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il 60% degli italiani sceglie l’affitto #finsubito prestito immediato


Secondo il rapporto sull’Abitare di Nomisma cala il numero di famiglie che può permettersi di comprare casa con conseguente crescita della scelta di locazione

Immagine di 8photo su Freepik

La definisce metafora della casa impossibile, la situazione che si sono trovati a vivere anche in questo 2024 gli italiani. Le difficoltà nel comprare casa sono raccolte da Nomisma nel suo 17° Rapporto sull’Abitare e non lasciano grande spazio alle interpretazioni: l’inflazione ha costretto 3 famiglie su 5 ad abbandonare l’idea dell’acquisto, rivolgendosi invece alla locazione.

Sono in particolar modo le famiglie unipersonali e quelle più numerose ad affrontare le difficoltà maggiori, dovendo far fronte anche con canoni di locazione sempre più elevati.

Meno fiducia rispetto al 2023

L’indagine mostra un calo della fiducia degli italiani rispetto a quanto registrato nel 2023. Nonostante le difficoltà, l’interesse da parte delle famiglie per la casa resta sempre alto sia come luogo di vita che come fonte di investimento. 

Ma le difficoltà sono oggettive: a fronte di 3 milioni di famiglie che dichiarano di essere intenzionate a comprare casa nei prossimi 12 mesi, solo 980.000 poi concretizzano l’idea, una cifra comunque più elevata rispetto alle 700.000 unità rilevate nel 2023

Contemporaneamente cresce la quota di famiglie che considera l’affitto come unica soluzione possibile, passando dal 56% del 2023 a quasi il 60% nel 2024.. Il perchè va ricercato soprattutto nella mancanza di risorse per accedere alla compravendita. 

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Sono due gli orientamenti individuati da Nomisma:

  • il primo considera l’affitto una scelta motivata da esigenze familiari e lavorative (scelta da 1 famiglia su 4 tra quelle in locazione);
  • il secondo riguarda la maggioranza delle famiglie, considera l’affitto una soluzione temporanea oppure obbligata perché non sussistono le condizioni economiche per accedere al mercato della compravendita. 

“Quello che emerge in modo evidente dall’analisi di Nomisma è che, a fronte di una maggiore e più attenta richiesta abitativa, nel corso degli anni non si è riusciti a programmare per tempo un’offerta adeguata, specialmente nel segmento della locazione a costi accessibili. Anzi, la maggiore rischiosità percepita dall’utenza e le logiche di mercato hanno progressivamente indotto le famiglie-proprietarie a una minore propensione alla locazione tradizionale: solo l’11% delle famiglie multiproprietarie prevede di dare in locazione le proprie abitazioni con formule a medio termine”.

Il mercato dei mutui per comprare casa

L’indagine, concentrata sulla situazione finanziaria delle famiglie, mostra segnali di miglioramento nella percezione che le famiglie hanno delle proprie condizioni economiche e di reddito. In questo quadro, si osserva una riduzione della percentuale di famiglie che pianificano l’acquisto di una casa tramite mutuo: anche se la quota resta alta, è scesa dal 77,9% del 2023 al 75,6% del 2024, riflettendo una tendenza delle famiglie a selezionare autonomamente questa opzione.

Nel primo trimestre del 2024, si è registrato un calo delle compravendite con mutuo (-15,1%) e, per la prima volta dopo alcuni anni, anche una leggera diminuzione degli acquisti senza credito (-2,9%). Tuttavia, nel secondo trimestre c’è stata una ripresa nelle transazioni con mutuo, con un aumento del +3,9%, mentre le compravendite senza credito sono rimaste in leggero calo.

Gli importi: nel 2023 i mutui erogati erano di circa 41 miliardi di euro, -25,4% sul 2022. Nel primo semestre 2024 i mutui erogati sono 19,8 miliardi di euro, -4,9% sul 2023 e -3% rispetto al trimestre precedente.

Il Rapporto mostra che la percentuale di famiglie con difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo è scesa al 4,3%, rispetto al 6% del 2023 e al 7,5% del 2022. Anche la quota di famiglie che teme difficoltà nei prossimi 12 mesi è diminuita. Questo dato riflette più il timore di non riuscire a rispettare i pagamenti che una reale incapacità di farlo.“Per un crescente numero di italiani l’acquisto di un’abitazione rischia di rivelarsi un sogno difficile da realizzare perché, seppure negli ultimi anni sia aumentata la consapevolezza della necessità di migliorare il proprio comfort abitativo, le famiglie si trovano a dover fare i conti con le proprie capacità finanziarie”, conclude Nomisma.



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