Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
La Crisi (annunciata) di Berco e la deindustrializzazione della Provincia Ferrarese – Periscopionline.it #finsubito prestito immediato


La Crisi (annunciata) di Berco e la deindustrializzazione della Provincia Ferrarese

Che possiamo dire di questa crisi annunciata del sistema produttivo provinciale, legato soprattutto alla meccanica del nostro territorio? Possiamo dire che gli effetti saranno devastanti, se non adeguatamente “governati” e contrastati con ingenti investimenti; in particolare Berco continua a barcamenarsi, da anni, fra una ristrutturazione e l’altra. Da oltre 2000 addetti degli anni ’90, l’azienda ha dimezzato i propri occupati, ridotto drasticamente il fatturato e ridotto la propria capacità commerciale nel mondo. Siamo passati da un management legato al territorio, ad un management estraneo a qualsiasi logica di radicamento territoriale, nella quasi indifferenza generale. E pochi, tra politici e amministratori di ogni livello, dal 2010 in poi, che abbiano tentato di capire dove Thyssen stesse andando, quale logica ci fosse dietro alle scelte che tendevano a ridurre, un po’ alla volta, la capacità produttiva del colosso copparese.

Un tempo durante la prima crisi del 1979, il territorio intero si mobilitò e spinse la politica a cercare soluzioni, dopo un’analisi attenta del mercato, fatta da soggetti competenti, che stava cambiando fino a far diventare l’azienda di Copparo una multinazionale.  Un movimento di popolo che con il sindacato e i partiti, aveva studiato, ingaggiando economisti e studiosi, per capire quale poteva essere una via d’uscita. Oggi sembriamo impotenti, incapaci di qualsiasi iniziativa, sorpresi dalle mosse di una multinazionale che propone, da tempo, unicamente dei tagli per andare, probabilmente, a produrre altrove grazie ad una globalizzazione criminale che facilità i movimenti di capitale più ancora della vita e della dignità delle persone. E’ una situazione sempre più comune nella nostra regione, che presenta dei tratti di deindustrializzazione preoccupanti in particolari nelle aree più deboli della Regione come quella ferrarese.

Un territorio il nostro senza più capo né coda, senza un soggetto istituzionale di riferimento, com’era la provincia, oggi diventata impotente, perchè spogliata dei suoi poteri di rappresentanza da una legge prodotta dall’ex ministro Del Rio, del centro sinistra, un po’ di anni fa. Oggi il Comune di Copparo è solo e non mi pare che sappia come porsi, di fronte ad una crisi che andava affrontata per tempo, anni fa. La Regione è forse l’unica che può cercare di porre un argine a questa deindustrializzazione, visto che la politica industriale è la grande assente in questo paese e in questa provincia, sempre più povera di lavoro e di lavoratori. I dati “falsi” che ci vengono propinati parlano di una disoccupazione che viaggia fra il 7 e l’8%, la verità è che l’occupazione è composta da lavori poveri a tempo determinato e legati, sempre più, ad un settore fragile come il turismo che fa scendere il valore dei redditi, e del PIL procapite come ci dimostra l’Istat. Servirebbero grandi investimenti pubblici per sostituire quelli privati che mancano e persino Draghi, sembra essere di questo parere.

La crisi dell’industria, europea e tedesca in particolare, non aiuta e le guerre in corso hanno frenato l’attività produttiva con soggetti come la Russia che per Berco era comunque un mercato di rilievo. Eppure, l’Europa politica anziché frenare la guerra la incita, fornisce armi, non produce quell’azione diplomatica necessaria per uscire dalla crisi. Altri cluster industriali come quello di San Giovanni di Ostellato, incominciano a dare segnali di sofferenza, dove si sente parecchio la crisi dell’automotive. Insomma, un quadro che dovrebbe vedere le nostre istituzioni compatte a gestire le crisi, o tentare di farlo, con qualche idea o conoscenza di come stanno andando le vicende industriali in Europa e nel mondo, in grado di produrre, insieme al sindacato e a qualche buon economista non liberista, una analisi che consenta di individuare una qualche via d’uscita.

In questa Regione, al di là della crisi di oggi, servirebbe una politica che tenda a riequilibrare gli investimenti territoriali, un po’ come successe con i copiosi fondi europei che arrivarono a Ferrara a cavallo fra gli anni ’90 e i primi anni 2000. Si completò il polo di Ostellato e si fece crescere qualche grande impresa come Conserve Italia, insieme ad un tessuto di PMI, che per 20 anni hanno offerto sviluppo industriale e occupazione. Del resto, questa è una provincia che ha saputo perdere anche l’unica banca del territorio, che bene o male aveva alimentato investimenti locali e che è andata perduta anche grazie all’insipienza della politica del governo Renzi e dei suoi adepti ferraresi; una infamia che ha pesato sui consensi elettorali. Altri tempi certo, ma senza coesione territoriale e senza un’idea di futuro, un piano di sviluppo della nostra provincia, che vada oltre la creazione delle deboli ZLS, sarà difficile uscirne. E di certo il polo chimico di Ferrara e l’ex distretto centese (anch’esso fortemente indebolito) non basteranno a questa provincia per restare a galla.

Diego Carrara
ex assessore del Comune di Copparo e della Provincia di Ferrara

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Gestione Bed & Breakfasts

Finanziamenti Bed & Breakfasts

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui