Approvata la relazione di Matteo Forte nella quale si considera il Consiglio non competente in materia. L’ex assessore alla Sanità Giulio Gallera vota con le opposizioni.
Le Commissioni Affari istituzionali e Sanità del Consiglio Regionale della Lombardia, al termine di una lunga seduta congiunta durata quasi sei ore, hanno espresso a maggioranza parere negativo in merito al progetto di legge di iniziativa popolare dal titolo “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza n.242/2019 della Corte Costituzionale”.
Il progetto di legge verrà ora trasmesso dalle Commissioni al Consiglio regionale per essere discusso entro il 21 novembre, entro cioè i nove mesi dall’assegnazione del testo alle stesse Commissioni.
Al termine dei lavori si sono svolte tre votazioni con i seguenti risultati: la non approvazione progetto di legge, l’approvazione della relazione del relatore di maggioranza Matteo Forte (FdI), che considera il Consiglio “non competente” in materia, e la bocciatura della relazione della relatrice di minoranza Carmela Rozza (PD). In precedenza i consiglieri avevano anche respinto gli emendamenti presentati dalle minoranze.
“Tra i docenti di diritto costituzionale – ha fatto notare oggi il relatore di maggioranza Matteo Forte (FdI) – è emersa chiara la sottolineatura del fatto che la sentenza n. 242 del 2019 è intervenuta a dichiarare parzialmente illegittimo l’art. 580 del codice penale relativo all’agevolazione del proposito suicidario e non a stabilire un diritto alla prestazione garantito da parte dello Stato. Proprio perché la competenza in materia è dello Stato, come maggioranza presenteremo in Aula consiliare una questione pregiudiziale di legittimità costituzionale”. D’altro canto, la relatrice di minoranza Carmela Rozza (PD) ha insistito sulla necessità di “prevedere una procedura affinchè possa essere rispettata la sentenza costituzionale”. “Occorre perciò intervenire -ha aggiunto- per definire aspetti organizzativi del servizio sanitario che, come stabilito dal Titolo V della Costituzione, spettano alla Regione”.
“Con la massima chiarezza e trasparenza – ha commentato Patrizia Baffi (FdI), che ha presieduto la seduta, – durante i lavori di Commissione abbiamo dato ascolto e presenza ai tanti punti di vista di differenti realtà e soggetti. Riguardo al merito abbiamo sempre sostenuto la difesa del bene vita così come il pieno e totale supporto ai malati attraverso servizi e percorsi che già le Asst hanno in essere, rivolti alla terapia del dolore e delle cure palliative”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi consiglieri di maggioranza e minoranza. Giulio Gallera (FI) ha espresso voto favorevole al progetto di legge votando insieme alle minoranze. Nelle votazioni riguardanti il progetto di legge e gli emendamenti la maggioranza ha scelto di pronunciarsi con l’astensione (che tecnicamente equivale a un voto contrario).
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