La società italiana Navigazione Montanari, che fa capo all’omonima famiglia marchigiana, ha rilevato dalla compagnia francese Socatra la chemical product tanker Astella, che sarà ribattezzata Valderice, come una precedente etileniera del gruppo armatoriale di Fano (Pesaro e Urbino), che con quest’unità arriva a possedere diciassette navi (si veda qui la flotta). Secondo quanto risulta a BeBeez, il costo della nave sarebbe superiore ai 20 milioni di euro, finanziato da un prestito di circa 10 milioni.
A finanziare l’operazione della compagnia armatoriale, che risale in realtà a quest’estate, come anticipato da Ship2Shore, è stata Intesa Sanpaolo con un prestito che gode della Garanzia Futuro di SACE, che ha consentito alla compagnia italiana di reintegrare parte delle risorse finanziarie utilizzate per l’acquisto di tale tanker. WFW-Watson Farley & Williams ha assistito sul piano legale Navigazione Montanari nell’operazione
La Valderice, costruita in Corea del Sud nel 2011 presso il cantiere Hyundai Mipo Dockyard e attualmente iscritta nel Registro Navale Internazionale del Compartimento Marittimo di Trieste, va ad ampliare la flotta del gruppo armatoriale di Fano, attivo nel settore del trasporto di prodotti chimici e petroliferi e composto da Navigazione Montanari spa, la società interamente controllata Euromont Shipping Company spa e la maltese Nai International Ltd. L’unità ha 23.261 tonnellate di stazza lorda, è lunga 184 metri e larga 27,4.
Il gruppo la scorsa primavera è tornato a ordinare nuove navi a distanza di quasi diciotto anni dall’ultima volta, in particolare una coppia di navi cisterna gemelle da 41 mila tonnellate di portata lorda del costo di 45 milioni di dollari ciascuna al cantiere cinese Yangzijiang Shipbuilding.
L’anno scorso era inoltre tornato a essere proprietario, tramite la sua società di Malta, di otto navi cisterna (le tanker Valcadore, Valgardena, Valle Azzurra, Valle Bianca, Valrossa, Valsesia, Valtellina e Valverde), che alla fine del 2018 aveva ceduto nell’ambito di un’operazione di sale & lease back. In quell’occasione aveva firmato una complessa operazione di ristrutturazione e rifinanziamento del debito di circa 300 milioni di dollari con BNP Paribas, ING e Danish Ship Finance (si veda MF Milano Finanza). Il contratto aveva previsto, oltre all’allungamento di cinque anni delle scadenze dell’esposizione finanziaria e covenant meno stringenti, il rimborso immediato di circa metà del debito esistente mediante la cessione alla norvegese Sole Shipping attraverso il sale and lease-back di undici delle allora ventuno navi della flotta.
Ricordiamo inoltre che il gruppo nel 2022 aveva rilevato dal comparto Shipping del fondo IDeA CCR II, gestito da DeA Capital Alternative Funds sgr, sei navi da carico (cinque portarinfuse liquide più un portarinfuse secche) per un valore complessivo di circa 108 milioni di dollari, di cui circa 73 milioni tramite un prestito concesso da illimity Bank e Solution Bank assistito dalla garanzia di SACE (si veda altro articolo di BeBeez). illimity aveva già finanziato il gruppo marchigiano nel 2021 con un finanziamento della durata di sei anni da 35 milioni euro, sempre assistito con la copertura di Garanzia Italia di SACE (si veda altro articolo di BeBeez). Grazie a quel finanziamento, Navigazione Montanari aveva potuto concludere l’acquisto di due tanker che, sostituendo navi più anziane dismesse nel corso del 2020, avevano consentito alla società di rinnovare la flotta, per offrire ai propri clienti sempre più elevati standard di qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente. Sul fronte dei disinvestimenti, invece, lo scorso giugno il gruppo ha venduto la petroliera Valle di Nervion.
Fondato nel 1889, il Gruppo Navigazione Montanari è attivo da oltre 120 anni nel trasporto marittimo di prodotti petroliferi e petrolchimici, annoverando tra i suoi clienti operatori di primaria importanza a livello internazionale. La compagnia di navigazione, delistata da Piazza Affari nel 2008 e guidata da Corrado Arturo (presidente) e Fabio Montanari (amministratore delegato), ha generato nel 2023 un fatturato di quasi 78,7 milioni di euro, in calo del 19,4% rispetto all’esercizio precedente, un ebitda di analogo importo e una liquidità netta di 15,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che dall’inizio dell’anno scorso è operativa Novamont Dry, una joint venture con sede nel Principato di Monaco tra Navigazione Montanari, Nova Marine Carriers di Vincenzo Romeo e il gruppo Repetto, armatori italiani che così hanno puntato al mercato delle rinfuse solide nel settore panamax e post-panam
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