Occhio ai bollo auto arretrati: possono far scattare il fermo amministrativo dell’auto. Ecco in particolare dopo quante tasse arretrate succede
In tempi in cui ogni spesa pesa sul bilancio familiare, il bollo auto, quella tassa annuale che spesso viene vista come una spesa rimandabile, può passare spesso in secondo piano. Tra mutui, spese scolastiche e bollette in aumento, molte famiglie devono fare delle rinunce. E così il pagamento del bollo rischia di essere accantonato. Tuttavia, dietro questo arretrato si nasconde un rischio concreto: il fermo amministrativo. Dopo un certo numero di arretrati, infatti, può scattare questa misura. Ma dopo quanti precisamente?
Cos’è il fermo amministrativo e perché viene applicato?
Il fermo amministrativo è una misura di recupero crediti che blocca l’uso del veicolo del debitore. In pratica, se non paghi il bollo auto per un certo periodo, l’ente di riscossione, dopo vari avvisi e solleciti, può decidere di bloccare l’auto, impedendone la circolazione. Si tratta di una procedura legale che punta a recuperare le somme dovute, rivelandosi un vero disagio per chi utilizza l’auto per lavoro o per le esigenze quotidiane.
Quanti arretrati servono per arrivare al fermo amministrativo?
Non c’è una regola unica e fissa per tutti i casi, ma in genera il fermo amministrativo scatta dopo tre bolli arretrati consecutivi. Tuttavia, già con un solo anno di mancato pagamento, iniziano le procedure di sollecito. Dopo il primo avviso di pagamento, il debitore ha 60 giorni di tempo per regolarizzare la sua posizione. Se non viene saldato il debito entro questo termine, la situazione diventa più critica fino a diventare una cartella esattoriale e può sfociare nel fermo amministrativo se i bolli non vengono pagati anche negli anni successivi.
È importante notare che il fermo amministrativo viene notificato ufficialmente, ma non permette più di utilizzare il veicolo fino al saldo del debito. Quindi chi si trova in difficoltà con il pagamento del bollo deve essere consapevole che ignorare il problema può portare al blocco dell’auto. E scoprirlo all’improvviso, magari a un posto di blocco, non è certo una piacevole sorpresa.
I rischi di circolare con un’auto sottoposta a fermo amministrativo
Se si sceglie di usare comunque un veicolo su cui grava un fermo amministrativo, si rischiano multe molto salate, oltre al sequestro del mezzo. Il fermo amministrativo, infatti, equivale a rendere l’auto inutilizzabile e, in caso di infrazione, le sanzioni possono essere molto più alte del debito originario.
Inoltre, vendere un’auto sottoposta a fermo amministrativo è praticamente impossibile: il fermo viene infatti registrato e può essere consultato da chiunque tramite visure presso il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Questo significa che, per liberarsi del fermo e poter eventualmente vendere o regolarizzare la situazione del veicolo, è necessario prima saldare l’intero debito.
Come verificare lo storico dei bollo auto
Se hai dubbi sui pagamenti del bollo auto e vuoi assicurarti di non avere arretrati, ci sono diversi modi per verificare la tua situazione. Ecco come puoi fare per avere tutto sotto controllo:
Verifica online sul sito dell’ACI
Il sito dell’ACI (Automobile Club d’Italia) offre un servizio online per controllare lo stato del bollo. Basta accedere alla sezione dedicata al calcolo del bollo auto, dove puoi inserire i dati richiesti, tra cui:
- Numero di targa del veicolo
- Regione di residenza
- Tipo di veicolo (auto, moto, etc.)
In pochi secondi, il sistema ti mostrerà lo storico dei pagamenti e ti permetterà di verificare se ci sono arretrati. Se riscontri eventuali problemi o debiti non saldati, il sito dell’ACI ti fornirà anche la possibilità di calcolare l’importo aggiornato comprensivo di eventuali sanzioni.
Accesso tramite l’app IO
L’app IO è diventata uno strumento sempre più completo per gestire le proprie imposte e tasse, incluso il bollo auto. Se la tua Regione ha aderito a questo sistema, puoi accedere tramite SPID o CIE (Carta d’Identità Elettronica) e controllare la tua posizione. Nella sezione delle notifiche, troverai informazioni su eventuali avvisi di pagamento e scadenze imminenti.
Verifica sul sito della Regione di residenza
Ogni Regione gestisce autonomamente la riscossione del bollo auto, quindi molte mettono a disposizione una piattaforma online per consultare lo stato dei pagamenti. Visita il sito ufficiale della tua Regione e cerca la sezione dedicata al bollo auto. Anche qui, ti verrà chiesto di inserire la targa del veicolo e altri dettagli personali per visualizzare lo storico dei pagamenti.
Agenzie autorizzate ACI o altri sportelli
Se preferisci un contatto diretto, puoi recarti presso un’agenzia ACI o presso una tabaccheria convenzionata con servizio di pagamento. Fornendo la targa del veicolo, il personale potrà controllare il tuo storico di pagamento e informarti su eventuali arretrati o scadenze imminenti.
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