MASSA-CARRARA – Necessaria la proroga di 12 mesi sull’obbligo di stipula dei contratti assicurativi a copertura dei danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofici. La chiedono, mettendolo nero su bianco ai parlamentari eletti Bergamini, Montemagni, Amorese e Barabotti, gli artigiani e le piccole imprese di Cna Massa-Carrara che attraverso una lettera hanno manifestato la preoccupazione ed il disagio a pochi mesi dalla scadenza dell’obbligo di stipulare contratti assicurativi per la copertura di eventuali danni causati da calamità fissata per il prossimo 31 dicembre. In caso di inadempimento le imprese “rischiano” pesanti ripercussioni come l’impossibilità di accedere, per esempio, a finanziamenti o agevolazioni pubbliche o ad eventuali assegnazioni di ristori post-evento.
Cna aveva già evidenziato, in occasione dell’esame che ha portato all’approvazione della legge n. 213 del 2023, notevoli perplessità sulla scelta dell’obbligo assicurativo in capo alle imprese, unico caso in Europa, nonché sul percorso che avrebbe dovuto portare all’attuazione della norma, inadeguato a soddisfare i requisiti essenziali di chiarezza, trasparenza e certezza rispetto all’estrema complessità della materia. “Forse sarebbe stato più utile introdurre, in luogo di regime obbligatorio, un sistema premiale sostenuto da una campagna di sensibilizzazione e di formazione rivolta alle imprese, da realizzare anche attraverso il coinvolgimento delle associazioni di categoria. – spiega il presidente provinciale, Carlo Alberto Tongiani – A pochi mesi dall’efficacia dell’obbligo assicurativo registriamo, da una parte, la mancata adozione del decreto attuativo e, dall’altra, la carenza di uno strutturato confronto tra rappresentati del governo, delle compagnie di assicurazioni e delle organizzazioni datoriali”.
Le criticità, scrive Cna Massa-Carrara nella lettera, sono diverse ma tra i principali c’è quelle economiche. “I costi a carico delle imprese non sono quantificabili. Ignoriamo i parametri che saranno utilizzati dalle compagnie assicurative nella determinazione dei premi e come questi terranno conto della condivisione del rischio, secondo il principio di mutualità, e della riassicurazione con fondi pubblici per il tramite della Sace. – spiega ancora il presidente di Cna – E’ di tutta evidenza, che in mancanza degli elementi che consentano di conoscere e confrontare le offerte assicurative, non ci sono le condizioni minime di trasparenza affinché, entro il 31 dicembre, le imprese possano orientarsi consapevolmente nella scelta della polizza più appropriata alle proprie necessità”. Da qui la richiesta, inserita nella missiva, con cui Cna di rinviare di almeno 12 mesi l’obbligo per le imprese. “Dai nostri eletti ci aspettiamo impegno ed attenzione per portare nelle aule la preoccupazione di migliaia di piccole imprese ed artigiani”: conclude Tongiani.
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