OSIMO – Oggi pomeriggio sono stati approvati all’unanimità la delibera sulla variazione di bilancio per le spese urgenti dell’alluvione di settembre, la mozione sulle Comunità energetiche e l’ordine del giorno sugli impianti a biometano. Tra in pubblico in aula i residenti e i rappresentanti del comitato di protesta di San Paterniano, Villa e Casenuove
E’ stato tutto rose e fiori oggi pomeriggio nella Sala Gialla. La maggioranza, i 4 consiglieri latiniani e la minoranza hanno approvato con voto unanime la variazione di bilancio per le spese di somma urgenza approntate per l’alluvione del 18 settembre scorso, la mozione per impegnare l’amministrazione comunale a creare almeno 3 Comunità energetiche sul territorio comunale e l’ordine del giorno sugli impianto a biometano, promosse entrambe dall’opposizione di centrosinistra. Una seduta nel giorno di Halloween che si è chiusa senza brividi o scherzetti.
LA VARIAZIONE DI BILANCIO URGENTI PER L’ALLUVIONE – L’assessore Matteo Sabbatini ha ricordato che la perizia finale giustificativa di lavori ammonta a 679.563 euro comprensivi di Iva e e onore previdenziali e assistenziali.«La delibera di giunta iniziale è stata assunta il 3 ottobre e il riconoscimento della spesa e del debito fuori bilancio deve passare in approvazione in Consiglio comunale entro 30 giorni, quindi assolutamente entro il 2 novembre prossimo. Di qui il consiglio comunale convocato d’urgenza per questa approvazione. I lavori di somma urgenza sono obbligatori per poter mettere in sicurezza il nostro territorio e le persone che lo abitano». La delibera è stata licenziata con 25 voti favorevoli.
L’OPPOSIZIONE: «FINO A QUAN DO DOVREMO RESTARE SULLA GRATICOLA?» Dai banchi d’opposizione è stato fatto presente che la maggioranza non ha preso in considerazione la richiesta di spacchettare la ‘somma urgenza’ dalla variazione di bilancio ordinaria formulata anche in commissione dai capigruppo Paola Andreoni (Pd e Filippo Zagaglia (Liste civiche -Su la Testa) due settimane fa .«L’amministrazione lunedì ha portato in Consiglio il pacchetto unico e abbiamo poi dovuto assistere alla sospensione della seduta, con grande disorientamento e tensione in maggioranza mentre si discutevano le linee programmatiche. – ha fatto osservare – Andreoni – Probabilmente parte della sua maggioranza, sindaco, non era d’accordo e quindi lei ha chiesto prima una sospensione per 10 minuti della seduta che non sono stati insufficienti per trovare un accordo, e poi proprio del Consiglio. Tutto questo ci lascia perplessi. Sindaco, ci sono delle attività nella città che non possono più aspettare e c’è abbastanza preoccupazione. Gli uffici del Comune, i dirigenti si trovano tutti con le mani legate, preoccupati per le scadenze, preoccupati a tenere sempre sotto controllo il bilancio. La città è bloccata, come la macchina amministrativa. Ci sono elenchi di opere, di gare che non partono. Lei deve dare una risposta: che cosa ci dobbiamo aspettare? Che ad una prossima convocazione arriverete in accordo e quindi potremo andare avanti? Questa città ha bisogno delle risposte altrimenti se deve prenderne atto. Quanto dobbiamo stare tutti sulla graticola?» ha ddomandato la capogruppo del Pd.
IL SINDACO: «ECCO PERCHE’ SIAMO IN RITARDO» – Francesco Pirani ha specificato che «lo spacchettamento delle variazioni di bilancio è stato fatto perché nell’ambito della stessa seduta, quella che stiamo svolgendo, 2 variazioni bilancio che toccano il programma delle opere pubbliche non si possono fare. Come ha spiegato l’assessore, il termine perentorio per l’approvazione dei debiti fuori bilancio è dopodomani. Così oggi abbiamo portato questa variazione ma questo non può dire che non porteremo l’altra che sta diventando di somma urgenza anch’essa. L’altra variazione di bilancio conterrà la revisione dell’impianto di risalita questa mattina ho avuto modo di sperimentare direttamente e che continua ogni tanto a bloccarsi causando disagi. Già una cabina è bloccata. Siamo stati ‘felici’ di trovare un avanzo d’amministrazione – ha ironizzato il primo cittadino – ma saremo stati molto più felici nel non trovarlo e trovare magari un progetto il prezzo esecutivo, o una gara magari già approntata per la revisione complessiva dell’impianto di risalita. L’avanzo lasciato dalla vecchia amministrazione si stava portando avanti da un paio d’anni e che i problemi del Tiramisù sicuramente non si sono verificati a inizio di luglio 2024. Erano già molto ben evidenti e con i soldi a disposizione sarebbe stato gradevole trovarlo già rivoluzionato dal punto di vista tecnologico, elettronico e meccanico. Nella prossima variazione di bilancio ci sraà anche il global service di Osimo Servizi, i costi per il cartellone degli eventi di Natale. Erano entrambe variazioni urgenti da votare per questo le avevamo messe insieme. Oggi le abbiamo spacchettate per rimanere all’interno dei termini temporali» ha chiuso Pirani.
