbe neanche molto entusiasmo sulla proposta dell’assessore Alessandro Onorato di contingentare l’accesso alla Fontana di Trevi imponendo un ticket. 

Schlein appoggia Foschi

Tra l’altro Enzo Foschi sembra aver incassato l’appoggio della segretaria nazionale, Elly Schlein. Non avrebbe preso bene la decisione di Gualtieri, scrive la Dire, tanto da chiamare ben due volte il suo omologo locale condividendone la perplessità. Nel fine settimana del 19-20 ottobre doveva tenersi una direzione romana, in presenza. Ma verrà sconvocata: prima si cercherà di capire come risponderà Gualtieri alle sollecitazioni. E non è escluso che alla prossima direzione romana possa esserci la stessa Schlein.