Osservazione n° 30. Valutazione dell’impatto ecologico
Si è in assenza di una valutazione dell’impatto ecologico su un terreno oggi di elevata naturalità, un tema da approfondire preventivamente coinvolgendo ricerche e studi di alto tenore scientifico.
Osservazione n° 31. Le ricadute climatiche
Siamo in assenza di valutazioni della ricaduta microclimatica dell’opera. L’invaso quali effetti microclimatici o di area ampia produrrà sull’area interessata, sulla stabilità dei versanti, e sulla salute dei residenti?
Osservazione n° 32. L’assenza di uno studio sociale
Come in parte anticipato i documenti presentati sono privi di analisi che dovrebbero essere propedeutiche per sostenere un’opera di tale impatto. È, quindi, dovuto uno studio sociale e degli effetti che l’invaso avrebbe nella vita dei residenti nel Vanoi e Primiero.
Osservazione n° 33. Lo sghiaiamento dei bacini esistenti
Si discute da tempo della necessità di intervenire nello sghiaiamento dei bacini esistenti. I dati tecnici affermano che la diga del Corlo è occupata da oltre 6,5 milioni di mc. di materiali inerti, la diga di Ponte Serra da 4 milioni di mc., almeno altri 0,5 da Senaiga, 5 milioni dal val Schener. Un totale che si aggira sui 16 milioni di mc, ovvero una capacità pari a metà della prevista capienza dell’eventuale lago in val Cortella. Certo affrontare lo sghiaiamento è costoso, certo presenta problemi di accesso ai bacini, ma si tratta di un’operazione che a prescindere dall’attuazione del progetto del Consorzio del Brenta, oggi o domani, meglio oggi, va affrontata e risolta.
Un eventuale sghiaiamento di questi laghi porterebbe beneficio ai temi che il consorzio solleva: sicurezza e quindi laminazione, produzione idroelettrica, risorsa idrica per l’agricoltura di valle, riqualificazione naturalistica dei laghi, costi di realizzazione ridotti di 10 e più volte, un’occupazione di manodopera manuale e scientifica, destinata alla manutenzione dei lavori e duratura nel tempo.
Osservazione n° 34. Le aree di Infiltrazione Forestale (AFI)
Il Brenta trasporta oltre 2 miliardi di mc. di acqua all’anno, fino a 36 mc/sec. Da questo totale si possono utilizzare, senza intaccare la naturalità del sistema idro – forestale naturale, fino a 3mc. di acqua al secondo.
L’acqua, secondo studi scientifici, la si conserva mettendola in falda; è un principio cardine dell’idrologia. A questo rispondono le AFI, studiate e attuate (solo in parte purtroppo) grazie a Veneto Agricoltura. (vedasi il volume edito dalla Fondazione Festari, 05/2024 “La ricarica artificiale degli acquiferi”).
Vi si afferma che si può attuare una ricarica di falda fino ad 1 milione di mc/ha, per anno. In 30 anni si raggiunge l’effetto dell’invaso della diga (parliamo di un solo ettaro). Oltre a questo, grazie all’intervento, si struttura una decisa riqualificazione paesaggistica e fluviale della Brenta (vedasi Bosco di Carmignano di Brenta). Invece, proprio il Consorzio del Brenta, con la nuova guida (2014) ha abbandonato le AFI progettate tra Bassano e Tezze sul Brenta. I costi di tali AFI sarebbero ben 100 volte inferiori al costo della diga.
Su Acque Sotterranee – Italian Journal of Groundwater (2014) – G. Mezzalira, U. Niceforo, G. Gusmaroli, leggiamo:
“Oltre a contribuire al riequilibrio quantitativo delle falde, le AFI consentono potenzialmente di innescare fenomeni di fitodepurazione (depurazione naturale) delle acque di infiltrazione, che possono essere opportunamente sfruttati per finalità di tutela degli acquiferi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui