Il taglio del cuneo fiscale sarà esteso anche ai lavoratori con reddito compreso tra 35 e 40mila euro. A confermarlo è stato Giancarlo Giorgetti a margine di un evento a Genova a sostegno di Marco Bucci. “L’anno scorso – ha spiegato il ministro dell’Economia – abbiamo fatto questa misura che ha portato nelle buste paga dei lavoratori e delle lavoratrici fino a 35 mila euro, una dote mediamente di 100 euro. L’abbiamo fatto per 13 milioni lavoratori e lavoratrici italiane, che quindi hanno avuto un miglioramento, quest’anno non soltanto confermiamo l’importo di questa misura che cambierà un po’ faccia perché l’anno scorso si chiamava decontribuzione, quest’anno la potremmo chiamare defiscalizzazione, perché è corretto che chi lavora e contribuisce anche ai fini pensionistici, in qualche modo tenga conto dei contributi che si versano”.
L’idea del governo è mantenere lo sgravio contributivo per i redditi fino a 20mila euro, mentre renderlo fiscale nella fascia tra 20mila a 35mila. In altre parole per questi lavoratori il bonus sarà erogato sotto forma di aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente. Un tecnicismo che comunque, al di là di qualche caso particolare, non dovrebbe comportare grosse novità per chi è interessato.
L’importo del bonus e la novità per i redditi da 35 a 40mila euro
Secondo le stime attualmente il “bonus” vale da 90 a 100 euro per chi ha imponibili di 30-35mila euro annui, un po’ meno per chi è sotto ai 25mila. Un primo taglio di due punti del cuneo fiscale era stato già varato dal governo Draghi, poi la misura era stata confermata e potenziata dal governo Meloni. Ora arriva un nuovo “restyling”.
“La cosa nuova è che non arriviamo soltanto a 35mila euro, ma a 40mila euro – ha detto Giorgetti -, vuole dire che ne godranno un altro 1 milione 300 mila lavoratori e lavoratrici italiani, avranno questa forma di beneficio che l’anno scorso non avevano”. Per questi lavoratori l’importo in busta paga dovrebbe essere comunque un po’ più basso, visto che l’intenzione è quella di far scendere progressivamente la detrazione fino a 40mila euro di reddito. Secondo quanto trapelato, nella fascia tra 35-40mila euro l’importo del bonus dovrebbe progressivamente ridursi con il meccanismo del decalage.
Bonetti: “Taglio finanziato con la stretta sulle detrazioni”
Ma sulle coperture l’opposizione va all’attacco. “Se il governo finanzia la riduzione dell’Irpef o del cuneo fiscale con il taglio delle detrazioni fiscali non sta riducendo le tasse” dice Elena Bonetti, vicepresidente di Azione, intervenendo a SkyTg24 Economia. “I lavoratori non vedranno ridurre la loro busta paga ma si troveranno a dover pagare più tasse perché potranno detrarre meno spese”. La deputata si riferisce all’ipotesi, annunciata dallo stesso esecutivo, di rivoluzionare la disciplina delle detrazioni fiscali introducendo un meccanismo basato sul “quoziente familiare” che penalizzerà single e coppie (qui abbiamo spiegato come funzionerà). Dalla stretta sulle detrazioni fiscali il governo conta di ricavare un miliardo di euro.
Secondo Bonetti negli stessi documenti del ministero dell’Economia e delle finanze viene indicata, entro il 2028, “una riduzione delle detrazioni fiscali del 15 per cento rispetto ai valori del 2019. L’esito di questa operazione – ha chiosato la deputata – è che da qui al 2028 gli italiani pagheranno 7,3 miliardi di euro in più di tasse”.
Fonte Today.it
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