Alta tensione nel pomeriggio di oggi, 9 novembre, nel centro di Bologna, dove scenderanno in piazza due manifestazioni di segno opposto. Da un lato le destre radicali di CasaPound e Rete dei Patrioti, che hanno indetto la manifestazione “Riprendiamoci Bologna, contro degrado, spaccio e violenza”; dall’altra, una costellazione di gruppi contrari al raduno delle destre. I primi si ritroveranno in via Gramsci attorno alle ore 14, per poi sfilare in zona stazione. I secondi si ritroveranno, dalle 15, in piazza del Nettuno: qui, già dalla mattina, ci sarà un concentramento di Cgil, Anpi e Partito Democratico, a cui parteciperà anche la segretaria Elly Schlein.
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La preoccupazione principale per l’amministrazione e le forze dell’ordine è che le due manifestazioni si incontrino. Ieri, il sindaco Lepore ha chiesto di spostare il corteo anti-degrado dei gruppi di destra: “Bologna è una città democratica, a tutti è garantito il diritto manifestare ed esprimere le proprie convinzioni, purché ciò avvenga nel rispetto degli altri e in condizioni di sicurezza per tutti i cittadini. Condizioni che vedo fortemente a rischio nella manifestazione annunciata nella nostra città per sabato dalla Rete dei patrioti – aggiunge – Casapound e altre sigle che si richiamano, più o meno apertamente, a ideali e parole d’ordine di matrice fascista”.
Al momento, però, non sono previsti cambi di programma da parte della questura, che per la giornata di oggi ha attrezzato un servizio d’ordine massiccio che possa accompagnare le due manifestazioni, evitando che arrivino allo scontro.
Aggiornamento 15.15
Sono più di duecento i manifestanti che hanno aderito alla chiamata di CasaPound e Rete dei patrioti. Dopo il concentramento in via Gamsci, il corteo si sta spostando per le vie del centro città, nella zona adiacente alla stazione. Dalla parte opposta della città il corteo dei gruppi antifascisti, che al momento sfilano in Strada Maggiore. Sulla città sono in volo alcuni elicotteri della polizia, più una vasta copertura su strada da parte delle forze dell’ordine. L’obiettivo è quello di non permettere ai due cortei di entrare in contatto.
Contromanifestazione antifa. Le voci degli attivisti contrari alla sfilata dei patrioti | VIDEO
Aggiornamento 15.30
Il corteo delle destre è stato fermato prima di fare il proprio ingresso in piazza XX Settembre, mentre la manifestazione antifascista è arrivata nel parco della Montagnola. Qui ci sarebbero stati degli scontri tra manifestanti e forze di polizia (qui il video degli scontri), ma non si hanno ancora notizie di eventuali fermi o feriti.
Aggiornamento ore 16.00
La manifestazione in risposta a quella chiamata da CasaPound e Rete dei patrioti, come riferisce la questura, sarebbe in realtà divisa in due. La parte più consistente e formata da circa mille persone, quella di area antagonista, da piazza del Nettuno è sfilata per le vie del centro fino a via Irnerio. Qui l’ingresso al parco della Montagnola e il tentativo di forzare il blocco delle forze dell’ordine, in quel momento rappresentato da un gruppo di circa dieci uomini del Reparto mobile, costretto a defilarsi. A quel punto parte dei manifestanti ha lanciato alcuni fumogeni dall’alto della scalinata verso via indipendenza, e dopo circa 10 minuti il blocco dei manifestanti all’interno del parco della montagnola.
La seconda parte dei manifestanti è rappresentata da circa duecento persone di area anarchica. Da piazza dell’Unità, il corteo non preavvisato è arrivato fino al ponte Matteotti, dove è stato fermato dai blocchi della polizia; in questo caso non sono stati registrati scontri.
Aggiornamento ore 18.30
“Esprimo il mio più profondo ringraziamento per la professionalità, l’equilibrio e il coraggio dimostrati oggi dalle forze di polizia, impegnati in un servizio di ordine pubblico difficile e particolarmente oneroso – ha scritto in una nota Antonio Sbordone, questore di Bologna -. Abbiamo gestito tre cortei, mossisi contemporaneamente per le vie del centro, e in contrapposizione tra loro. Abbiamo garantito a tutti il diritto di manifestare, primario compito di una polizia al servizio di uno Stato democratico. Siamo riusciti a farlo senza usare la forza pur venendo aggrediti, in modo particolarmente vile, vista la sproporzione numerica dei facinorosi rispetto agli agenti, che hanno subito il lancio di bottiglie, mazze e bombe carta”. Come riferisce ancora Sbordone, tre agenti della polizia sono rimasti feriti negli scontri del pomeriggio.
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