Poi ha ammesso: «E’ vero che la città è bloccata su questioni importanti, quelle che ho elencato prima, ma è anche bloccata per quanto riguarda l’assetto. La fragilità del territorio non è sicuramente arrivata negli ultimi dimmi 3 o 4 mesi. Fenomeni che diventano sempre sempre più frequenti tanto che alcuni tecnici hanno stabilito nel rapporto fra 1 a 8 i soldi impegnati nella prevenzione del dissesto del territorio in relazione con i soldi da impegnare per poi ricondurre il territorio ad un livello di sicurezza. – ha rimarcato il sindaco – Tra le questioni importanti c’è anche il discorso dell’assunzione del personale del Comune e questo è il motivo per cui l’amministrazione continua a rispondere in ritardo a determinate richieste di servizi. Il personale è fortemente carente perché abbiamo avuto nel corso dell’ultimo anno molte richieste di trasferimento, alcune sono ancora in corso. Abbiamo già fatto delle assunzioni, siamo in procinto di poter partire con nuovi bandi per cercare di reclutare persone e soprattutto professionalità per poter riempire tutte le caselle della macchina amministrativa e per poter finalmente dare le risposte con i servizi» ha concluso Pirani. In aula era presente anche Dino Latini, che oggi non è mai intervenuto.
LE COMUNITA’ ENERGETICHE – Il testo della mozione (prima firmataria Caterina Donia del M5S) è stata emendata dai consiglieri Damiano Pirani e Angela Orsaletti (Osimo al Centro) per specificare che il progetto era già nel programma elettorale dell’Amministrazione, che per la prima volta c’è un assessore con delega alle Cer e che si è insediato già un tavolo di lavoro, inserendo la sottolineatura che Dea, società del gruppo Astea deve però ancora installare contatori e software che riescono a conteggiare i consumi orari e un nuova cabina primaria. Le minoranze ritenendola comunque una «sgrammaticatura» verso le aziende partecipate al Comune, hanno comunque deciso di votare la delibera con l’emendamento che è passata con 25 sì. L’assessore alle Cer, Sandro
Antonelli si è detto soddisfatto della coesione e dell’interesse manifestato dall’aula sul tema, specificando che «allo stato attuale Dea ha iniziato questo intervento di sostituzione dei contatori ed è più o meno arrivata al 50% del territorio. Il tavolo tecnico è per ora primordiale perché è costituito e dai tecnici del Comune e dal sottoscritto. Deve sostanzialmente valutare le modalità di costituzione della comunità energetica perché ci sono diverse forme giuridiche che vanno definite. Le Cer devono essere di carattere sociale. Lo scopo principale della comunità energetica è proprio l’aspetto sociale dovrebbe nascere per consentire a chi non ha la possibilità di usufruire delle energie rinnovabili. Nell’intenzione di questa amministrazione, compatibilmente con la disponibilità tecnologica e con la possibilità che verrà definita dalla presenza dell’attuale cabina primaria che è in corso di realizzazione ma che non vedrà la luce i termini tempi molto brevi».
Antonelli ha anche comunicato che «è intenzione di questa amministrazione è di costituire non una sola comunità energetica ma diverse. Dovremo individuare il soggetto giuridico che va a costituire, se ci sono dei consumatori e degli utilizzatori perché il vantaggio della comunità energetica è accentuato quanto più si fa autoconsumo nell’arco della giornata. L’idea è di realizzarne almeno 3 perché si vuole consentire alle famiglie meno abbienti di partecipare alla Cer potendo ottenere da questa l’energia elettrica gratis per andare incontro a tali esigenze vorremmo costituirne una in centro storico perché come sapete all’interno del mura del Centro Storico dove ci sono dei vincoli e paesaggistiche paesaggistici e della Soprintendenza che spesso vietano l’installazione del fotovoltaico sugli edifici. Una delle tre potrebbe invece riguardare le attività produttive» ha ipotizzato l’assessore. La seduta si è aperta con la discussione della interrogazione sulla scarsa pulizia del entro storico rilevata nei mesi estivi e sui tempi di installazione della tribuna dello campo sportivo ‘Santilli’.
