Praticare attività fisica è importante. A partire dalla tenera età: per un bambino fare sport significa divertirsi, ma anche socializzare, formarsi, nel rispetto di regole da seguire, staccare dai libri e anche tenere lontane patologie, come l’obesità che, per quanto in diminuzione, colpisce oggi poco meno del 10 per cento dei piccoli italiani (il 19 per cento sono in sovrappeso). Calcio, nuoto, basket, pallavolo… sono tantissime le discipline che una giovanissima o un giovanissimo può scegliere, a seconda delle sue attitudini, del suo carattere, delle sue inclinazioni e delle sue preferenze. E anche della sua età.
Ma quanto costa a una famiglia senese mandare un figlio a fare sport? Per dare una riposta a questa domanda, siamo andati a bussare alla porta di alcune società del territorio, prese a campione. Partendo dal calcio, lo sport più praticato, in particolare dai maschietti, per quanto il movimento sia crescendo anche a livello femminile (come dimostra la recentissima nascita del Siena Cf che conta già una sessantina di tesserate): i costi variano dai 440 euro, comprensivi di quota iscrizione, assicurazione base e kit, ai 560 (in taluni casi il kit è richiesto, ma non è necessario acquistarlo, se quello dell’anno precedente al bambino sta ancora). Il costo del kit sarebbe di circa 150-160 euro.
Ci sono società che mettono a disposizione dei genitori anche pulmini, con la spesa che varia dai 10 a 30 euro al mese a seconda del tragitto. Non mancano anche agevolazioni fiscali per i piccoli che arrivano da contesti disagiati, per esempio se vivono in una casa-famiglia. Passando al basket i costi si aggirano intorno ai 450 euro, una cifra comprensivi di kit. Alcune società propongono poi delle agevolazioni per i soci con sconti del 10 per cento o promozioni in sinergia con gli sponsor. Non solo: per i piccolissimi, che non hanno ancora l’età per giocare al mini basket (3-4 anni), un avviamento gratuito, di un’ora a settimana. Capitolo nuoto: un ciclo di 14 lezioni (2 volte a settimana, la tipologia più gettonata) costa 109 euro, a cui aggiungere il tesseramento di 7 euro, la cauzione tessera magnetica di 5 euro (per i tornelli di accesso alla zona spogliatoio, piano vasca… e come controllo accessi), l’azionamento delle docce e del phon a 20 centesimi.
Guardando al baseball, se per gli under 9 i corsi sono gratuiti, gli Under 12 e gli Under 15 sperano 30 euro (una tantum). Per la quota, due possibilità, o bimestrale a 70 euro o trimestrale scontata 100 euro (comprensiva di kit). A questi numeri vanno aggiunte altre spese: sospensorio, 20 euro, guantoni giovanili, dai 20 ai 100 euro, guantoni da battuta, dai 20 ai 40, pantaloni da gioco dai 20 ai 40 euro, le scarpe con i tacchetti, dai 40 agli 80. Per sport come il pattinaggio e la scherma, nella società da noi interpellata, il costo è di circa 50 euro al mese (due volte a settimana); di circa 140 per il totale di tre mesi (sempre due volte a settimana), comprensivi della divisa. A questa cifra, però, vanno aggiunti i costi per il reperimento del materiale: per praticare il pattinaggio, per esempio, il costo del pattino è demandato alla famiglia (il prezzo si aggira dai 100 euro in su). Per quanto riguarda la pallavolo le tariffe si aggirano intorno ai 500 euro, comprensivi di kit.
Alcune società offrono agevolazioni con i partner, commerciali o medici, con scontistiche per le visite. Per quanto riguarda il tennis, nella società da noi contattata, si va da un minimo di 300 euro a un massimo di 700 (da ottobre a maggio), in relazione al numero di allenamenti settimanali che il giovane svolge. Negli impianti sportivi di riferimento, se richiesto, viene svolta per i ragazzi (dai 10 anni in su) anche un’attività di preparazione atletica, Un ringraziamento particolare agli addetti alla comunicazione e ai dirigenti delle società interpellate.
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