Lo Spezia nella storia. Ottiene la prima vittoria stagionale in trasferta a Salerno, rafforza il secondo posto, che significa promozione diretta, e con nove gare iniziali senza sconfitte supera la serie utile dell’edizione del 1942-1943, sempre in serie B. Considerando anche lo scorso torneo, sono 14 le gare utili consecutive, il tecnico ha superato Vincenzo Italiano della stagione della promozione in A. Gli aquilotti continuano il loro “volo D’Angelo” sfruttando le situazioni inattive, sono ora tredici i gol su un bottino di quattordici, memorabile la rovesciata di Soleri (ha festeggiato cosi alla grande il suo ventisettesimo compleanno) ieri al 9’ della ripresa, che indirizza la partita ed entra nella galleria dei gol da ricordare. Il raddoppio di testa di Bertola (28’), su corner perfetto del solito Salvatore Esposito, è la conferma di un momento dove tutto va benissimo. È il settimo gol che arriva in questo modo e Bertola era entrato da appena 4 minuti, perché lo Spezia era tornato al classico modulo difensivo a tre.
D’Angelo ha sorpreso con un 4-4-2 iniziale per arginare il 4-3-3 della Salernitana, che punta molto su due ali vere, come Braaf, peraltro disastroso e sostituito al termine della prima frazione, e Verde, pungente ad intermittenza. Vignali e Mateju,come esterni del quartetto arretrato, e D’Elia e Reca, davanti a spingere, hanno creato una barriera quasi invalicabile. Il tecnico può essere soddisfatto della sua mossa. «Abbiamo contenuto bene una formazione molto forte sugli esterni e ho scelto questo modulo perché non volevo trovarmi in situazioni d’inferiorità numerica, siamo mancati solo in qualche ripartenza».
I bianchi hanno concesso pochissimo e hanno mostrato soprattutto maggiore cattiveria, unita a grande forza fisica e fiducia nei propri mezzi, derivante da una classifica invidiabile. D’Angelo riesce sempre a trovare nuovi protagonisti. Ieri è toccato al portiere Gori, che si è opposto in maniera brillante ad almeno tre conclusioni di Verde (13’) del primo tempo, Njoh (11’) e Tongya (17’), gli ultimi due hanno creato, in coppia, i maggiori problemi dopo il vantaggio. Prima del raddoppio, Sepe si era peraltro superato sull’incursione dell’ottimo Bandinelli (22’), uno dei migliori con Hristov e Soleri.
D’Angelo si gode la classifica e una piccola rivincita dopo l’eliminazione in Coppa Italia. «Siamo cresciuti abbastanza rispetto a inizio stagione. Vincere a Salerno non è mai facile. Stiamo facendo bene, ricordiamo, però, sempre che ci siamo salvati lo scorso anno all’ultima gara, correndo un rischio enorme. Continuiamo a vivere alla giornata, non serve guardare ora la classifica».
Nel giorno della prima contro Verde, entrato nella storia dello Spezia per una rete in rovesciata all’Olimpico, Soleri lo emula con analoga prodezza. «E’ una giocata che provo in allenamento, mi riesce naturale, un gesto istintivo ed è andata bene. Sono contento perché ha permesso di ottenere la prima gioia in trasferta. Con questa fame potremo fare un grande campionato».
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