Le ultime novità sulla possibile “rottamazione quinquies” delle cartelle esattoriali: il governo valuta nuove agevolazioni per i contribuenti. Cosa cambierà davvero?
La Legge di Bilancio è in Parlamento, e come sempre il testo è in fase di esame e modifica. Al momento, però, il progetto di una nuova sanatoria delle cartelle esattoriali non è ancora stato confermato. I contribuenti che sperano in agevolazioni sui propri debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione potrebbero dover aspettare ulteriori sviluppi. Tuttavia, il dibattito politico è in fermento, e diverse proposte di emendamento potrebbero aprire la strada a una nuova sanatoria. Alcune recenti dichiarazioni di esponenti del governo, in particolare della Lega, riaccendono le speranze per una possibile “rottamazione quinquies”.
Attualmente, la “rottamazione quater” è in corso e sta per avvicinarsi alla sua sesta scadenza. Ma si inizia già a parlare di una nuova sanatoria, che, se approvata, verrebbe definita “rottamazione quinquies”. Tra i sostenitori di questa misura, troviamo Claudio Durigon, sottosegretario al Ministero del Lavoro, che in un’intervista ha ribadito la necessità di un’ulteriore rottamazione per alleggerire il carico fiscale di tanti contribuenti.
Rottamazione e tempistiche: la scadenza del 9 Dicembre
La richiesta è chiara: offrire un’altra opportunità a chi, per vari motivi, non è riuscito a rientrare nei parametri della sanatoria quater o ha saltato qualche rata e ha perso il beneficio della definizione agevolata. Al momento, le cartelle sanabili sono quelle relative al periodo tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022; i debiti successivi a questa data sono esclusi. Una nuova rottamazione potrebbe permettere l’inclusione di ulteriori cartelle e dare respiro a chi si trova in difficoltà.
Per chi è già coinvolto nella rottamazione quater, è importante rispettare le scadenze: chi non paga la rata prevista entro il 9 dicembre rischia di perdere definitivamente il beneficio della sanatoria. In pratica, anche un solo ritardo comporterebbe il ritorno del debito al valore originale, con interessi, sanzioni e aggio di riscossione. Il versamento effettuato fino a quel momento, tuttavia, verrebbe considerato come acconto, riducendo parzialmente l’importo totale del debito.
Cosa significherebbe una nuova rottamazione per i contribuenti?
Se una nuova rottamazione delle cartelle dovesse essere approvata, rappresenterebbe un’occasione per chi ha saltato una rata o per coloro che non sono riusciti a beneficiare della rottamazione quater. Questa misura offrirebbe infatti la possibilità di saldare i propri debiti a condizioni agevolate, con un pagamento dilazionato e senza sanzioni e interessi di mora. È un’opportunità particolarmente preziosa in un contesto economico difficile, dove tanti contribuenti faticano a sostenere le proprie posizioni debitorie.
La rottamazione quinquies potrebbe inoltre contribuire a ridurre il carico di lavoro dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, incentivando i pagamenti e permettendo a chi è in difficoltà di regolarizzare la propria posizione senza eccessivi oneri aggiuntivi.
Riflessioni e prospettive: cosa ci aspetta?
In attesa di conferme ufficiali, è chiaro che l’ipotesi di una nuova sanatoria rappresenta un argomento caldo e una speranza per tanti contribuenti italiani. La domanda è se il governo, dopo tante richieste, deciderà di inserire una nuova rottamazione delle cartelle nel bilancio finale, o se la proposta rimarrà solo un’idea. Per chi è alle prese con debiti pregressi, questa potrebbe essere una preziosa via d’uscita.
E tu, cosa pensi di questa possibile sanatoria?
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