L’azienda ospedaliera di Verona è stata scelta come banco di prova per quello che a regime, secondo le intenzioni della Regione Veneto, dovrà diventare il programma che unificherà la sanità regionale. Ma da maggio 2023 è stato un continuo di disservizi, che rallentano il lavoro e aumentano il rischio di errori. A denunciare questa situazione problematica sono proprio i medici veronesi.
In tilt il sistema informatico dell’azienda ospedaliera
“La sperimentazione così non doveva essere fatta: bisognava partire gradualmente, non con tutto l’Ospedale. E soprattutto, il programma doveva funzionare”.
Questa la denuncia dei medici dell’Azienda Ospedaliera Università Integrata di Verona, in seguito ai numerosi malfunzionamenti del sistema informatico che da un anno e mezzo sta creando problemi agli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, scelta dalla regione.
“Andava inizialmente testato su realtà più piccole – spiega Giuseppe Petrilli rappresentante del sindacato Anaao Assomed dell’azienda ospedaliera di Verona – e poi gradualmente esteso alla realtà più importanti. Il viceversa, che è il percorso che è stato seguito, non sta funzionando e sta mostrando tutti i limiti di questo programma.
Noi abbiamo chiesto di sospendere il SEO e di essere parte attiva come dirigenti medici in tutto il processo di valutazione che precede il collaudo. Quello che comunque è dissonante è che a fronte di un investimento cospicuo sia arrivato qui un programma che in realtà non era assolutamente adeguato alla realtà fissa”.
Sul piatto, da bando, la Regione ha investito 122 milioni di euro. Purtroppo però, i disservizi sono all’ordine dell’ordine. Il programma è vicino al collaudo, ma i camici bianchi (la cui protesta arriva dopo quella dei sindacati confederali) vogliono bloccare l’iter.
Verifiche in corso
Azienda Zero ha fatto informato che da agosto 2024 è in corso una verifica del funzionamento del sistema, anche con le imprese che l’hanno realizzato: al termine, ci saranno le richieste delle opportune modifiche.
Criticità che saranno risolte, ha dichiarato il presidente della Regione, Luca Zaia. Per i medici però la misura è colma e pretendono un cambio di passo.
“Come tutte le sperimentazioni – sostiene il presidente Zaia – hanno anche le loro difficoltà, come accaduto ad esempio per la ricetta dematerializzata che oggi tutti noi utilizziamo e invochiamo ma quando siamo partiti aveva problemi. Dopodiché tecnicamente verranno risolti i problemi e spero anche velocemente”.
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