CHIOGGIA – Biologia Marina via da palazzo Grassi? “Assolutamente no, il 15 di novembre un incontro con la rettrice dell’università di Padova Daniela Mapelli per gettare le basi sul rinnovo della convenzione”. Il sindaco Mauro Armelao, rispondendo ad una interrogazione del consigliere del Pd Maurizio Salvagno, ha smentito le voci che davano l’università andarsene dalla città per i gravi problemi di gestione nella sede di palazzo Grassi. “Non è vero – ha spiegato – stiamo lavorando per il rinnovo della convenzione e questa amministrazione non ha mai messo in dubbio l’uscita dell’università per Biologia Marina. Non c’è nessun pericolo e anzi abbiamo anche lavorato per portare scienze infermieristiche nell’ex sede di Aspo e lavoreremo in futuro per ampliare ulteriormente l’offerta formativa in città. Questa estate palazzo Grassi ha avuto dei problemi tanto che il museo è stato chiuso per i guasti all’impianto di climatizzazione. Ora è stato riaperto e abbiamo destinato 35mila euro per la sua gestione e riapertura. Sono arrivate le autorizzazioni della Sovraintendenza per gli altri lavori necessari a palazzo Grassi”. L’incontro di novembre, secondo Armelao, sarà fondamentale per discutere i termini della nuova convenzione: “Quella precedente non è più attuale ne può più essere approvata in quel modo: prevedeva 50mila euro di contributo del Comune per le utenze e 35mila per la gestione del museo – continua Armelao – Dovremo trovare una formula che permetta un certo equilibrio e che duri almeno 20 anni. A palazzo Grassi c’è anche la presenza della Fondazione Clodiense sulla cui permanenza dovremo discutere. All’Università di Padova infatti servirebbero anche quelli spazi e l’incontro di novembre servirà per trovare un accordo anche su questo”. Critico il Pd che, per primo, tramite la consigliera del Pd Barbara Penzo (dopo un incontro con la rettrice assieme alla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin) aveva lanciato l’allarme sulla possibilità che l’università lasciasse Chioggia. “O è il sindaco a mentire o l’università – il commento del consigliere Maurizio Salvagno – di certo la situazione poteva essere gestita meglio. Si è parlato di telefonate e messaggi a cui l’amministrazione comunale non ha mai risposto e di una convenzione che dovrebbe essere rinnovata e cambiata in corsa quando c’era tutto il tempo per farlo con calma”.
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