Tasse, bonus, detrazioni fiscali, aliquote Irpef, tetto agli stipendi pubblici, tagli ai ministeri: che cosa cambia dal 2025
Casa, fisco, stipendi: con la manovra finanziaria molte cose cambieranno dal 2025. Ecco tutte le novità contenute dalla nuova legge di Bilancio. Il Ddl, nel frattempo, è stato firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e sarà inviato alle Camere per proseguire l’iter verso l’approvazione definitiva. Qui, il testo completo del Ddl sulla Legge di Bilancio in pdf.
Casa, il superbonus 2023
Anche i crediti maturati nel 2023 con il Superbonus del 110% si potranno spalmare in dieci anni, così come avviene per le spese effettuate negli altri anni (il 2023 era rimasto l’unico anno con i crediti ripartibili in soli quattro anni). La possibilità di detrarre in 10 rate annuali permette di utilizzare i crediti anche ai contribuenti con una capienza fiscale più bassa. Per il 2023, visto che la rata è già stata detratta, bisognerà presentare una dichiarazione integrativa per rideterminare gli importi su 10 anni.
Tetto alle detrazioni fiscali: dipende dal reddito
Scatta un tetto agli oneri detraibili. Sarà di 14 mila euro oltre i 75 mila euro di reddito, e scende a 8 mila per chi sta oltre i 100 mila. Da questi importi sono escluse le spese sanitarie e quelle già avviate per mutui e ristrutturazioni edilizie. Il tetto sarà ridotto del 50% se nel nucleo familiare non ci sono figli a carico, del 30%% se ce n’è uno solo, del 15% se i figli sono due e sarà integrale per chi ha più di due figli a carico. Le detrazioni sono possibili solo per i figli tra i 21 e i 30 anni d’età (fino a 21 anni sono assorbite dall’assegno unico).
Pensioni minime, solo 3 euro in più
Alla fine l’aumento delle pensioni minime sarà di appena tre euro a partire dal prossimo gennaio. Si passerà così dagli attuali 615 euro a circa 618 euro. Il disegno di legge di Bilancio prevede infatti un aumento dell’assegno del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. Le minime arriveranno nel 2025 a 617,90 euro perché la base di calcolo dell’aumento è di 598,61 euro, cioè quella precedente l’aumento del 2,7% dato l’anno scorso, maggiorata con il rec
Esteso il taglio del cuneo fiscale
La manovra conferma l’Irpef su tre aliquote ed estende il taglio del cuneo sulle retribuzioni fino a 40 mila euro lordi: fino a 20 mila è riconosciuto un bonus (al massimo, 960 euro l’anno), da 20 a 40 mila euro una detrazione ad hoc, equivalente ai circa 100 euro del 2024 sulle retribuzioni fino a 35 mila euro, mentre per quelle superiori scenderà, fino ad azzerarsi a 40 mila euro. Arriva un fringe benefit fino a 5 mila euro annui a beneficio dei lavoratori assunti che devono spostare di oltre 100 chilometri la residenza.
Premio a chi assume i giovani
Confermati gli sgravi fiscali per chi assume giovani e donne e i crediti d’imposta per le imprese nel Mezzogiorno. Rifinanziata la Nuova Sabatini per gli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese. Per i lavoratori del settore turistico, ricettivo e termale, nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre 2025 è previsto un bonus per il lavoro notturno e i festivi. Contributi fino a 220 milioni di euro per la realizzazione di infrastrutture a banda ultra larga. Resta la sugar tax in vigore da luglio 2025.
Il bonus bebè: mille euro ai neonati nel 2025 e 2026
Torna il bonus bebè per i bambini nati in Italia nel 2025 e nel 2026: una tantum di 1.000 euro, ma solo con Isee sotto i 40 mila euro. Confermato il bonus nido, finanziato fino al 2029. Salgono a tre i mesi di congedo parentale retribuiti all’80% per i genitori lavoratori dipendenti e usufruibili fino al sesto anno di età del bimbo. Confermato per il 2025 e il 2026 il bonus mamma per lavoratrici dipendenti e autonome con 2 o più figli, con massimo 40 mila euro di reddito. Confermata per il 2025 la carta «Dedicata a te».
Tetto agli stipendi dei manager pubblici
Arriva il taglio, da 240 a 160 mila euro, del tetto massimo agli stipendi della pubblica amministrazione. Non riguarderà organi costituzionali, ministeri, enti locali ed enti pubblici economici come Istat, Inps e Inail, e gli enti soggetti al tetto (nel perimetro della Pa ci sono 10.350 enti e società) saranno definiti con un decreto. Il tetto si applica anche a enti, associazioni e fondazioni che ricevono a qualsiasi titolo i contributi pubblici, che dovranno anche ridurre le spese di rappresentanza.
Lotto e superenalotto anche il venerdì
Dal 2025 diventerà strutturale un’estrazione in più di lotto e superenalotto. La quarta settimanale (già introdotta per aiutare le popolazioni alluvionate in Emilia-Romagna) ci sarà il venerdì. Obiettivo: incassare 100 milioni. La manovra prevede anche la proroga delle concessioni sul gioco fisico fino a fine 2026. Per il bingo la proroga costerà ai concessionari 108 mila euro per anno e per concessione. Per i concessionari delle scommesse aumenti del 10%.
Auto aziendali, più tasse per i dipendenti che ne ususfruiscono
Inaspettata e dura arriva la stretta sulle auto aziendali in uso ai dipendenti. Le tasse e i contributi a loro carico, in pratica, raddoppiano rispetto a oggi. «Passeranno da 100 a 200 euro al mese per un’auto a benzina o diesel» spiega Stefano Sirocchi, commercialista. Pagheranno di più anche le imprese che concedono le auto ai dipendenti. Il coefficiente che determina l’imponibile sale dal 30 al 50% per le auto a motore termico, e scende dal 25% al 10% per quelle elettriche e al 20% per le ibride.
Rai, canone a 70 euro
Nessun incremento di spesa nel 2025 per personale e consulenze. E, nel 2026, un taglio del 2% rispetto alla media della spesa nel 2021-22-23, che raddoppia al 4% nel 2027. Questa la stretta sulla Rai prevista dalla manovra inviata alla Camera. Confermato, invece, per il prossimo anno il taglio del canone di abbonamento alla tv da 90 a 70 euro annui. Infine, la manovra impone all’Aci (Automobile club) un contributo di 50 milioni annui.
Sanità, niente risorse per le assunzioni
Nel 2025 per la sanità arrivano altri 1.302 milioni; 5.078 per il 2026; 5.780 per il 2027. Serviranno per i rinnovi dei contratti ma non sufficienti per il Piano straordinario di assunzioni di medici e infermieri atteso dalla categoria che sciopererà il 20 novembre. Previsti però aumenti delle indennità per medici e infermieri dei Pronto Soccorso e per gli specializzandi. Sale il limite di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie da privati accreditati.
Criptovalute, tassa su al 42%
La manovra alza dal 2025 la tassazione sulle plusvalenze delle cripto attività, dal 26% al 42%. Ed estende l’applicazione della web tax, l’imposta sui ricavi da servizi digitali. Il ddl toglie le soglie dimensionali che oggi rendono applicabile la tassa solo ai soggetti con un fatturato di oltre i 750 milioni di cui almeno 5,5 milioni in Italia. Dal 2025 chiunque ottiene ricavi in Italia da servizi digitali deve pagare l’imposta, confermata al 3% dei ricavi, sempre prodotti in Italia.
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