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Con uno stanziamento di 400 milioni di euro per il 2025, l’iniziativa mira a promuovere la produttività e la competitività delle aziende: tutte le novità
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy rilancia la Nuova Sabatini, misura di agevolazione destinata a sostenere le PMI italiane nell’acquisto di nuove tecnologie e macchinari avanzati. Con uno stanziamento di 400 milioni di euro per il 2025, l’iniziativa mira a promuovere la produttività e la competitività delle aziende, offrendo strumenti finanziari per l’acquisto di beni essenziali per l’innovazione.
Dal suo lancio nel 2013, la Nuova Sabatini ha contribuito alla crescita delle piccole e medie imprese italiane, sostenendo finanziamenti per macchinari, impianti, dispositivi digitali e soluzioni di automazione. Ora, con la nuova iniezione di fondi e una programmazione che prevede ulteriori 100 milioni nel 2026 e 400 milioni ogni anno fino al 2029, la misura punta a favorire una ripresa stabile per le PMI, incentivandole a innovare e a restare competitive.
Un impulso alla crescita e all’innovazione
Il rinnovo della Nuova Sabatini arriva con la Legge di Bilancio 2025, all’articolo 75, che consolida l’impegno verso la modernizzazione delle PMI. Il programma è studiato per facilitare l’accesso al credito, rendendo più agevole l’acquisto e il leasing di beni strumentali fondamentali per l’attività d’impresa. Il sostegno del Ministero è infatti pensato per incoraggiare un circolo virtuoso: più investimenti in tecnologia si traducono in una crescita della produttività nazionale e un rafforzamento del tessuto industriale.
A chi è rivolta la “Nuova Sabatini”
Possono accedere alla misura tutte le micro, piccole e medie imprese italiane, ad eccezione di quelle operanti nei settori finanziario e assicurativo. Inoltre, anche società estere interessate ad aprire sedi operative in Italia possono beneficiare di questo strumento, ampliando così il bacino dei potenziali destinatari. La misura si conferma una risposta concreta per le PMI, in un momento in cui la necessità di stabilità e innovazione è centrale per la crescita delle aziende.
Un decennio di supporto alle PMI: il rilancio nel 2024 e le novità
Attiva dal 2013, la Nuova Sabatini ha subito numerosi aggiornamenti per adattarsi ai cambiamenti delle esigenze imprenditoriali. L’ultimo decreto di gennaio 2024 ha ampliato le possibilità di supporto alle PMI, offrendo nuovi incentivi per gli investimenti a lungo termine. L’iniziativa ora, mira a premiare le aziende che intendono espandersi e a rafforzare il loro posizionamento nel mercato, incoraggiando investimenti strategici in risorse moderne.
Il modello di finanziamento: collaborazione tra settore pubblico e banche
Il funzionamento della Nuova Sabatini si basa su un sistema di finanziamenti agevolati, reso possibile grazie alla collaborazione con banche e intermediari finanziari convenzionati con il Ministero e Cassa Depositi e Prestiti. Le PMI possono ottenere prestiti agevolati, con importi che variano tra 20.000 e 4 milioni di euro, per investimenti in tecnologie e attrezzature.
Il Ministero contribuisce, inoltre, a ridurre gli interessi, alleggerendo il carico finanziario per le aziende. Il Fondo di Garanzia per le PMI, infine, assicura una copertura fino all’80% dell’importo del finanziamento, facilitando ulteriormente l’accesso a queste risorse.
Obiettivi fiscali e strategia di crescita
Il rifinanziamento della Nuova Sabatini rappresenta un segnale forte per l’economia italiana: si tratta di una misura che guarda al lungo termine, con una visione strategica verso l’innovazione e la crescita industriale. Anche se le risorse per la ricerca e sviluppo restano limitate, la misura si concentra sull’aggiornamento infrastrutturale delle PMI, allineando il tessuto imprenditoriale alle esigenze di un mercato sempre più digitalizzato.
In conclusione
Con la Nuova Sabatini 2025, il governo italiano mette a disposizione delle PMI strumenti concreti per innovare, espandersi e migliorare la propria competitività. Questa misura, nata per sostenere il sistema produttivo nazionale, oggi si conferma come uno dei pilastri fondamentali per accompagnare le piccole e medie imprese italiane verso una crescita solida e tecnologicamente avanzata.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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