LIVORNO. Due parchi storici di Monterotondo sono tornati a vivere grazie ai volontari. E con loro anche la Belle Epoque che ai tempi si respirava su quella parte collinare che guarda al mare, diventata, in un trapassato remoto, anche centro mondano di salotti, imprenditoria, donne e uomini di arti e cultura di fama. Il cuore è tornato a battere nelle oasi verdi di Villa Rodocanacchi e dell’attigua Villa Maurgordato di proprietà della Provincia.
E proprio qua dentro, nel suo polmone verde, da tre anni a questa parte operano i volontari dell’associazione Reset (così come nella vicina Rodocanacchi della Asl). Tre anni tutti da festeggiare visto che grazie a loro sono tornati a vivere l’oliveta secolare settecentesca, grandi cisterne sotterranee, la serra incantata dei fratelli Gambaro e tanti tesori, altrimenti fagocitati da anni e anni di abbandono e verde selvaggio. «Reset ha intrapreso la sua attività a Villa Maurogordato quando è partito il cantiere alle “nostre” Terme del Corallo: abbiamo scelto quella, con il patto di collaborazione con la Provincia, tra le tante richieste di occuparci di beni pubblici», srotola un po’ di storia il presidente Reset Giuseppe Pera. E allora ecco che i volontari si buttano a capofitto sulla dimora storica di Monterondo. Quelle mura che furono anche consolato di Russia in Toscana nel 1771 col console Giuseppe Calamai che regala scoperte, sorprese, meraviglie. «Nel raggio di 500 metri a Monterondo ci sono 5 ville storiche: ci sembrava che lassù ci fosse la situazione più difficile da risolvere, erano tutte in abbandono e allora ci siamo impegnati per contribuire al miglioramento di questa bellissima zona della città». Reset, infatti, da anni si prende cura di Villa Maurogordato. E poi Villa Rodocanacchi. «Villa Maurogordato è una villa agricola: dopo 70 anni è tornata a vivere e a rimettere in produzione per esempio l’antica oliveta, per non parlare dell’antica serra dei fratelli Gambaro».
Giuseppe Pera è una delle anime di Reset. Villa Maurogordato e la sua rinascita è legata mani e piedi alla Provincia che si è messa a disposizione, con Anna Roselli in prima fila (è la direttrice del Museo di Storia Naturale). E ancora l’associazione Osservatorio di Monterotondo sempre protagonista di iniziative di valorizzazione storica della villa e Anpana costantemente presente per dare un proprio contributo. Anche per questo ultimo tassello legato alla produzione di 28 litri di oro giallo dall’oliveta secolare che fu dei Maurogordato e ancora prima dei signori Calamai. Ben 71 bottiglie di extravergine. Omaggio alla storia. Nessuna bottiglia è in vendita. Sono state donate, per esempio, a tutte le anime che partecipano all’attività di Reset, come i detenuti delle Sughere, il personale adibito a lavori di pubblica utilità dal Tribunale di Livorno ed con l’Ufficio Uepe del Ministero della Giustizia, le persone in inserimento socio-lavorativo inviate da Asl Ufficio Serd di Livorno inclusi nelle attività di Reset. «Reset – chiude Pera – chiede un abbraccio di tutta la città. Ce lo meritiamo per questi 10 e passa anni di impegno quotidiano per la città. Giovedì e domenica racconteremo la storia di un pezzo di Livorno che merita una seconda chance come le persone che ci stanno aiutando».ù
LA DUE GIORNI DI INTERVENTI E DEGUSTAZIONI
Una festa grande. Articolata in due momenti ben distinti. Per “raccontare una storia”. Per far scoprire tante storie. Per far assaggiare il prodotto ritrovato dei secoli. Al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, insieme al Museo diretto da Anna Roselli, all’associazione Osservatorio di Monterotondo e a Reset il 14 novembre alle 17 una conferenza centrata sui tre anni di attività del gruppo dei volontari proprio nel parco di Villa Maurogordato. Il titolo è esplicito: “Interventi a Villa Maurogordato: dall’abbandono al recupero e valorizzazione”. L’incontro aperto alla cittadinanza si svolgerà all’auditorium Kutufà di Villa Henderson. Invece dalle 16 alle 19 nella ex chiesina la degustazione dell’olio extra vergine prodotto nell’antica oliveta di villa Maurogordato con abbinamento di vini a cura della Fisar di Livorno prevenienti dalla Tenuta La Macchia di Montescudaio, azienda vitivinicola danneggiata dalla recente alluvione. È gradita una donazione liberale.
Domenica 17 novembre alle 17 sempre in via Roma Carmenrita Scalone racconterà la sua tesi di laurea (Università di Firenze dipartimento di Architettura) dal titolo “Villa Maurogordato a Livorno: il progetto di restauro del villino e del colonnato”. E anche domenica, dalle 16 alle 19, degustazione dell’olio di Villa Maurogordato.
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