Ancona, 2 novembre 2024 – Bambina anconetana di un anno con una gravissima patologia trasferita d’urgenza nella notte dal Salesi al Bambino Gesù di Roma. Una macchina organizzati impressionante che ha coinvolto quattro città, coordinata dalla prefettura dorica, si è messa in moto e l’operazione si è conclusa con successo alle prime luci dell’alba di ieri. È infatti terminato poco dopo le 6, con l’atterraggio sullo scalo militare di Ciampino, il trasporto sanitario di urgenza da Ancona a Roma di una bambina di un anno in imminente pericolo di vita, effettuato con un C-130J della 46esima Brigata Aerea dell’Aeronautica Militare. A renderlo noto, ieri in mattinata, è stata l’Aeronautica militare e a seguire la prefettura di Ancona, coordinata per questo intervento dalla viceprefetto Simona Calcagnini.
A richiedere il trasporto aereo d’urgenza è stata appunto la nostra prefettura. A ciò ha fatto seguito, dopo un rapido coordinamento con le strutture sanitarie interessate, l’ordine di decollo da parte della Sala Operativa del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (Ferrara) a uno degli equipaggi della 46esima Brigata Aerea, sempre pronti per questo tipo di interventi.
Il velivolo, partito dalla base stanziale di Pisa, si è quindi diretto ad Ancona, dove ha imbarcato l’ambulanza con la piccola paziente a bordo per il trasferimento a Roma, dove era atteso per il trasferimento e il ricovero presso l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. L’intervento, nella sua complessa ma riuscita attuazione, è stato necessario per l’aggravarsi delle condizioni della piccola, ricoverata e seguita dal personale dell’ospedale materno-infantile Salesi.
Un quadro clinico molto difficile (su cui non indugiamo oltre) e che l’altro ieri ha richiesto l’attivazione del trasferimento a Roma dopo il suo peggioramento a causa di una crisi respiratoria e polmonare.
Il pediatrico di Roma è l’unico ad avere in dotazione un macchinario speciale per trattare patologie così complesse. L’azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche dispone di quell’apparecchiatura per i pazienti adulti, ma non per i neonatali, da qui la necessità di trovare una soluzione alternativa.
La gravità delle condizioni della piccola paziente è confermata dal fatto che non è stato possibile farla viaggiare se non a bordo di un’ambulanza speciale caricata nella ‘pancia’ dell’aereo militare decollato da Pisa, arrivato all’aeroporto di Falconara e da lì partito poco dopo per Ciampino. L’unica soluzione possibile.
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