Dal 5 al 14 novembre Stellantis rende disponibili un totale di 14 milioni azioni ai dipendenti di 18 paesi, pari a circa 136 milioni di euro.
L’offerta giunta agli addetti italiani è un prezzo di sottoscrizione di 9,74%, appunto scontato del 20% rispetto al prezzo di Borsa.
Un’iniziativa audace per coinvolgere i propri dipendenti nel rilancio del titolo in borsa. Dal 5 al 14 novembre, il colosso automobilistico offre ai suoi dipendenti la possibilità di acquistare azioni a un prezzo scontato del 20%, un’opportunità che si estende a 18 paesi e coinvolge un totale di 14 milioni di azioni, per un valore complessivo di circa 136 milioni di euro. Ma cosa si cela dietro questa mossa strategica?
UN INVITO A INVESTIRE: LA LETTERA AI DIPENDENTI
“Caro collega, sai che puoi investire anche in un solo titolo a 9,74 euro?” recita l’invito che Stellantis ha inviato ai suoi 80.000 dipendenti italiani. Un messaggio che non solo offre un’opportunità di investimento, ma cerca anche di rafforzare il legame tra l’azienda e il suo personale. In un periodo in cui i ricavi e le vendite di auto sono in calo, con un fatturato trimestrale sceso a 33 miliardi di euro (27% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023) e 1,1 milioni di vetture vendute (un calo del 20%), Stellantis cerca di rimettersi in moto in borsa.
IL PIANO “SHARES TO WIN“: OBIETTIVI E STRATEGIE
L’iniziativa, denominata “Shares to Win“, ha un obiettivo chiaro: portare i dipendenti a detenere il 5% del capitale della multinazionale, una quota che attualmente si aggira attorno all’1,4%. Questa strategia non è solo un invito a investire, ma anche un tentativo di sostenere la ripresa del titolo in borsa, che ha visto un calo significativo da 20 euro di inizio anno ai circa 12 euro attuali. La capitalizzazione complessiva dell’azienda si è dimezzata in dieci mesi, scendendo a circa 36 miliardi di euro.
Carlo Tavares, Ceo Stellantis
UN VINCOLO DI FIDUCIA: IL BLOCCO DI TRE ANNI
Unico vincolo per i dipendenti che decidono di aderire all’offerta è l’impegno a non vendere le azioni per i prossimi tre anni. Questo requisito non solo garantisce una certa stabilità al capitale azionario dell’azienda, ma rappresenta anche un atto di fiducia reciproca tra Stellantis e i suoi dipendenti. Un impegno che, se da un lato limita la liquidità immediata, dall’altro promette potenziali guadagni futuri, qualora il titolo dovesse riprendersi.
UN MESSAGGIO DI UNITÀ: OLTRE LE POLEMICHE
In un momento di tensioni interne, con scioperi e polemiche sul futuro dell’azienda, Stellantis ha scelto di inviare un messaggio di unità. “Con le polemiche non si risolve nulla“, ha dichiarato l’azienda, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per superare le difficoltà. Anche John Elkann, al Lingotto di Torino, ha celebrato il marchio Fiat, affermando che grazie a Stellantis è diventato il brand più venduto, invitando a mettere da parte le polemiche.
IL RUOLO DI CARLOS TAVARES: LEADERSHIP E VISIONE
Alla guida di questa trasformazione c’è Carlos Tavares, l’amministratore delegato di Stellantis, noto per essere uno dei manager più pagati nel mondo dell’auto e per il suo approccio orientato alla performance. Tavares è conosciuto per le sue riunioni brevi e incisive, e per la sua capacità di prendere decisioni rapide e mirate. La sua leadership sarà cruciale per guidare Stellantis attraverso questa fase di transizione e per raggiungere gli obiettivi ambiziosi del piano “Shares to Win“. In un mercato in continua evoluzione, Stellantis ha scelto di puntare sui propri dipendenti come leva per la ripresa. Un’iniziativa che, se avrà successo, potrebbe non solo rafforzare la posizione dell’azienda in borsa, ma anche consolidare il senso di appartenenza e di partecipazione tra i suoi lavoratori.
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