Novellara, Marco Tondelli, 58enne, e la scelta di non usare più l’auto: «Finché le mie figlie erano piccole, non mi era possibile, ma appena sono diventate grandi ho fatto la mia scelta»
Decenni in sella a una bici, senza mai usare l’auto. Difficile? Forse, ma fattibile, come ricorda con il suo esempio concreto Marco Tondelli, 58enne di Novellara di Reggio Emilia. Da vent’anni Tondelli ha rinunciato ai trasferimenti in auto e si muove esclusivamente in bicicletta, e lo fa nonostante le distanze quotidiane da percorrere non siano brevi. Ha lavorato a lungo a Modena, a decine di km da casa, con viaggi da due ore abbondanti alla volta. E lo stesso vale quando, per commissioni o per visite mediche, deve raggiungere Reggio Emilia. Ma nessuna difficoltà ha spaventato Tondelli, da sempre una persona estremamente attiva. Per 18 anni amministratore pubblico a Novellara, oggi consigliere nella vicina San Martino in Rio, all’impegno politico unisce quello sociale, con un giorno di volontariato settimanale con ragazzi con disabilità che vivono in zona.
«Era un pensiero che avevo da quando facevo il militare, alla base Nato a Sigonella, nonostante mi piaccia molto guidare e abbia pure la patente per i camion. Con una bici inquino meno e faccio esercizio. Finché le mie figlie erano piccole, non mi era possibile per esigenze di famiglia, quando loro hanno iniziato le scuole medie, muovendosi in autonomia, ho fatto la mia scelta», racconta Tondelli.
Il ricambio di abiti
Una decisione con tante complessità logistiche, «tutte superabili. Giro sempre con i vestiti di ricambio, quando arrivo a destinazione vado in bagno e mi cambio, e mi piace pure vestirmi bene, ho duecento cravatte. Mi organizzo con i tempi, ho lavorato a lungo a Modena, partivo in anticipo per fare 48 km all’andata e 48 km al ritorno. Nonostante quello che mi dicono le mie figlie, non ho mai cambiato, che ci fosse pioggia, caldo, nebbia, cani liberi. Sono stato colpito due volte da un’auto, ma mi è andata bene», sorride. «Quando sentono la mia storia, tanti dicono che me lo possono permettere perché non lavoro, o ho poca strada da fare. All’opposto, ma è comunque possibile, se si vuole. Attrezzo la bici, ho tante luci, ho sistemato anche dei cd vecchi di lato, che riflettono le luci e mi rendono più visibile».
Bici non costose
Muoversi in bici ha regalato a Tondelli mille esperienze. «Ho conosciuto tante persone, da cui mi fermavo perché magari avevo bisogno di una gonfiata alla gomma. Sono nate amicizie, ci scambiamo regali. Non so quanti portafogli e documenti ho raccolto, viaggiando a bordo strada. E andavo a caccia, per così dire: se trovavo animali uccisi, della selvaggina, la portavo a casa per mangiarla». E tutto, senza attrezzature particolarmente esose: «Non uso abbigliamento apposito, ma abiti sportivi riciclati. E non ho mai comprato delle bici molto costose. Lavoravo per Coop, per questo motivo ero spesso alle inaugurazioni dei supermercati e acquistavo lì le bici in vendita, bici da 70-80 euro, anche per avere uno dei primi scontrini del nuovo negozio». Si può fare.
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