Mentre giovedì 17 ottobre l’Hang Seng sale dello 0,95 e Shanghai dello 0,33%, l’indice CSI 300 Real Estate Index perde oltre il 6% alle ore 7:30 italiane (-7% alle ore 8:20). Si è appena chiusa la conferenza stampa molto attesa del ministero dell’edilizia cinese sul rilancio del settore immobiliare, in affanno da diversi anni. E che prima della crisi incideva attorno al 28% del pil del Paese. La presentazione del progetto arriva dopo una serie di annunci, a ottobre, di interventi del governo per rilanciare l’economia e il mercato dei capitali. Il Nikkei, intanto, perde lo 0,6%, il T bond Usa decennale scambia al 4,04% e i futures sul Nasdaq cedono lo 0,22%.
Il progetto della Cina per salvare il settore immobiliare
La Cina espanderà la white list sui progetti immobiliari e accelererà i prestiti bancari dedicati a queste costruzioni incomplete fino a 4 trilioni di yuan (561,8 miliardi di dollari) entro la fine dell’anno. E’ quanto ha annunciato giovedì 17 ottobre dal governo di Pechino.
Ni Hong, ministro cinese dell’edilizia abitativa e dello sviluppo urbano-rurale, ha fatto l’annuncio durante una conferenza stampa, insieme a funzionari della banca centrale, del ministero delle finanze e dell’Amministrazione Nazionale di Regolamentazione Finanziaria.
Sono già stati approvati 2,23 trilioni di yuan di prestiti ai gruppi immobiliari in white list, una cifra che raddoppierà quasi a 4 trilioni di yuan entro la fine del 2024, secondo quanto anticipato oggi.
Che cos’è la white list cinese
Lanciata a gennaio, l’iniziativa della white list cinese consente alle amministrazioni locali di raccomandare progetti residenziali alle banche per ottenere un prestito più rapido. Lo scopo, alla fine, è di garantire il completamento dei progetti abitativi incompleti (e in Cina sono ancora molti) in modo che le case siano finalmente consegnate agli acquirenti.
Tutti i progetti di edilizia commerciale sono ora idonei a entrare in white list, ha aggiunto giovedì Xiao Yuanqi, vice ministro dell’amministrazione. Xiao ha anche sottolineato che le banche dovrebbero distribuire i fondi «il prima possibile» e che potrebbero concedere i prestiti per intero alle imprese di costruzioni piuttosto che in tranches, riporta Cnbc dalla Cina.
Il briefing di oggi è stato l’ultimo di una serie di annunci di politiche governative pensate per rafforzare l’economia. A fine settembre, Pan Gongsheng, governatore della Banca Popolare Cinese, ha annunciato un taglio di 50 punti base delle riserve obbligatorie, ovvero la quantità di denaro che le banche devono avere a disposizione (RRR). Ha anche abbassato il pagamento minimo iniziale per i prestiti sulla seconda casa dal 25% al 15%. Pochi giorni dopo, in una riunione politica diretta dal presidente Xi Jinping, il governo ha promesso di «fermare il declino del mercato immobiliare e stimolare una ripresa stabile».
Investitori delusi?
Il governo giovedì sembra soprattutto voler «affinare le politiche esistenti», spiega Bruce Pang, capo economista di JLL. «Ci vorrà tempo affinché il miglioramento dei volumi sulle vendite e dei prezzi si traduca in investimenti immobiliari e costruzioni».
Alcuni analisti hanno ritenuto gli ultimi annunci pubblici un segno che Pechino è finalmente pronta a prendere misure drastiche per stimolare la crescita e speravano in ulteriori forme di stimolo dal briefing di oggi.
La volatilità nel mercato azionario cinese è destinata a continuare dato che gli investitori «non sono convinti che il pacchetto di stimoli annunciato cambierà la situazione», avverte Chi Lo, senior economist di Bnp Paribas Asset Management.
I bond speciali per comprare terreni
Durante il fine settimana, i funzionari del Ministero delle Finanze cinese hanno annunciato che permetteranno alle amministrazioni locali di emettere più obbligazioni speciali per l’acquisto di terreni e fornire sussidi accessibili per l’edilizia abitativa da utilizzare per le case già costruite, invece che solo per nuove abitazioni.
Le azioni immobiliari cinesi sono salite lunedì dopo la notizia, con l’indice Hang Seng Mainland Properties di oltre il 2%. Ma dal picco del 2020, l’indice HSMPI ha perso oltre l’80%. A maggio, Ni ha detto durante una conferenza stampa che i gruppi immobiliari «che devono fallire, dovrebbero fallire, o essere ristrutturati».
Prezzi delle case in calo del 23,6%
Oltre 50 città in Cina hanno introdotto politiche per stimolare il mercato immobiliare, secondo i media statali dopo che i prezzi delle nuove case ad agosto sono scesi al ritmo più veloce degli ultimi nove anni, secondo l’Ufficio Nazionale di Statistica. Il valore delle nuove abitazioni è diminuito del 23,6% nei primi otto mesi del 2024, leggermente meglio del -24,3% anno su anno registrato a luglio.
Il settore immobiliare è entrato in recessione nel 2021, quando Pechino ha lanciato una politica restrittiva a causa dei livelli di debito elevati del comparto, mandando una serie di gruppi, anche importanti, in default sui bond emessi e lasciando molti progetti abitativi incompleti. (riproduzione riservata)
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui