Continua a tenere banco sul tavolo della politica la questione “Zls”, zona logistica semplificata, la cui istituzione è stata chiesta dalla Regione al governo anche per 14 comuni della Ciociaria, esclusi quelli del Sora. Si tratta, in sostanza, di un’area in cui le imprese presenti potrebbero godere di alcuni benefici fiscali e di semplificazioni burocratiche. Questa volta a intervenire è la federazione provinciale di Azione, coordinata dal segretario Antonello Antonellis, che in una nota si mostra polemica.
“Le notizie negative, purtroppo, per la nostra provincia non finiscono mai.
La Regione Lazio ha proposto l’istituzione della “Zls” che, nelle intenzioni, dovrebbe essere una toppa all’istituzione della “Zes”, zona economica speciale, che comprende tutte le regioni meridionali, a partire da Abruzzo, Molise, e Campania, territori confinanti con la nostra provincia. La “Zes” – continuano da Azione – prevede forti incentivi occupazionali, fiscali, finanziari, semplificazioni amministrative, tutte agevolazioni che invitano ad investire in quelle regioni. Anche imprenditori, professionisti, commercianti della nostra provincia, spostando di pochi chilometri la loro attività da Cassino o Sora, possono goderne. Questa fuga dal futuro della nostra provincia fatta nel silenzio o peggio nel ruolo di comparse dei parlamentari ciociari a Roma. Assistiamo ora alla commedia della Regione che istituisce la sua piccola “Zls”, totalmente insufficiente rispetto alle opportunità dei vantaggi della “Zes”, inutile nel fermare la concorrenza dei territori a pochi chilometri dai nostri confini provinciali”.
Dalla federazione frusinate del partito di Calenda parlano poi dello scenario che si è delineato per la Ciociaria. “I pochi vantaggi previsti dalla “Zls” sono riservati alle attività economiche e professionali che sono situate nei comuni sull’asse autostradale che va da Anagni a San Vittore del Lazio, passando per Frosinone e Cassino, e in pochi altri centri, mentre chi produce e lavora nelle zone della Valle del Liri, della Valcomino e delle realtà interne del nord della provincia è stato escluso”.
Azione poi conclude: “Bene hanno fatto i sindaci della Valle del Liri a protestare per iscritto, speriamo che il loro esempio sia seguito dai sindaci delle altre zone escluse. Ci aspettiamo una forte e decisa protesta da parte del presidente della Provincia di Frosinone contro la scelta del centrodestra della Regione Lazio di penalizzare intere zone del nostro territorio”.
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