Quella recentemente andata in archivio non è stata certamente una stagione da ricordare per i B&B ubicati sull’isola d’Ischia, spesso finiti sotto la lente d’ingrandimento e nel mirino delle forze dell’ordine. Non è un caso che nella stagione 2024 siano state scoperte ben sette strutture che non avevano alcun titolo abilitativo all’esercizio dell’ospitalità. L’elenco adesso è destinato ad allungarsi anche se per motivi diversi. Stavolta a stoppare l’esercizio dell’attività di un Bed & Breakfast è stato il Comune di Casamicciola Terme. Nei confronti dei titolari di Villa Antica, sul lungomare, è stata infatti firmata dal responsabile di settore un’ordinanza che dispone la sospensione immediata dell’attività.
Lo stop
L’immobile è composto da cinque camere, tre delle quali adibite alla ricettività turistica. A motivare il pesante provvedimento le risultanze di una relazione tecnica pervenuta presso gli uffici municipali a luglio nella quale si accertavano una serie di opere abusive. Nel documento si leggeva tra l’altro: «L’area in questione è composta da un lotto di terreno recintato, di forma irregolare al cui interno è inserito un manufatto ad uso attività ricettiva. Nell’area di pertinenza, è stato riscontrato quanto segue: un manufatto prefabbricato ligneo». E ancora una struttura adibita a bar, ed altre due camere.
L’ordinanza
A rendere ancora più complessa la situazione un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi mai eseguita e questo per quanto, si legge nell’ordinanza, «i lavori abusivi i hanno comportato significative modifiche edilizie che hanno determinato la creazione di nuove superfici e di nuove volumetrie tali da incidere, anche, sulle condizioni di sicurezza, igienicità e salubrità; la normativa di settore impone altresì che le attività devono essere sempre esercitate nel rispetto della normativa edilizia, urbanistica ed igienico sanitaria; di talché la suddetta conformità costituisce condizione non solo per l’avvio dell’attività ma, massimamente, per la perdurante legittimità dell’attività assentita».
Un passaggio, questo, propedeutico alla sospensione dell’attività firmata dal responsabile dell’area tecnica, Gaetano Grasso. E accompagnata anche da una sanzione pecuniaria di oltre mille euro. I gestori hanno adesso tre mesi di tempo per demolire le opere realizzate abusivamente, a meno che non decidano di ricorrere al Tar Campania.
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