di Davide Setti
CARPI
“Sarebbe bello ci fosse una gara da 6 punti, 3 al Carpi e 3 al Campobasso”. Massimo Bagatti sarà domenica in tribuna al ’Cabassi’ per godersi la sfida fra due delle sue ex squadre a cui è rimasto più affezionato. Il tecnico di Fiumalbo è stato a Campobasso nel 2018-19, salendo in corsa alla decima giornata e portando i molisani alla salvezza nel girone ’F’ di Serie D. A Carpi è stato scelto nell’infuocato agosto del 2021 dal patron Lazzaretti per la ripartenza della nuova Athletic in D, costruita in poche settimane e in due stagioni ha messo insieme 50 panchine, con l’esonero e la richiamata del primo anno concluso con la semifinale playoff di Ravenna e l’esonero a fine andata del secondo. “Il cuore è diviso a metà – racconta Bagatti – e domenica sono certo di vedermi una bella partita. Entrambe stanno facendo un ottimo campionato. Il Carpi ha una sua identità ben precisa e un’idea di gioco. È una squadra da giovane con tanti esordienti e non era scontato cominciare così. Conosco bene l’ambizione del presidente Lazzaretti, uno che non si accontenta per indole, ma penso che anche lui abbia capito quanto sia difficile questo campionato. In un girone così la salvezza sarebbe un grande risultato per il primo anno al rientro fra i professionisti. Il Campobasso ha una squadra più esperta e può ambire ai playoff, sono partiti faticando nelle prime gare ma ora stanno venendo fuori i valori”. Del suo Carpi della ripartenza è rimasto capitan Calanca, che si sta confermando all’altezza anche della C. “Nei due anni che l’ho avuto a Carpi – prosegue Bagatti – non ha saltato un minuto perché l’ho sempre ritenuto una certezza. Alessandro è un giocatore che in D fa la differenza e sono felice che stia facendo vedere di valere anche la C. Chi mi sta impressionando? Tcheuna ha un motore da categorie superiori, penso che col lavoro possa ambire a breve alla B. Ma il Carpi ha tanti giovani forti. Da qualche settimana è esploso Puletto che fatichi a pensare sia un 2004. Ma tutti i ragazzi che vengono dalla D si stanno esaltando, da Mandelli a Cortesi che prima dell’infortunio era partito benissimo, come sta facendo bene Saporetti. A parte con Pianese e Vis Pesaro il Carpi non ha mai perso la sua identità e questo fa la differenza”. Dopo l’infortunio di Forapani il nome di Nicolò Bagatti, figlio del tecnico, era stato accostato al Carpi vista l’eccellente stagione fin qui con l’Alcione, condita da 3 reti, “di questo dovete chiedere a lui – sorride papà Bagatti – sta facendo molto bene all’Alcione, non credo che venga via”. Intanto mister Bagatti, dopo uno stop per un intervento all’anca programmato in estate, è pronto a tornare in pista. “Ora sto bene e spero che arrivi una chiama per tornare in panchina”.
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