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Mutui, quelli italiani tra i più economici in Europa: lo studio #finsubito prestito immediato


di
Redazione Economia

Uno studio realizzato da MutuiOnline.it segnala tassi inferiori in Italia rispetto a Spagna, Francia e Germania. Intanto continuano a migliorare le condizioni d’accesso al mercato grazie alla spinta della Bce

In linea con la Spagna, meglio di Francia e Germania. In Italia i mutui sono a buon mercato se paragonati alla situazione degli altri Paesi europei. È quanto emerge da una ricerca condotta da MutuiOnline.it , che ha preso in esame un utente tipo di 40 anni che chiede un finanziamento a 20 anni per l’acquisto di prima casa, per la somma di 140 mila euro, su un immobile dal valore di 200 mila. Gli analisti hanno confrontato le offerte dei comparatori locali mantenendo, per quanto possibile, i parametri usati per l’Italia.

Tassi in miglioramento

Fatta questa doverosa premessa, vediamo quali sono gli interessi da pagare nei vari Paesi. Il TAEG migliore offerto sul mercato italiano per il caso trattato è del 3,10% per il fisso e del 4,46% per il variabile. In Spagna la situazione è simile, con il TAEG del fisso al 3,27% e il variabile bloccato per i primi due anni al 4,18%. In Germania e Francia, invece, si sale rispettivamente al 3,71% e 3,79% sul fisso. Le condizioni sono ancora più gravose in Grecia, Olanda e Belgio, per non parlare del Regno Unito, dove incide anche una politica più restrittiva da parte della Banca centrale, con il risultato che il migliore TAEG si ferma al 5,40% per il fisso e al 5,60% per il variabile. In Europa c’è tuttavia chi ha dei tassi più convenienti dell’Italia: in Svizzera, infatti, le spese per il mutuo sono molto inferiori, con un TAEG di appena l’1,80% sul fisso (che però è bloccato per soli 15 anni) e di 2,08% per il variabile.




















































L’Osservatorio mensile di MutuiOnline.it relativo a settembre evidenzia un’altra sforbiciata ai tassi Euribor e IRS (benchmark rispettivamente per la costruzione dei mutui a tasso variabile  e a tasso fisso) in concomitanza con il secondo taglio ai tassi ufficiali da parte della Bce. Di conseguenza scendono anche i tassi di mercato, con il TAN medio per un finanziamento a 20-30 anni che arriva al 4,35% per il variabile e al 2,96% per il fisso. Non a caso, la rata costante per tutta la durata del contratto conquista il 99,6% delle richieste, relegando le altre opzioni a casi sporadici. Per altro, va segnalata la possibilità di ottenere un ulteriore sconto se si opta per un mutuo green, cioè relativo all’acquisto di un immobile in classe A o B o alle spese di ristrutturazione per migliorare l’efficienza energetica. La ragione è da rinvenire nel minore grado di rischiosità percepito dalle banche relativamente alle case che hanno più mercato, in quanto caratterizzate da consumi limitati.

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Crescono le surroghe

Tra le finalità che spingono a richiedere il mutuo al primo posto c’è sempre l’acquisto della prima casa (54,8% delle domande complessive dei clienti di MutuiOnline.it), ma continua a crescere l’incidenza delle surroghe, che nel terzo trimestre arrivano al 34,8% del totale. Una tendenza che si spiega proprio alla luce del recente allentamento monetario da parte dell’Eurotower, che spinge chi ha sottoscritto un mutuo anche da poco a considerare alternative meno costose. Intanto continua a scendere l’importo medio richiesto: il terzo trimestre segna un calo dell’1,3%, a quota 138.058 euro. Evidentemente la situazione economica spinge i richiedenti a una certa prudenza nella scelta degli immobili, con un conseguente abbassamento della somma finanziata. 

Infine, MutuiOnline.it offre uno spaccato regionale, dal quale emerge che Trentino-Alto Adige e Lombardia sono le due regioni con le richieste di finanziamento più elevate, rispettivamente 188.902 euro e 160.509 euro. Anche in questo caso non si tratta di dati sorprendenti, trattandosi di due dei territori più ricchi della Penisola e quindi con maggiore capacità di onorare le rate. Quanto alle macroaree, il Nord assorbe poco meno del 46% di tutte le richieste, il Centro cuba un terzo del totale, con il Mezzogiorno al 13% e le Isole al 7%.


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23 ottobre 2024 ( modifica il 23 ottobre 2024 | 16:35)

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