IMPIANTI A BIOMETANO – L’ordine del giorno presentato dal Pd e da tutta l’opposizione attiene alla realizzazione dei due impianti di via Coppa-via di Jesi, distanti l’uno dall’altro 3 chilometri, e chiedeva al Comune di prendere una posizione chiara sull’impatto ambientale sul territorio e la viabilità per bloccare il progetto, a beneficio degli interessi dei cittadini e senza tutelare quelli privati. L’atto mette al centro dell’attenzione, la salute di chi abita nella zona, l’impatto acustico per l’enorme quantità delle matrici in ingresso e uscita dall’area, l’indeterminatezza della loro provenienza, il blocco dei flussi turistici in una zona che presenta anche vincoli paesaggistici, e non ultimo la svalutazione degli immobili. La questione sta tenendo con il fiato sospeso i residenti di San Paterniano, Villa e Casenuove che si sono riuniti in un comitato spontaneo per protestare e che oggi pomeriggio erano seduti tra il pubblico della Sala Gialla. Prima di avviare il dibattito, il sindaco ha chiesto 10 minuti di sospensione dei lavori per confrontarsi con la sua maggioranza, Dino Latini e i 3 consiglieri di Liste civiche-Su la Testa compresi.
In aula, al termine di un lungo dibattito che ha registrato anche rimpalli di responsabilità, Francesco Pirani ha annunciato di votare l’odg e con lui anche gli altri consiglieri di maggioranza e alla fine all’ordine del giorno è stato approvato con 23 sì su 23 presenti «L’impegno che questo odg assegna a sindaco e giunta mi trovo d’accordo, ma alcune riflessioni le faccio- ha esordito Pirani – In campagna elettorale ho detto di essere d’accordo con gli impianti di biomasse e cercherò di essere coerente. Ritengo che in questi casi devono trovare anche le soddisfazione ed vantaggi dei quali possono godere i cittadini. Dalla società che ha acquistato l’impianto la precedente amministrazione comunali ha un sostanzioso contributo economico, 550.000 da impegnare per le associazioni. Ognuno ha il diritto di esercitare le proprie attività. Ma non possono esserci danni o peggioramenti della vita o condizioni del territorio. La concessione è rilasciata dalla Regione» ha ricordato
Ha poi aggiunto che «in sede di osservazioni, come abbiamo già fatto cercheremo di proporre una viabilità alternativa che valuti il carico di automezzi su via di Jesi. Abbiamo già fatto presente attraverso il contributo istruttorio che lo sbocco tra via San Paterniano e via Chiaravallese è pericoloso per gli autocarri e lo ribadiremo come Comune nel momento ci verrà chiesto il parere. Abbiamo verificato che l’Arpam, con mia sorpresa, nella valutazione ha detto che nulla di strano era stato notato durante le osservazioni che sono state fatte però in orari non impattanti e quindi come tale potrebbe non essere attendibile. Potremmo incaricare delle società autorizzate e certificate terze per una valutazione più adeguata, con spese a carico come amministrazione o da imporre nelle prescrizioni della stessa società. Sulla viabilità bisognerà avere dati possibili, ma sul tonnellaggio dei mezzi non potremo intervenire. Sul nostro primi contributo istruttorio abbiamo messo in evidenza che la vicinanza dei 2 impianti che è molto più impattante».
L’assessore Paolo Strappato ha ricordato che la seconda conferenza dei servizi è stata convocata dalla Regione per il 22 novembre e che i contenuti del contributo istruttorio già spedito lo scorso 7 ottobre dal Comune di Osimo sono convergenti con quelli dell’odg votato in Consiglio comunale. «Abbiamo segnalato tutte le criticità che possono in qualche modo condizionare l’approvazione.- ha chiarito – Abbiamo chiesto chiarimenti sulla conformità edilizia ed urbanistica, la classificazione acustica va rivalutata sulla base delle nuove conformazioni urbanistiche. Abbiamo fatto presente che l’intervento interferisce con la Rete ecologica marchigiana, elemento fondamentale per la tutela diciamo del paesaggio agrario. La documentazione che è stata fornita sempre in conferenza dei servizi in mette in evidenza la parziale conformità urbanistica che sarebbe limitata alla sola viabilità d’accesso per altro non pubblica il resto invece risulta non conforme».
C’è poi il discorso delle compensazioni a tutela del territorio, ha evidenziato l’assessore.«E’ stato chiesto cosa può andare a favore della popolazione, Ecco, questo è uno degli altri punti che potremmo condividere e decidere congiuntamente con tutti i cittadini, Non è stato presentato un business plan sulla cui base si può determinare un importo per le compensazioni che andrebbero a favore dell’amministrazione comunale per poi essere distribuite al territorio e quindi ai cittadini della zona. Voglio rassicurare da parte dell’Amministrazione – ha concluso Strappato – che ogni iniziativa, azione utile e necessaria alla tutela del territorio e dei suoi abitanti, può prevedere anche l’espressione di un parere non favorevole qualora non si dovessero superare le condizioni di criticità». Il voto all’unanime della Sala Gialla non ha però del tutto convinto i consiglieri di minoranza: «Oggi votate con noi l’odg ma poi direte davvero no a questi impianti?»
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