Il presidente della Regione Marco Marsilio e il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri garantiscono il massimo impegno dell’amministrazione regionale per trovare una soluzione sulla questione del futuro delle terme di Caramanico a seguito della mancata assegnazione, dopo sei bandi deserti per la struttura, anche della gestione delle acque termali. Marsilio in particolare evidenzia come fare un’unica gara sia impossibile:
“Sono stanco di leggere, una settimana sì e una no, soluzioni semplicistiche e miracolistiche! Mettere a gara le acque insieme allo stabilimento termale è contro la legge, questa è la realtà. Sono due anni che cerchiamo una soluzione, ma il quadro normativo non lo consente, e chi parla di una “gara unica” alimenta solo false aspettative. La Regione Abruzzo, però, resta impegnata a trovare un futuro concreto per le terme.>”
Il presidente Sospiri ha aggiunto:
“La vicenda inerente all’impianto termale di Caramanico ha un carattere di assoluta priorità per il governo regionale. Appena ieri il ‘caso’ dell’intero complesso e la necessità del suo rilancio sono stati oggetto di un vertice convocato dal Presidente Marsilio con il sottoscritto, i liquidatori, il sindaco di Caramanico Terme, l’assessore delegato Campitelli e le strutture regionali preposte per individuare la migliore soluzione che collimi con i tempi di legge della prossima asta per lo stabilimento e l’hotel La Reserve che peraltro vedrà una ulteriore riduzione dei prezzi base del 25 per cento. Credo che su una tematica di valore tanto strategico non per la politica, ma per l’economia di un’ampia fetta del nostro territorio ci sia poco spazio per le strumentalizzazioni e le polemiche sterili che non forniscono alcun contributo di riflessione”
“Abbiamo sempre creduto nell’efficacia dell’azione della Regione Abruzzo tesa alla riapertura delle terme di Caramanico che rappresentano un patrimonio per la nostra economia, sia sotto il profilo sanitario che turistico. Abbiamo lavorato ogni giorno per difendere l’intero complesso e i posti di lavoro, abbiamo seguito passo dopo passo le vicende che interessano la struttura e il nostro progetto di rilancio e rinascita che ha superato anche il giudizio dei tribunali amministrativi. L’attuale momento di impasse non è certo attribuibile all’attuale governo regionale che, a differenza di quanto sostenuto dal consigliere regionale Di Marco, sta semplicemente applicando la legge per quanto riguarda l’esecuzione di gare d’appalto separate per la gestione delle acque termali, per lo stabilimento e per l’Hotel. Lo sa bene il sindaco di Caramanico coinvolto in tutti i processi decisionali e al corrente di ogni passaggio che stiamo compiendo puntando all’obiettivo finale, ovvero alla restituzione del complesso al territorio. Ora abbiamo qualche settimana di tempo per riaprire tutto il fascicolo, ripassare tutte le carte, e valutare ogni opzione possibile in vista della prossima asta”.
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